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giovedì 31 gennaio 2013

AOSTA, INVESTE DUE MAMME E DUE CARROZZINE SUL MARCIAPIEDE

Due donne e due neonati sono stati travolti da un'auto mentre si trovavano su un marciapiede ad Aosta. I bambini, in condizioni molto gravi, sono arrivati in ospedale in codice rosso, mentre il conducente dell'auto e' stato portato in questura. I bambini hanno entrambi due mesi di vita; uno dei due e' piu' grave ed e' stato trasferito d'urgenza a Torino. Le condizioni delle due donne, invece, non sono preoccupanti.

Positivo al test antidroga - Alla guida dell'auto c'era Marius Pohrib, ventunenne operaio rumeno residente ad Aosta. Il giovane e' risultato positivo ai cannabinoidi. Lo attestano i primi esami antidroga condotti in ospedale, cui seguiranno quelli di conferma. Negativo invece l'alcoltest. All'interno dell'auto non sono state trovate sostanze stupefacenti. 'Mi ha raccontato - ha detto un collega di lavoro subito intervenuto sul posto - che stava andando dal fratello. Affrontando la curva avrebbe perso il controllo dell'auto mentre cercava di recuperare la sigaretta caduta a terra ed ha invaso il marciapiede'.

Pohrib fermato per rapina - La polizia ha anche notificato un provvedimento di fermo giudiziario a Marius Pohrib. L'accusa e' di rapina per un fatto avvenuto a inizio gennaio. Il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, che ha firmato il fermo, ha sottolineato la 'pericolosita' sociale del soggetto'. Il giovane era stato fermato dalla polizia solo pochi giorni fa al termine di una complessa indagine: agli agenti aveva confessato di aver partecipato alla rapina di una tabaccheria a Sarre, nella cintura aostana. il 12 gennaio. A seguito dell'ammissione di colpa e dell'indicazione dei nomi degli altri due complici (tutt'ora in fuga), era stato denunciato a piede libero. Mentre per il fatto di oggi, la polizia stradale di Aosta, che indaga, procede per lesioni personali colpose. Inoltre, subito dopo l'incidente, Marius Pohrib e' stato aggredito sul posto da un passante infuriato per l'accaduto.

Bimbo in condizioni stabili - Il piccolo piu' grave e' ancora in condizioni serie ma stabili e i medici esprimono un 'cauto ottimismo'. Il bimbo si trova in osservazione nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Regina Margherita di Torino, e' sveglio e non e' stato intubato.

mercoledì 30 gennaio 2013

AFRICANO INVESTITO E UCCISO A ROSARNO

Questa mattina nella strada statale SS18 un furgone ha travolto due operai africani uccidendone uno e ferendone un altro.
Le dinamiche dell'incidente non sono ancora chiare, il guidatore del furgone pare si sia fermato.
Verso le 08:00 allo spargersi della notizia un gruppo di Africani si è recato sul luogo dell'incidente (dove ancora i Carabinieri stavano facendo dei rilievi), gridando e lamentandosi per la morte di un altro loro connazionale, dopo l'incidente avvenuti mesi fa nel quale è rimasto ucciso un altro Africano.
Pronta un altra rivolta?

Nei prossimi articoli seguiranno informazioni più dettagliate.

martedì 29 gennaio 2013

NAVE DA CROCIERA AFFONDA NEL NILO. NESSUN MORTO

Una nave da crociera della compagnia King of the Nile con 112 persone a bordo e' affondata mentre navigava sul Nilo, nei pressi di Assuan, in Egitto. I passeggeri, tutti egiziani, sono stati messi in salvo. Resta ancora poco chiara la dinamica dell'incidente, ma secondo quanto ha riferito un ufficiale, la nave, diretta verso Luxor, avrebbe urtato uno scoglio provocando una falla da dove e' entrata dell'acqua, facendo colare a picco il battello.

Il tutto e' avvenuto in pochi minuti di fronte al villaggio di Al Aqab, a nord di Assuan. Mentre la nave colava giu' i passeggeri venivano fatti salpare sulle sponde del fiume. In molti hanno ricordato la tragedia del 16 ottobre del 2003 quando sul Nilo prese fuoco la nave da crociera 'Kempinski Ganna Cruise Ship', mentre navigava da Luxor verso Assuan. A bordo vi erano molti italiani, tutti sfuggiti all'incendio, e che parlarono di un vero e proprio incubo, con le fiamme alle spalle e l'acqua del Nilo scura davanti.

Nel 2004 un'altra brutta avventura per una quarantina di turisti italiani e spagnoli sempre in crociera sulle acque del fiume. Sul battello che li stava trasportando da Assuan a Luxor apparve improvvisamente una falla che li costrinse a fermare il viaggio e ha chiedere soccorsi. Ma la tragedia piu' grave e' quella avvenuta il 10 agosto del 1988 quando una tromba d'aria sollevo' una nave causando la morte di una trentina di persone, fra cui molto italiani.

Alcuni esperti oltre alla tromba d'aria parlarono di una serie di concause come uno sbilanciamento di una parte dello scafo, l'urto contro un banco di sabbia semisommerso se non addirittura un vortice d'acqua. Le crociere sul Nilo sono un vero e proprio business che attirano migliaia di turisti ogni anno. Molti gli italiani che scelgono questo tipo di viaggio per visitare le zone meridionali dell'Egitto, piene di fascino e di ricchezze archeologiche.

DISPERSO NEL MAR ADRIATICO UN F16 AMERICANO

Un caccia F16 statunitense, decollato dalla base di Aviano, ha perso il contatto radio al largo di Cervia, in provincia di Ravenna. Si teme che possa essere caduto nell'Adriatico. Il velivolo, secondo quanto si apprende, era in formazione con altri aeroplani. Il caccia risulta ufficialmente disperso. Alle ricerche partecipano anche uomini della Guardia costiera.

Il pilota del caccia aveva segnalato un 'problema' non specificato. Il collega del caccia 'gemello' ha sentito il segnale di mayday, ma non e' stato in grado di vedere la traiettoria di caduta. Il volo di addestramento, infatti, era composto da due coppie di aerei che in quel momento non volavano a vista. Da qui l'impossibilita' di accertare il punto esatto di caduta del velivolo disperso.

L'ultima comunicazione con la torre di controllo risale alle ore 20. L'F16 e' un aereo da combattimento multiruolo, monoposto, non moderno ma dalle prestazioni elevate, dotato di armamento sofisticato. Viene utilizzato soprattutto come intercettore per contrastare il pericolo costituito da velivoli sospetti.

venerdì 25 gennaio 2013

SCOSSA DI TERREMOTO IN EMILIA E TOSCANA, 4.8 DI MAGNITUDO

La terra ha tremato in Garfagnana dove l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha registrato un sisma di magnitudo 4,8 attorno alle 15:50. La scossa e' stata avvertita a Firenze, in Emilia - a Bologna, Modena e Reggio Emilia - e a Milano. Nel capoluogo lombardo il comando dei vigili del fuoco ha ricevuto diverse telefonate di cittadini preoccupati.

Le localita' vicine all'epicentro, in Garfagnana, sono Castiglione Garfagnana, Villa Collemandina, Pieve Fosciana e Fosciandora. Il terremoto e' avvenuto a circa 35 chilometri a nord di Lucca, dove diverse persone sono scese per strada. Avvertita anche a Massa Carrara e in Versilia. In modo minore, anche nella zona sud della regione, a Siena e Arezzo. Diverse le scosse di assestamento.

A Firenze, dove era in corso una lezione del ministro Elsa Fornero ad un master, l'incontro e' stato sospeso per qualche attimo in seguito alla scossa ma senza che i partecipanti uscissero dall'aula.

Il sisma e' stato avvertito anche a Genova e in tutto il Levante ligure Decine le telefonate alle centrali operative di vigili del fuoco e della polizia municipale per chiedere informazioni. Al momento in Liguria non sono segnalati danni a persone o cose.

In Emilia non sono segnalati danni a cose e persone. A dirlo e' il responsabile della Protezione Civile dell'Emilia-Romagna Maurizio Mainetti. La scossa e' stata avvertita con particolare intensita' nell'alto Modenese, nei comuni di Fiumalbo, Frassinoro e Pievepelago.

Un elicottero del reparto volo della polizia di stato si e' levato per controllare dall'alto la zona della Garfagnana dove e' stata avvertita la scossa di terremoto. Lo ha detto il questore di Lucca, Claudio Cracovia. 'Abbiamo parlato anche con il sindaco di Castiglione Garfagnana - ha aggiunto - il quale ci ha riferito che ad ora non sono segnalati danni'.

Garfagnana, un testimone: 'Tanta paura'
'Abbiamo avuto tanta paura, in casa tremava tutto, ma non abbiamo avuto alcun danno'. Cosi' una testimone che abita a Castiglione di Garfagnana ha raccontato la scossa di terremoto con epicentro a Castiglione Villa a poca distanza. Molta la paura anche a Castelnuovo Garfagnana, uno dei comuni piu' grandi della zona. 'Ero al secondo piano e ho avuto molta paura - ha detto un testimone di 70 anni - non avevo mai sentito niente di simile. Sono subito sceso in strada. Ma non c'e' stato alcun crollo'. Ci sono stati alcuni problemi alla telefonia mobile.

Firenze, no danni a opere d'arte e monumenti
Nessun danno viene segnalato per opere d'arte o monumenti a Firenze in seguito al terremoto con epicentro in Garfagnana. Tutto regolare alla Galleria degli Uffizi, si spiega dalla soprintendenza che non ha ricevuto segnalazioni da altri musei o siti di interesse artistico. Lo stesso vale per il Duomo e la sua cupola: nessun danno e' segnalato.

ORRORE IN SIBERIA: UCCIDE LA NIPOTINA E LA CUCINA

Ha ucciso la nipotina di due anni, l'ha fatta a pezzi e poi l'ha cucinata in forno nella sua casa in un villaggio della Transbaikalia, nella Siberia orientale. A scoprire l'orrore e' stata la madre della bambina (e sorella dell'orco) che, tornata da una visita ai vicini, non e' piu' riuscita a trovare la piccina finche' non ha trovato i resti nel forno. Il cannibale, un 34enne, ha confessato alla polizia di aver ucciso la piccola con un colpo alla testa.

CORONA VOLEVA FUGGIRE CON LO YACHT DI UN SUO AMICO

La sua fuga e' terminata a Cascais, in Portogallo, ma lui voleva il Sud America. Fabrizio Corona e' a un passo dall'estradizione in Italia, dove dovra' scontare la sua pena. Il suo faticoso viaggio in 500 aveva come meta la casa di un giovane rampollo portoghese, amico del super paparazzo. Lorenzo Carvalho con il suo yacht gli avrebbe garantito un'ulteriore fuga fuori dall'Europa, al riparo da ogni tentativo di estradizione.

Ma, trapela dal Portogallo, la polizia lusitana fa capire ai Carvalho che fare da complice a un ricercato non e' consigliabile. Due poliziotti arrivano da Milano e con i colleghi portoghesi si dirigono a Jardin da Parade dove, non lontano da Cascais, vivono appunto i Carvalho, ricca famiglia di industriali. Per strada fermano il 22enne su un'altra 500, lo accompagnano a casa e spiegano alla madre che stanno cercando Fabrizio Corona.

Tramontata l'opzione Sud America, Corona, ormai braccato, prosegue ancora un po' il suo viaggio portoghese, poi ferma la 500 grigia ad una cabina e annuncia sul suo sito in Italia che sta per costituirsi

Chiama da un commissariato il suo avvocato Nadia Alecci: 'La sentenza di Torino e' ingiusta. Mi costituisco perche' temo per la mia vita nelle carceri italiane'. Ma e' proprio in Italia, essendo qui residente, che scontera' la sua pena: piu' precisamente nel carcere di Busto Arsizio, nel Varesotto, il piu' vicino all'aeroporto di Malpensa dove il volo di Corona atterrera' nel pomeriggio.


giovedì 24 gennaio 2013

VERCELLI DONNA UCCISA PER STRADA

Una donna, uccisa con almeno quattro colpi di pistola, e' stata trovata morta in pieno centro a Vercelli, in strada, in Viale Garibaldi, dietro l'Universita', a pochi metri dalla stazione centrale. Sul posto e' intervenuta la polizia, pare avvertita da un cittadino. Sono in corso i rilievi. Secondo le notizie avute fino ad ora la vittima dovrebbe avere una quarantina di anni.

OGGI IL DECENNALE DELLA MORTE DI GIANNI AGNELLI


Oggi, 24 gennaio 2013, è il decennale della scomparsa di Gianni Agnelli.
Ci viene difficile dire qualcosa che non sia stato già detto o scritto in questi anni su quella che è stata una delle icone più importanti della Juventus e della juventinità.
Preferiamo perciò ricordarlo con alcune delle sue più celebri citazioni. Forse il modo migliore per spiegare a chi è troppo giovane per aver vissuto la “reggenza” dell’Avvocato in bianconero, la sua incomparabile arguzia:
«Mio nonno, che acquistò la Juve nel 1924, era un uomo portato al progresso. Oggi sarebbe innamorato dello spazio».

«Si può far tutto, ma la famiglia non si può lasciare. E la Juve fa parte della mia famiglia».

«Non rinuncerei a uno scudetto della Juve per il mondiale della Ferrari«.

«Quando leggo un quotidiano, sia esso anche di finanza o altro dallo sport, e l’occhio mi cade involontariamente sulla
lettera J di Juventus, il cuore mi sussulta, ricevendo una grande emozione».

«La Juventus rappresenta, per chi ama la Juventus, una passione, uno svago… e qualche cosa la domenica. Noi abbiamo
cercato di dare a loro il migliore spettacolo possibile e anche molte soddisfazioni».

«Buscetta ha detto di essere ossessivamente un tifoso della Juventus? Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi»

«Nei momenti difficili di una partita, c’è sempre nel mio subconscio qualcosa a cui mi appello, a quella capacità di non arrendersi mai. E questo è il motivo per cui la Juventus ha vince anche quando non te l’aspetti».

«Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato, spesso le due cose coincidono».

«Al Delle Alpi si vede male e poi è come giocare sempre fuori casa».

«Quando Platini mi regalò uno dei suoi tre Palloni d’Oro, gli chiesi: ma è davvero tutto d’oro? Lui mi guardò sorridendo: e secondo lei, avvocato, se era tutto d’oro glielo regalavo? Nella Juve nessuno è mai stato al suo livello e se in futuro ci sarà qualcuno che lo supererà lo ammetteremo a malincuore».

«La vera gara tra noi e le milanesi sarà tra chi arriverà prima: noi a mettere la terza stella, loro la seconda».

«La Juve è per me l’amore di una vita intera, motivo di gioia e orgoglio, ma anche di delusione e frustrazione, comunque emozioni
forti, come può dare una vera e infinita storia d’amore».

APPLE ANNUNCIA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2013. MOLTO BENE L'IPHONE 5

Apple ha annunciato i risultati finanziari del primo trimestre fiscale 2013 (conclusosi tuttavia il 29 dicembre 2012) con numeri ancora da record. La tabella seguente mostra i risultati del primo trimestre rispetto ai risultati del trimestre precedente (Q4 2012) e allo stesso trimestre dell'anno scorso (Q1 2012).
Come si può vedere in tabella, sia le entrate che gli utili sono aumentati notevolmente nel corso dell'ultimo trimestre. Le vendite di iPhone, in particolare, hanno visto un forte aumento, in particolare rispetto al trimestre precedente, e senza dubbio grazie all'introduzione sul mercato dell'ultimo smartphone intelligente iPhone 5.

Anche le vendite di iPad hanno registrato un aumento simile a quello registrato da iPhone, ancora una volta probabilmente grazie all'introduzione sul mercato del nuovo iPad mini e della versione aggiornata dell'iPad con display Retina. Nella tabella non c'e una ripartizione delle vendite di iPad in base ai vari modelli (lo stesso vale per le vendite di iPhone e le vendite di iPod), ma è lecito ritenere che parte dell'incremento delle vendite delle tavolette di Apple è grazie al mini iPad.

Gli unici numeri negativi nel trimestre finanziario Q1 2013 di Apple sono stati per la famiglia di iPod e di computer Mac. Le vendite di iPod sono state notevolmente superiori rispetto all'ultimo trimestre (Q4 2012) grazie all'introduzione sul mercato della nuova linea di iPod e vista la stagione delle vacanze, ma sono in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (Q1 2012). Le vendite di Mac hanno invece registrato un calo considerevole, sia su base trimestrale che su base annuale. Apple ritiene che il minor numero di vendite di Mac sia dovuto a causa dei ritardi della produzione del nuovo iMac.

Sebbene il numero è abbastanza impressionante (47.8 milioni), Apple non è riuscita a soddisfare le aspettative degli analisti, che indicavano 50 milioni di iPhone venduti, causando un calo delle azioni di Apple del 10 per cento nello scambio di trading after-hour.

BERGAMO- ESPLODE UNA PALAZZINA, FERITI, PROBABILE FUGA DI GAS

Un'esplosione, probabilmente causata da una perdita di gas, ha fatto crollare una palazzina di tre piani, nelle prime ore del mattino, nel quartiere Longuelo di Bergamo. Sei persone sono rimaste ferite, due delle quali hanno riportato ustioni gravi. Lo scoppio e' avvenuto alle 5.45. La zona e' stata transennata mente sul posto, oltre alle ambulanze del 118, sono giunti gli uomini della polizia locale e della Questura.

La facciata dell'edificio e' stata completamente sventrata. Al pianterreno sono presenti due negozi, entrambi inagibili, mentre nei due piani superiori ci sono 6 abitazioni. L'esplosione e' avvenuta all'ultimo piano.

Coinvolte in tutto sette persone. Quattro anziani sono stati portati in buone condizioni all'ospedale Gavazzeni, un giovane e' rimasto illeso, mentre due coniugi (lei 35 anni, lui 50) sono stati portati in codice rosso, per ustioni estese, all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

Il boato della deflagrazione e' stato cosi' forte, che e' si e' sentito a svariati chilometri di distanza, e ha svegliato gli abitanti della zona.



mercoledì 23 gennaio 2013

IL PREMIER BRITANNICO DAVID CAMERON ANNUNCIA CHE FARÀ UN REFERENDUM SE RESTARE O NO NELL' UE

'Io voglio che l'Unione europea sia un successo. E voglio un rapporto tra la Gran Bretagna e l'Ue che ci veda dentro l'Unione'. A parlare e' il primo ministro britannico David Cameron, che ha annunciato un referendum per decidere se lasciare o rimanere in Europa. 'Oggi - ha aggiunto - la delusione verso l'Ue e' ai livelli piu' alti di sempre. Per il futuro la Gran Bretagna vuole avere una parte attiva e impegnata'.

Il primo ministro britannico ha promesso che entro la fine del 2017, se sara' ancora premier, terra' un referendum per decidere la permanenza della Gran Bretagna nell'Unione europea. .'Abbiamo dato il nostro contributo nei momenti piu' bui, siamo sempre stati una potenza europea e sempre lo saremo', ha detto. Cameron pero' ha avvertito: 'Bisogna scegliere con molta attenzione se restare o uscire perche' non ci sarebbe ritorno, sarebbe un biglietto di sola andata'. Berlino: 'Vogliamo che la Gran Bretagna rimanga parte attiva della Ue' 'La Germania vuole che la Gran Bretagna resti parte dell'Ue attiva e costruttiva', ha dichiarato al riguardo il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, commentando il discorso di Cameron. Merkel: 'Londra abbia un ruolo attivo in Europa' 'La Germania, e io personalmente, si augura che la Gran Bretagna rimanga una parte importante e un membro attivo dell'Unione europea'. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel nella conferenza stampa seguita all'incontro, a Berlino, con il presidente del Benin, Thomas Boni Yayi, presidente di turno dell'Unione africana. Barroso: 'Gb resti membro attivo e centrale' D'accordo anche il presidente della Commissione europea Jose' Barroso, che risponde al discorso di Cameron assicurando che la Ue vuole che la Gran Bretagna resti in Europa, precisando che e' nell'interesse di entrambi mantenere Londra attiva e al centro dell'Europa.

ATTERRAGGIO DI EMERGENZA PER VOLO RYANAIR

Un volo della Ryanair proveniente da Valencia, in Spagna, e diretto a Bergamo, e' stato costretto a un atterraggio di emergenza a Genova. Il velivolo, con a bordo 93 passeggeri, ha avuto problemi di pressurizzazione. La manovra e' stata effettuata in tutta sicurezza. Sulla pista erano pronti a intervenire mezzi dei vigili del fuoco e del 118. Due passeggeri sono rimasti feriti: si tratta di due donne, che hanno accusato malori e dolori al torace.

Il traffico aereo dello scalo genovese e' stato fermato per permettere al velivolo di atterrare in tutta sicurezza. Per quanto riguarda le donne ferite, una e' stata accompagnata in codice giallo all'ospedale San Martino di Genova, l'altra, sempre in codice giallo, al Villa Scassi di Sampierdarena.

FABRIZIO CORONA SI È COSTITUITO! ERA A LISBONA

Fabrizio Corona, l'ex agente dei paparazzi, si e' costituito a Lisbona. Corona era latitante da venerdi', quando si era sottratto, a Milano, a un provvedimento di arresto. Secondo la polizia italiana, investigatori della Squadra mobile erano in Portogallo da alcuni giorni, ed erano gia' sulle sue tracce. 'Piu' che costituito si e' arreso', e' il commento dei vertici milanesi della Questura.

L'ex fotografo ha dato un appuntamentoi per consegnarsi agli agenti portoghesi, ai quali si sono affiancati gli investigatori italiani, e lo ha fatto nella stazione ferroviaria metropolitana di Queluz. Corona durante l'arresto e' apparso in preda a un evidente sconforto: era in lacrime.

'Non sono fuggito, ho paura delle carceri italiane'
'Non sono fuggito, me ne sono andato dall'Italia perche' turbato da una sentenza ingiusta e perche' temo per la mia vita nelle carceri italiane'. Secondo il legale di Corona Nadia Alecci, sono state queste le prime parole dell'agente dei paparazzi, al momento in cui si e' consegnato alla polizia.

L'sms all'amico: 'Per la prima volta ho paura'
Corona ha parlato di sentimenti di paura anche nell'sms inviato poco prima della fuga all'amico Mario Ferri, noto con il soprannome di 'Falco'. 'Per la prima volta in vita mia - ha scritto ho paura. Fabry'. Falco e' il 25enne originario di Pescara e residente a Monteroduni (Isernia), conosciuto per le invasioni di campo durante le partite di calcio. Ferri, intervistato mentre Corona veniva arrestato in Portogallo, dopo avere visto il videomessaggio dell'amico sull'iPhone ha interrotto il discorso ed e' rimasto in silenzio per alcuni minuti.

'Fabrizio aveva paura - ha poi spiegato -. E ora, invece di cinque anni di carcere, ne rischia sette'. Falco aveva contatti frequenti con Corona, tanto che dovra' essere ascoltato in Questura a Pescara. 'Poche ore prima dell'inizio della latitanza - ha ricordato - ci eravamo scambiati una serie di messaggi. Per scherzo, nei giorni prima della latitanza, aveva parlato anche di una sua possibile fuga. Gli avevo detto che farsi cinque anni di carcere per una foto e' troppo. Lui poi mica ha ricattato Madre Teresa di Calcutta, ma chi ha tradito. Anche perche' Trezeguet non si e' mai costituito parte civile, ma ha detto che Corona, ai tempi, gli fece il favore'.

L'arresto di Corona ha immediatamente annullato le polemiche emerse nei giorni scorsi dopo la fuga. Gli inquirenti che coordinano le indagini hanno gia' telefonato agli investigatori milanesi per complimentarsi dell'operazione.

Gia' da sabato la polizia sapeva che si trovava a Lisbona
Gia' da sabato gli investigatori avevano raccolto elementi utili sulla probabile presenza di Fabrizio Corona a Lisbona. A confermare l'ipotesi portoghese le indagini su alcuni amici del fuggitivo, che la scorsa notte sono sottoposti a controlli, anche presso le loro abitazioni.

Corona studiava da giorni la fuga, in auto non era da solo
Era stata preparata almeno con due giorni di anticipo la fuga di Fabrizio Corona. E' il sospetto degli inquirenti che, da Torino, hanno seguito le ricerche del fotografo. Sembra infatti che un collaboratore di Corona, il mercoledi' precedente alla condanna, gli abbia comperato un Tom Tom per l'automobile usata per il viaggio. Corona non era da solo in macchina, ma e' stato accompagnato da un amico.

lunedì 21 gennaio 2013

CORONA: EMESSO MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE. CONDANNA LIEVITATA A 7 ANNI

E' stato diramato un mandato di cattura internazionale per Fabrizio Corona, l'agente dei fotografi dei vip, che ha fatto perdere le sue tracce ed e' ora ufficialmente latitante. A disporre il provvedimento e' stata la Procura generale di Torino. In seguito alla fuga, la pena per il re dei paparazzi sale a sette anni, dieci mesi e 17 giorni. E per lui viene revocato l'affidamento in prova ai Servizi sociali.

Corona era scomparso dopo la sentenza della Cassazione, che aveva reso definitiva per lui una condanna a cinque anni di carcere. A occuparsi delle ricerche sono ora la Squadra mobile di Milano e l'Interpol.

Dopo la fuga la pena sale a sette anni
In seguito alla fuga del re dei paparazzi, la condanna per Corona sale a sette anni, dieci mesi e 17 giorni: e' questo infatti il cumulo delle pene che l'agente dovra' scontare in carcere. Secondo quanto appreso da ambienti giudiziari, dopo la revoca dell'affidamento in prova ai Servizi sociali da parte del Tribunale di Sorveglianza di Milano, la condanna a cinque anni della Cassazione si aggiunge ad altre pene conteggiate a Milano pere diverse condanne definitive. Proprio su queste ultime Corona aveva ottenuto l'affidamento in prova, ma il beneficio e' decaduto dopo la fuga.

Sfuggito agli agenti che lo sorvegliavano
Corona era scomparso gia' alle 11,30 di venerdi' e quindi alcune ore prima della pronuncia della Cassazione. Gli agenti del commissariato di Milano, che lo stavano sorvegliando, lo hanno perso di vista dopo che e' entrato in una palestra. E' probabile che si sia allontanato passando attraverso un ingresso secondario.

GENERAZIONI "WIKI" SONO PIU' CONSAPEVOLI

Non solo egocentrici e ansiosi, come gli attuali teenager protagonisti dell'ultima ricerca Eurispes, ma in futuro sempre piu' attenti agli sprechi, indipendenti e amanti della condivisione. La nuova generazione 'Wiki', i ragazzi del 2000, e' al centro di un ampio servizio sul mensile Focus: le preoccupazioni degli adulti nei confronti dell'attuale generazione di adolescenti saranno ribaltate nei prossimi anni.

In Italia entro il 2020 i teenager saranno 3 milioni e 700 mila.

COPPA ITALIA: JUVE-LAZIO ARBITRATA DA DAMATO

E' Damato di Barletta l'arbitro designato per Juventus-Lazio, semifinale di andata di Coppa Italia in programma domani alle 20.45. Gli assistenti sono Di Fiore-La Rocca, quarto uomo Guida. Roma-Inter, in programma mercoledì sera allo stadio Olimpico, sarà invece diretta da De Marco di Chiavari (Bianchi-Padovan, Celi).

BORSA DI MILANO TORNA POSITIVA (0,2%)

Torna sopra la parita' Piazza Affari a due ore dall'apertura (Ftse Mib +0,14% a 17.600 punti), favorita da Unicredit (+1,18%), Fiat (+0,53%) e Fiat Industrial (+2,07%). Bene anche Banco Popolare (+1,66%), mentre restano deboli Mediaset (-3,37%), Telecom (-2,35%), Ti Media (-2,41%), Autogrill (-1,19%) e Finmeccanica (-1,81%). Pesa la Roma (-2,6%) dopo il pareggio con l'Inter, vola Premafin (+15%) su cui non sono ammessi ordini senza limite di prezzo dopo i rialzi delle ultime 2 sedute.

PROVINCIA DI CATANZARO, 4 E 5 FEBBRAIO FARMACIE CHIUSE

La Federfarma ha proclamato il secondo stato di agitazione consistente nella chiusura volontaria di tutte le farmacie della provincia di Catanzaro dalle ore 8.30 del 4 febbraio alle 19,30 del 5 febbraio prossimi. La protesta e' contro i ritardi nei pagamenti da parte dell'Azienda sanitaria provinciale. Il presidente della Federfarma Vincenzo Defilippo ha reso noto la prosecuzione della sospensione del servizio Centro Unico di Prenotazione dal 7 febbraio al 7 marzo 2013.

ALLERTA PROTEZIONE CIVILE PER PIENA RENO

La Protezione civile ha diramato la fase di attenzione per la piena del Reno dalle 10 di oggi alle 12 di domani, a seguito delle intense precipitazioni e dello scioglimento della neve che hanno interessato il bacino del fiume. La piena e' transitata a Bonconvento con un livello idrometrico di 8,16 metri, e si prevede nel pomeriggio il transito del colmo a Cento (Ferrara). A Casalecchio Chiusa sono stati registrati due colmi di piena a 1,23 e 1,19 metri, alle 17 di ieri e alle 3 di notte.

FINITO ATTACCO A KABUL, 8 MORTI

L'attacco di oggi contro il quartier generale della polizia stradale di Kabul da parte di un commando di talebani appoggiati da kamikaze e' terminato 9 ore dopo il suo inizio con un bilancio di 8 morti, fra cui 3 agenti e 5 insorti. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno. La zona, ha detto un portavoce, ''e' ora nuovamente sotto il controllo delle forze di sicurezza afghane, che hanno liberato l'edificio e stanno procedendo a disinnescare giubbotti esplosivi rinvenuti sul posto''.

VIENNA SCONTRO FRONTALE TRA DUE TRENI


E' di cinque feriti gravi e una ventina leggeri il bilancio dello scontro frontale fra due treni stamani alla periferia di Vienna. Lo hanno reso noto i servizi di soccorso. Ancora ignote le cause dell'incidente, avvenuto intorno alle 8:45 nel municipio di Penzing, nella zona ovest della capitale.
Ci sono volute due ore per portare via tutti i passeggeri dal convoglio. Uno era incastrato fra le lamiere. Tra i feriti gravi c'è il macchinista di uno dei due treni.
Nei prossimi articoli, maggiori aggiornamenti da Vienna!

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GIANNI AGNELLI, DIECI ANNI DOPO

Da dieci anni Gianni Agnelli, l'Avvocato, non c'é più. E' il 24 gennaio 2003 quando, nella sua casa torinese, Villa Frescot, muore, a 82 anni, l'ultimo grande capitano d'industria d'Europa, come lo ha definito lo storico Valerio Castronovo, per molti 'il re d'Italià. Agnelli scompare in uno dei momenti più difficili della storia della Fiat, quattro anni dopo il centenario: conti in rosso, indebitamento altissimo, la spada di Damocle del prestito convertendo da 3 miliardi e il rischio che le banche assumano il controllo, mentre già vacilla l'accordo con General Motors. 

Eppure la stima di cui gode non viene mai scalfita, resta altissima in Italia e in tutto il mondo. La coda di decine di migliaia di persone che rendono omaggio al suo feretro, nella camera ardente allestita nella Pinacoteca Agnelli, rimarranno per sempre scolpite nell'immaginario collettivo. Ed è in fondo anche il suggello di un consenso da lui sempre ambito. In azienda entra a 22 anni quando il nonno, Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, lo chiama e da subito è "l'Avvocatò. La responsabilità della gestione è affidata però a Vittorio Valletta, già braccio destro del nonno, mentre lui frequenta più il jet set internazionale che l'azienda. Sono gli anni del grave incidente auto (1952) e del matrimonio con Marella Cacciolo (1953) da cui nascono Edoardo e Margherita. Assume la presidenza operativa solo nell'aprile del 1966, a 40 anni, quando la Fiat e’ già la più importante e solida impresa italiana. E' irrequieto, elegante e raffinato, ama feste, yacht e belle donne, è appassionato di pittura, tifoso della Juventus. I suoi volti e i suoi ruoli sono tanti, tra luci e ombre rappresenta per quarant'anni l'Italia. 

La sua leadership è forte in azienda, in famiglia, nel Paese. Amico dei più potenti personaggi del mondo, è ascoltato, rispettato, imitato. Le sue battute restano scolpite, come si imitano le mode da lui lanciate a cominciare dal celebre orologio sopra il polsino. Agnelli è anche il protagonista delle grandi trattative, diplomatico. Per questo gli imprenditori gli affidano la guida della Confindustria dal '74 al '76: a casa porta la storica intesa per il punto unico di contingenza con la Cgil di Luciano Lama, con cui ha un buon rapporto. La politica lo attrae ma non si schiera con un partito anche se dice 'il mio cuore batte repubblicano''. In Parlamento ci arriva quindici anni dopo, nel 1991, nominato senatore a vita dall'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. In Fiat pilota l'ingresso dei libici di Gheddafi nel capitale. Sono gli anni del terrorismo, al quale l'azienda paga un tributo di morti e feriti e dell'autunno caldo, culminato con la marcia dei 40 mila. La Fiat, sotto pressione, rinuncia ai licenziamenti e mette in cassa integrazione ventitremila dipendenti. Per il sindacato e la sinistra italiana è una sconfitta storica. Per la Fiat è una svolta decisiva. L'azienda torinese è pronta a ripartire di slancio e su nuove basi. 

Agnelli, affiancato da Cesare Romiti, rilancia la società in campo internazionale. Nel '93, in un altro periodo difficile per la Fiat, chiede il sostegno dell'amico Enrico Cuccia, patron di Mediobanca, ma deve rinunciare alla nomina del fratello Umberto come successore. Proprio quella della successione si rivela una partita estremamente difficile con la morte prematura di Giovanni Alberto, figlio di Umberto, il suicidio del figlio Edoardo, fino alla scelta del nipote John Elkann. Dopo la sua morte ci saranno gli scontri per l'eredità con la figlia Margherita contro la madre Marella, ma resta la solida struttura-fortezza eretta nel 1987 con in cima la società in accomandita Giovanni Agnelli & C, da lui voluto per salvaguardare la coesione familiare. Dieci anni dopo la Fiat sopravvive a Gianni Agnelli ed è una Fiat diversa, con una carta d'identità nuova. "Ha lasciato un vuoto senza eredi", scrive Alan Friedman. Di certo dell'Avvocato mancano il carisma, l'autorevolezza, l'eleganza.

PROCESSO RUBY, SENTENZA DOPO ELEZIONI


 I giudici del Tribunale di Milano, davanti ai quali si sta celebrando il processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi, ritoccando il calendario assieme alle parti, hanno preannunciato che la sentenza arriverà comunque dopo il voto delle politiche, in quanto l'ultima udienza si terrà l'11 marzo. Probabile anche la requisitoria dopo il voto.
Dopo l'intervento dei difensori dell'ex premier che hanno ribadito oggi la richiesta di sospensione del processo durante la campagna elettorale (i giudici sono in camera di consiglio), il collegio della IV sezione Penale ha fatto presente che uno dei tre giudici (Carmen D'Elia) è stata applicata ad un'altra sezione del tribunale e che quindi le prossime udienze del processo dovevano essere calendarizzate con cura.
I giudici hanno spiegato che non potevano essere utilizzate le udienze del 18 e del 25 febbraio, perché riservate a processi con imputati detenuti. Dunque, da calendario, per il prossimo 28 gennaio è prevista l'audizione come teste della mamma di Ruby e le richieste da parte della difesa di ulteriori testimoni. Il 4 febbraio verrà utilizzato invece per l'ascolto di eventuali ulteriori testi. Resta a febbraio una sola udienza che rimane fissata, quella dell'11 febbraio. I giudici hanno chiesto ai pm se non avessero bisogno di un "momento di riflessione" e quindi che si andasse anche con la requisitoria a dopo il voto. Il procuratore aggiunto Boccassini ha risposto spiegando che la Procura non ha necessità di questa pausa e si è rimessa alle valutazioni dei giudici. Dunque non si sa ancora se la requisitoria si terrà l'11 febbraio o slitterà a dopo il voto. Due le udienze già fissate a marzo, il 4 e l'11. L'11 marzo quindi potrebbe arrivare la sentenza.
I difensori di Silvio Berlusconi imputato al processo sul caso Ruby a Milano hanno ribadito oggi la richiesta di sospendere il dibattimento altrimenti sara' impossibile svolgere la campagna elettorale non solo per l'ex premier ma anche per loro stessi in quanto sono candidati al Senato. Lo hanno detto Niccolo' Ghedini e Piero Longo spiegando che se ci sara' la requisitoria "si consentira' di potere intervenire pesantemente alla procura in campagna elettorale".
GHEDINI, O RINUNCEREMO MANDATO O ATTIVITA' POLITICA - Se il tribunale di Milano non sospenderà il processo sul caso Ruby i suoi difensori, avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, anch'essi candidati alle elezioni, dovranno scegliere "se rimettere il mandato per attività politica" o continuare a fare i legali dell'ex premier. E' in sintesi quanto ha detto in aula l'avvocato Ghedini chiedendo ai giudici di Milano di sospendere il dibattimento "tenendo conto che questa necessità di 30 giorni c'é sempre stata data in passato".
GHEDINI A GIUDICI, NON CI CONSENTITE DI FARE CAMPAGNA - "Niccolò Ghedini, uno degli avvocati di Silvio Berlusconi, in aula, al processo sul caso Ruby, ha detto di essere "amareggiato" in quanto "il tribunale non consente a parlamentari uscenti di contribuire alla campagna elettorale". Lo ha affermato lo stesso legale che insieme al collega Piero Longo e all'ex premier imputato sono candidati al Senato, ai giudici milanesi ai quali è stata chiesta la sospensione del processo fino a dopo il voto.
GIUDICI A PM, NON E' MEGLIO RINVIARE REQUISITORIA? - I giudici del processo sul caso Ruby, che non avevano sospeso il dibattimento per la campagna elettorale, hanno proposto oggi alla Procura un 'momento di riflessione' e quindi hanno chiesto ai Pm se non volessero rinviare la loro requisitoria al 4 marzo, ossia dopo il voto. Il pm Boccassini ha spiegato invece al collegio di non avere bisogno di questa pausa, e che non è giusto che "il peso eccessivo" di un rinvio venga 'scaricato' sulla procura.

domenica 20 gennaio 2013

USA-15ENNE COMPIE UNA STRAGE, MORTI BAMBINI E DONNE

Ennesima tragedia negli Stati Uniti. Un 15enne e' stato arrestato e accusato di una strage compiuta ieri in una casa ad Albuquerque, in New Mexico, dove sono stati ritrovati i corpi senza vita di un uomo, una donna, due bimbi e una bimba. Ancora frammentarie le notizie che giungono dall'ufficio dello sceriffo della contea di Bernalillo, che coordina le indagini.

Sulla scena del crimine la polizia ha rinvenuto numerose armi da fuoco, tra cui un potente fucile d'assalto in stile militare, simile a quello usato poco piu' di un mese fa dal ventenne Adam Lanza per massacrare con raffiche di decine di colpi 20 bambini tra i sei e sette anni e sei adulti, nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, in Connecticut.

L'ufficio dello sceriffo non ha rivelato ne' i nomi delle vittime ne' quello del ragazzo arrestato, ne' ha precisato quale possa essere un possibile movente o la relazione tra le vittime e il loro presunto assassino. Un portavoce, Aaron Williamson, si e' limitato a riferire che il ragazzo e' stato incriminato per diversi capi d'accusa, tra i quali omicidio plurimo, aggiungendo che gli investigatori stanno cercando di determinare a chi appartengano le numerose armi ritrovate nel luogo della strage.

Si tratta di una nuova tragedia che andra' certamente ad alimentare il dibattito innescato dall'eccidio di bambini a Newtown e dal pacchetto di misure disposte dal presidente Obama nei giorni scorsi per cercare di arginare il fenomeno degli omicidi di massa e che grazie ad una serie di ordini esecutivi sono gia' operative. Prevedono tra l'altro per la prima volta rigorose verifiche sui potenziali acquirenti, per scoprire se abbiano precedenti penali o soffrano di disturbi mentali.

Il presidente ha elaborato anche altre misure piu' incisive, come il divieto di vendita delle armi da assalto, la messa al bando di super-pallottole in grado di perforare i giubbotti antiproiettile dei poliziotti e il ritiro dal commercio dei super-caricatori con piu' di dieci proiettili, che permettono di sparare all'impazzata. Sono pero' tutte misure che dovranno passare al voto del Congresso, e la potente National Rifle Association (la lobby delle armi) ha giurato che fara' tutto il possibile per evitare che vengano approvate, parlando di 'battaglia del secolo'.

sabato 19 gennaio 2013

PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL, IL MIGLIOR FESTIVAL D'ITALIA

Il Peperoncino Jazz si conferma il miglior Festival d'Italia. E' quanto emerge dal referendum di Jazzit, la rivista specializzata pubblicata dalla Vanni Editore che, insieme a Musica Jazz, rappresenta il punto di riferimento editoriale per tutti gli appassionati di jazz, musicisti e gli operatori del settore italiano. Grande successo personale hanno ottenuto anche Francesca Panebianco (ufficio stampa dell'evento) e Sergio Gimigliano come 'miglior direttore artistico'

FALLITO ATTENTATO A LEADER TURCO IN BULGARIA


Fallito attentato oggi a Sofia contro Ahmed Dogan, leader del Movimento per diritti e libertà (Dps, destra liberale), il partito della minoranza turca in Bulgaria. Nel corso della conferenza annuale del partito, al momento in cui Dogan stava pronunciando il suo discorso davanti ai delegati, un uomo con precedenti criminali - il 25enne Oktay Enimehmedov di etnia turca - è salito sul podio ed ha puntato un'arma contro l'oratore. Alcuni dei delegati e le guardie del corpo sono intervenuti tempestivamente ed hanno immobilizzato l'aggressore, mentre Dogan è rimasto illeso. Più tardi la polizia ha comunicato che l'attentatore aveva addosso anche due coltelli.
Poco dopo l'incidente, il vicepresidente di Dps, Lyutvi Mestan, ha letto davanti ai giornalisti una dichiarazione nella quale, tra l'altro, ha definito l'accaduto "una mostruosa manifestazione della politica dell'odio". Il deputato socialista Anton Kutev ha invece avanzato alla Radio nazionale bulgara l'ipotesi che l'attentato a Dogan sia "stato una messa in scena i cui moventi andrebbero cercati nelle lotte intestine" in seno al Dps".

FABRIZIO CORONA E' LATITANTE

Fabrizio Corona, il paparazzo vip,condannato a cinque anni di reclusione, mille euro di multa e interdizione perpetua dai pubblici uffici per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali ai danni del calciatore David Trezeguet, e' tuttora irreperibile. L'uomo, che era in affidamento ai servizi sociali al momento della firma del mandato d'arresto da parte della Procura generale di Torino, doveva rincasare entro le 21 nella sua residenza milanese. Invece e' tuttora introvabile. Gli accertamenti della Polizia di Stato, che ha in carico la notifica del provvedimento, proseguiranno ancora per qualche ora, probabilmente per tutta la mattinata, ma gia' nel pomeriggio, secondo indiscrezioni, il rapporto all'autorita' giudiziaria potrebbe formalmente renderlo un latitante.

In uno dei bar nei pressi di casa sua, in via De Cristoforis, un barista riferisce di avergli fatto un caffé in mattinata. ona è stato cercato per tutto il pomeriggio dai poliziotti del suo commissariato di zona, in almeno tre dei suoi abituali indirizzi, per notificargli il provvedimento di carcerazione emesso oggi dalla Procura generale di Torino. L'uomo da ottobre è in affidamento in prova ai servizi sociali per scontare un precedente cumulo di pene definitive per un totale di due anni e otto mesi. Non è però improbabile che Corona si costituisca in serata con il suo legale. Con questo verdetto, la Suprema Corte ha reso definitiva la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Torino, il 6 gennaio 2012, nel processo nel quale l'ex titolare dell'agenzia 'Corona's' - fallita - era imputato per estorsione aggravata e trattamento illecito dei dati personali ai danni del calciatore franco-argentino David Trezeguet.

APPELLO DELLA FAMIGLIA, CONSEGNATI ALLA GIUSTIZIA - "Fabrizio, siamo affranti. Con la poca lucidità di cui disponiamo in un momento così drammatico, ovunque tu sia, ti chiediamo di tornare al più presto e consegnarti alla giustizia". Questo l'accorato appello che la famiglia Corona rivolge a Fabrizio, reso noto all'ANSA dal fratello minore Federico.

VICINI DI CASA FELICI, 'SE LO PORTASSERO VIA' - "Era ora". "Finalmente". "Se lo portassero pure via". " Non rispettava nessuna regola". Sono i commenti degli inquilini del palazzo dove abita Fabrizio Corona in una traversa di Corso Como, una delle vie della movida di Milano dove c'é la società del fotografo. La procura generale di Torino ha disposto l'ordine di arresto per Corona dopo la condanna a cinque anni inflitta dalla Cassazione per il tentativo di estorsione a David Trezeguet. E all'ingresso, i suoi coinquilini sembrano soddisfatti per le notizie di oggi. Qualcuno non lo vedeva mai, qualcun altro non vede l'ora di non vederlo più: "speriamo lo arrestino presto, faceva solo casino".. Sono spente le luci della sua abitazione al secondo piano della casa che si trova a poche decine di metri dall'abitazione della sua ex moglie Nina Moric. Nessun commento invece dai suoi dipendenti: "ci hanno detto di non parlare con i giornalisti".

lunedì 14 gennaio 2013

CRISI, 9 ITALIANI SU 10 SONO PESSIMISTI

Gli italiani sono sempre piu' scettici sull'uscita rapida dalla crisi. Per i prossimi dodici mesi, solo il 16%, la meta' rispetto al 2012, vede in arrivo un miglioramento per l'economia del Paese, mentre il restante 84% pensa che il nuovo anno non portera' alcuna evoluzione positiva, ma addirittura un ulteriore peggioramento. E' il quadro che emerge da un sondaggio Confesercenti-Swg sulle prospettive economiche dell'Italia per il 2013.

La salute dell'economia italiana e' giudicata negativamente dall'87% degli intervistati. Il 36% la ritiene inadeguata, mentre il 51%, la maggioranza, addirittura pessima. A promuoverla solo il 13%, che la segnala come discreta (11%, in aumento del 3% sullo scorso anno) o buona (2%, in calo dell'1%). Anche sulle prospettive si registra una grave sfiducia. Solo il 16% degli intervistati vede una svolta (lo scorso anno erano esattamente il doppio (32%). Ad avere una visione piu' positiva sono i giovani sotto i 24 anni (22,9% di ottimisti) e chi vive nelle Isole (22,2%). Il 40% degli italiani ritiene invece che la situazione restera' la stessa del 2012: anche in questo caso, i valori massimi si registrano nella fascia d'eta' tra 18 e 24 anni, dove si registra un picco del 42,9%. Solo poco meglio le prospettive personali Se per l'Italia ci si aspetta un ulteriore peggioramento, le prospettive per la propria famiglia e la situazione personale sono solo un po' meno negative. L'86% degli intervistati non crede in un miglioramento. Il 52% ritiene che la situazione rimarra' la stessa, in aumento del 5% sullo scorso anno. Calano gli ottimisti, che passano dal 17 al 14 per cento, cosi' come i pessimisti, che scendono al 34% dal 36% dello scorso anno. Nuovo governo ed emergenza lavoro Per il 2013, la maggioranza degli italiani (il 59%) vuole far leva sul nuovo esecutivo per porre alla sua attenzione l'emergenza lavoro, scelta dal 31% degli intervistati a causa del forte sentimento d'insicurezza sul futuro. E' significativo che, subito dopo, gli italiani chiedano di abbassare le tasse e di ridurre i costi della politica (il 23% del campione in entrambi i casi). Ovvero meno spese e meno sprechi per liberare risorse utili a tagliare l'insostenibile pressione fiscale. La difficolta' ad arrivare a fine mese L'accento posto sulla questione lavoro nasce dalla crescente difficolta' degli italiani ad arrivare alla fine del mese con i loro guadagni. Nel 2012 il 41% degli interpellati dichiara di non riuscirci, ne' con il proprio reddito, ne' con quello familiare. E se nel 2010 circa il 72% del campione riusciva a far fronte alle spese della famiglia per tutto il mese, quest'anno la percentuale cala bruscamente al 59%.

TIBET 19VENNE SI DA FUOCO PER PROTESTARE CONTRO IL DOMINIO CINESE

Un giovane tibetano di 19 anni si e' immolato sabato per protestare contro il controllo cinese del Tibet, portando a 96 il numero delle immolazioni dal febbraio 2009. Quella di ieri e' la prima immolazione del 2013. Secondo le informazioni, il ragazzo, di nome Tseba, si e' dato fuoco nella citta' di Achok, nella prefettura di Kanlho, nella provincia cinese del Gansu, morendo sul posto a causa delle ferite riportate.

Dandosi fuoco, il giovane ha urlato slogan per la liberazione del Tibet dall'occupazione cinese e in favore del ritorno del Dalai Lama. Il corpo e' stato consegnato alla famiglia. Nel 2012 ci sono state 81 immolazioni L'area nella quale il giovane si e' dato fuoco e' stata gia' teatro di molte immolazioni nell'anno scorso, che e' terminato con un bilancio di 81 di questi atti estremi, il piu' alto da quando, nel febbraio 2009, e' cominciata questa forma di protesta contro la Cina. L'ultima immolazione risaliva al 9 dicembre. La repressione cinese in Tibet Le immolazioni sono riprese nonostante le autorita' cinesi abbiano rafforzato i controlli nelle aree tibetane, offrendo anche ricompense economiche e taglie per ottenere informazioni. Non solo: da diverso tempo, le comunicazioni nelle aree tibetane cinesi sono a singhiozzo, mentre in alcune sono state tagliate. Non funzionano reti cellulari e telefoniche, inesistenti i collegamenti internet. Nei giorni scorsi agenti di polizia hanno anche sequestrato in case e monasteri (come era gia' successo a dicembre) antenne satellitari e ricevitori, per vietare ai locali di poter seguire trasmissioni straniere. Il leader spirituale dei buddisti tibetani, Il Dalai Lama, in esilio dal 1959 a Dharamsala nel nord dell'India, la scorsa settimana ha chiesto alle autorita' di Pechino di capire le ragioni di questi atti, respingendo le accuse, rivoltegli dal governo cinese, di essere dietro a questi atti estremi. Per il leader tibetano, le immolazioni sono indice della disperazione a cui i tibetani sono stati trascinati dalla politica di disinformazione e di censura operata da Pechino, che annienta la cultura tibetana nelle aree.

domenica 6 gennaio 2013

FINGENDOSI MARESCIALLO SI FA RICARICARE LA POSTEPAY


REGGIO EMILIA - Spacciandosi per maresciallo dei carabinieri carpiva la fiducia delle vittime riuscendo a farsi ricaricare a credito la carta Postepay. Una truffa che lo vedeva agire senza muoversi da casa: il finto militare telefonava in tabaccheria e dichiarando di essere il maresciallo della locale caserma chiedeva al negoziante la cortesia di ricaricare la carta prepagata, con la promessa di passare a pagare non appena finito di lavorare. Ovviamente, a ricarica avvenuta, del carabiniere nessuna traccia. Con questa tecnica, il truffatore in poche ore e' riuscito a farsi ricaricare la Postepay da un tabaccaio di Correggio (Reggio Emilia) per oltre 1.500 euro, senza mai mettere piede nel suo negozio, ma solo utilizzando il telefono.
Quando il commerciante si e' presentato alla caserma dei Cc ha scoperto che quel maresciallo non esisteva. Con l'accusa di truffa, sostituzione di persona e usurpazione di titoli, i 'veri' carabinieri di Correggio hanno denunciato alla Procura reggiana un trentenne pregiudicato leccese, che era riuscito ad intestare la Postepay a un ignaro 50enne padovano. La carta era stata usata in un'oreficeria e un mobilificio di Scafati per l'acquisto di beni per circa 500 euro. Dall' oreficeria salernitana i militari hanno acquisito i filmati che riprendevano il cliente nell'acquisto, cosi' come il filmato del sistema di videosorveglianza del postamat di un comune del Napoletano dove il giovane, utilizzando la stessa Postepay, ne aveva ricaricata un'altra intestata ad una donna di Torre Annunziata. Grazie alle frequentazioni della donna, i militari sono risaliti al 30enne, che ha precedenti specifici.
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SCENDONO DA NAVE PER VEDERE IL RELITTO DELLA CONCORDIA, SOCCORSI


Cinque passeggeri della Costa Magica sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera di Porto Santo Stefano (Grosseto), stremati, infreddoliti e bagnati dopo un viaggio in gommone per andare a vedere il relitto della Costa Concordia all'Isola del Giglio. I cinque erano sulla banchina di Porto Santo Stefano, proprio vicino alle motovedette della capitaneria all'ormeggio, sdraiati in terra e completamente bagnati, tremanti per il freddo.
I cinque, tutti tedeschi e due dei quali adolescenti, hanno tentato di spiegare in un inglese stentato, di essere passeggeri della "Magica", la nave di Costa Crociere gemella della Concordia, in viaggio di crociera nel Mediterraneo. Approdati a Civitavecchia, hanno deciso di raggiungere Porto Santo Stefano con un'autovettura a noleggio per poi proseguire, con un gommone anch'esso preso in affitto sul posto, per la vicina Isola del Giglio.
Scopo della "missione" vedere dal vivo il relitto della Concordia, della quale tra una settimana ricorre l'anniversario del naufragio: giusto un 'salto', visto i tempi stretti dettati dalla sosta nel porto laziale della motonave, per scattare qualche foto ricordo. In fase di rientro, però, le condizioni del mare sono peggiorate così da provare duramente la resistenza dei cinque curiosi passeggeri, approdati a Porto Santo Stefano stremati dalle onde ghiacciate e dal vento gelido che li aveva investiti per l'intero tragitto.
Il personale di guardia della base della Guardia Costiera, appena ha visto il gruppo accasciato sul molo, é accorso in aiuto, ricoverando i cinque nei locali della capitaneria e provvedendo a riscaldarli con termocoperte, a rifocillarli con bevande calde. I turisti sono stati anche visitati dal personale medico 118 della Misericordia di Porto Santo Stefano, per scongiurare così un probabile fenomeno di ipotermia. Nel frattempo, la sala operativa informava la "Costa Magica" dell'accaduto, in attesa dell'evolversi della situazione. Dopo essersi ripresi dallo choc termico, i cinque turisti tedeschi hanno ripreso la strada per Civitavecchia per risalire a bordo e continuare la loro vacanza.
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NUOVA STRAGE IN USA


Nuova strage ad Aurora, in Colorado, la cittadina teatro dell'uccisione di 12 persone in un cinema, mentre veniva proiettato 'Batman'. Oggi, un uomo si è barricato in una casa con tre ostaggi. La polizia ha fatto irruzione e lo ha ucciso. Nell'abitazione sono stati trovati i cadaveri dei tre ostaggi.
Gli ostaggi che hanno perso la vita sono stati uccisi "prima dell'arrivo della polizia". Lo riferiscono le autorità citate dai media locali. Gli agenti sono arrivati sul posto allertati da alcuni testimoni che avevano udito colpi di arma da fuoco. Poi hanno ingaggiato una sparatoria con il killer, uccidendolo. Una quinta persona è rimasta illesa.
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VENEZUELA, SCOMPARSO AEREO CON ITALIANI A BORDO

venerdì 4 gennaio 2013

DA MESSI A BOLT DA VETTEL A PHELPS FINENDO CON WIGGINS,UN 2012 DA CAMPIONI


Usain Bolt, Michael Phelps, Bradley Wiggins, Sebastian Vettel e Leo Messi. E' un pokerissimo di campioni, anzi fenomeni, quello che ha caratterizzato il 2012 dello sport.
L'anno finisce nel segno di questi fuoriclasse capaci, come nel caso di Usain Bolt, di ripetere la tripletta dell'Olimpiade precedente, da Pechino a Londra continuando a sprintare come se niente fosse, anche se stavolta l'unico record mondiale migliorato è stato quello della staffetta 4X100. Ma l'impressione di disarmante superiorità rispetto ai rivali è rimasta intatta: Daegu 2011 e quella squalifica per falsa partenza sono state solo un incidente, e il 'lampo' ora è l'icona della Giamaica, leggenda pari a quella musicale di Bob Marley del quale a Londra ha sfoggiato l'immagine su alcune delle divise della Giamaica 'griffate' dalla figlia stilista del re del reggae.
Ma Londra 2012 è stata anche l'Olimpiade del 'Cannibale di Baltimora', quel Michael Phelps che ha chiuso con il nuoto agonistico e rimarrà nella galleria degli 'immortali', come testimonia il premio di 'miglior atleta olimpico di sempre' assegnatogli poco dopo i Giochi. Un riconoscimento meritato per chi è stato davvero il Signore delle piscine e ha conquistato ben 22 medaglie in 3 diverse Olimpiadi, di cui 18 d'oro: 6 ad Atene, 8 a Pechino per battere il record delle 7 di Spitz nel 1972, altre 4 a Londra. Ecco perché Phelps, che ha vinto anche 26 titoli mondiali, è stato nel nuoto ciò che Merckx rappresenta tuttora nel ciclismo.
Bradley Wiggins ha fatto impazzire gli inglesi vincendo prima il Tour, primo ciclista britannico a riuscirci, e poi, appena dieci giorni dopo, confermandosi sulle strade di casa nella cronometro individuale di Londra, trionfo che lo ha consacrato definitivamente (un oro su strada, dopo quelli in pista del 2004 e 2008) e ha fatto dimenticare al pubblico di casa la delusione per la mancata vittoria di Cavendish nella prova in linea. Tutto ciò gli è valso anche il conferimento del titolo di Sir, che la Regina Elisabetta ha deciso di conferirgli all'inizio del 2013. Ora 'Wiggo' punterà alla doppietta, visto che nel 2013 vuole replicare in Francia (Froome permettendo) e aggiungerci il Giro d'Italia. L'incidente di un mese e mezzo fa in allenamento, quando è stato 'toccato' e mandato a terra dall'auto guidata da una donna che aveva sbagliato strada, è già dimenticato e Wiggins è pronto a sbalordire ancora, testimonial del fatto che si può vincere in modo pulito, e fino a prova contraria.
Sebastian Vettel è il nuovo idolo della Germania, altro che i calciatori del 'National Mannschaft', uno che a soli 25 anni é già tricampione del mondo della F1, come l'immenso Ayrton Senna o l'altro brasiliano Nelson Piquet. Solo che Vettel ci è riuscito a un'età in cui gli altri avevano appena iniziato o quasi, e se continua così promette di battere anche i primati del suo idolo Michael Schumacher, iridato per 7 volte che quest'anno ha imboccato la strada del ritiro definitivo.
La chiusura d'anno è stata con il 'botto', con l'ultima impresa di un 2012 sportivamente memorabile. A compierla è stata quel Lionel Messi che negli ultimi dodici mesi ha vinto solo la Coppa del Re ma ha giocato a getto continuo partite altamente spettacolari, è stato Scarpa d'oro e capocannoniere per la quarta volta consecutiva della Champions. Ma soprattutto ha segnato nell'intero anno solare la mostruosa cifra di 91 reti, 'stracciando' il primato di 85 di Gerd Muller, che resisteva dal lontano 1972. Messi, sempre più vicino all'Olimpo dei Pelé e Maradona, ha vinto anche nella vita, visto che è diventato padre di Thiago, "la cosa più bella che mi sia capitata". Sì, davvero questo 2012 non lo potrà dimenticare, manca solo che gli assegnino il quarto Pallone d'oro

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CON IL GOMMONE SULLA NEVE, MUORE SEDICENNE. MOTOSLITTA SI RIBALTA, TRE MORTI


Gli scout erano la sua più grande passione e proprio mentre era in vacanza con loro in alta valle Seriana (Bergamo) è rimasta vittima di un incidente sulla neve che le è costato la vita. Chiara Pappalardo, studentessa sedicenne di Cinisello Balsamo (Milano), é morta precipitando per oltre 50 metri in un dirupo.
La sedicenne stava giocando con un'amica più giovane su una specie di camera d'aria usata come bob: le due stavano scendendo lungo il pendio innevato, in località Salva Secca, quando hanno sbandato e sono finite contro una rete metallica di protezione che non ha retto l'impatto. La giovane è così caduta nel dirupo, morendo dopo un volo di una cinquantina di metri. E' questa la ricostruzione dei fatti secondo i carabinieri di Ardesio (Bergamo). Praticamente illesa l'amica, fermata dalla rete: ha riportato solo una storta a una caviglia. Il corpo della sedicenne è stato recuperato con l'elicottero del 118 e portato al cimitero di Valbondione (Bergamo), a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Tutto è avvenuto davanti agli altri scout, una trentina in tutto, e i capi del gruppo hanno subito dato l'allarme, chiamando il 118. L'intervento dei soccorritori si è però rivelato vano: il corpo di Chiara è stato trovato soltanto dopo alcune ore, perché nascosto dalla vegetazione.
TRAGEDIA SUL CERMIS - In un incidente sul Cermis sono morte stanotte tre persone. Altre due sono ferite in modo grave, in pericolo di vita. I soccorritori però stanno cercando altri due o tre dispersi. Si trovavano su delle motoslitte, su una pista da sci 'nera' e si sono ribaltati durante il percorso.
L'incidente è avvenuto dopo le 22 mentre le sette-otto persone (il numero non è ancora stato confermato) si trasferivano dalla località Alberghi del Cermis al Doss dei Laresi. Secondo la ricostruzione del Soccorso alpino viaggiavano su una o più motoslitte, affittate probabilmente da privati, sul tracciato di una pista 'nera', ovviamente chiusa di notte, mentre poco più in basso si trova una pista rossa illuminata, fruibile dagli sciatori in notturna. Sembra che i mezzi da neve si siano cappottati su un lato della pista e alcuni degli occupanti siano stati sbalzati fuori, finendo in parte sulla pista stessa e in parte tra le rocce e nel bosco, dove sono in corso le ricerche. A operare è il soccorso alpino della Val di Fiemme, con 14 uomini e cani, cui si stanno aggiungendo via via rinforzi. In aiuto dovrebbe giungere anche da fuori provincia un elicottero dell'esercito abilitato al volo notturno.
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MONTI SVELA IL SUO NUOVO SIMBOLO

Mario Monti mentre svela il suo nuovo simbolo

A sostegno di Mario Monti "ci sarà una Lista unica per il Senato. Per la Camera in coalizione ci saranno tre distinte liste: una della società civile senza parlamentari, una dell'Udc immagino col nome Casini, una di Fli immagino col nome Fini": lo annuncia il premier uscente in una conferenza stampa.
"Con Monti per l'Italia - Scelta civica". E' il testo contenuto nel simbolo della Lista Monti per la Camera mostrato alla stampa dal presidente del Consiglio. Al Senato, dove sarà presentata una lista unica, scomparirà dal simbolo la scritta 'Scelta civica'.
Il Professore annuncia inoltre severi criteri di candidabilità. E anticipa che anche per Udc e Fli verrà applicato un tetto al numero dei mandati già svolti: ci saranno "limiti legati all'attività parlamentare pregressa con un massimo di due deroghe per ciascuna lista". "I criteri di candidabilità ai quali saranno tenuti coloro che intendono partecipare e senza distinzione di lista saranno più esigenti rispetto a quelli attuali sulla candidbilità", afferma il premier. "I criteri riguarderanno condanne e processi in corso, conflitto di interesse, il codice deontologico antimafia, limiti legati all'attività parlamentare pregressa con un massimo di due deroghe per ciascuna lista (per quelle liste cui sono ammesse persone che hanno già svolto attività parlamentare)".
"Sono lieto di dare atto dell'entusiastico apporto manifestato da Italia Futura, Verso la Terza Repubblica, da altre associazioni, dall'avvocato Montezemolo, da Casini, Fini, Riccardi e da tantissime espressioni della società civile e della vita politica. Segnalo come interessante e meritevole di attenzione l'interesse dimostrato da parlamentari non solo di Udc e Fli ma anche del Pdl e del Pd", sottolinea Monti.
Alla fine alla Camera ci sarà dunque una lista Monti, "accompagnata" da quelle dei partiti che sostengono il ritorno del professore a Palazzo Chigi. Il premier uscente ha presentato il simbolo in una conferenza stampa organizzata dopo averne parlato in un vertice blindatissimo con Casini e Fini.
Gli incontri iniziati ieri tra Mario Monti ed i rappresentati dei partiti e delle associazioni della "società civile" sono proseguiti senza sosta. Anche oggi il professore ha proseguito nel suo tentativo di sintetizzare le proposte che arrivano da una parte e dall'altra e, soprattutto, di mettere d'accordo esigenze spesso contrapposte. Lunghi incontri sui quali c'è il diktat di mantenere il massimo riserbo.
"Le riunioni sono convocate ad horas. Si lavora senza sosta perché ormai il tempo stringe", spiega chi sta lavorando alle liste. Monti è pressato dalle richieste dei rappresentanti dell'associazionismo, contrari all'ingresso dei 'politici' in una lista con il suo nome. Ma vuole tener conto anche dell'insofferenza dell'Udc che teme di rimanere penalizzata dalla concorrenza alla Camera di una lista Monti. Per questo forse, ma anche per il timore che la mancanza di chiarezza sulle liste possa creare disorientamento tra gli elettori, si è scelto di presentare velocemente il simbolo con la convocazione di una conferenza stampa all'ultimo momento, fortemente voluta da ItaliaFutura. I partiti, intanto, lavorano alle proprie liste. Alla Camera Gianfranco Fini ha riunito i suoi per fare il punto: i posti disponibili sono pochi.
ICHINO, SARO' CAPOLISTA LOMBARDIA IN SENATO - Per il Senato sarò capolista in Lombardia. Lo scrive Pietro Ichino su Twitter parlando della lista Monti il cui simbolo tra poco sarà presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa con il premier uscente.
CASINI, COMPETIZIONE E' FRA BERSANI E MONTI - "La competizione è fra Bersani e Monti. Poi vinca il migliore". Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini a Uno mattina, sottolineando come il Pdl sia in "uno stato confusionale e come Berlusconi non abbia realizzato neanche l'unità intorno a sé."Per quanto riguarda la possibilità di presentarci con diversi simboli, diverse liste o una sola lista siamo in attesa di una decisione del presidente del Consiglio ma certo c'é un problema tecnico in base al quale con il riferimento a Monti non può essere contenuto alla Camera in più di una lista". Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini a Uno mattina. "E' una tesi discutibile - sottolinea Casini - e si potrebbe anche presentare il nome su diverse liste ma si rischierebbe un contenzioso in tutto il processo elettorale e chi ha la responsabilità di affiancare il presidente del Consiglio" non vuole questo esito. "Noi giochiamo per vincere e non abbiamo alcun complesso di inferiorità e le polemiche concentriche da sinistra e destra sono la certificazione della novità rappresentata da Monti". E' quanto sottolinea il leader centrista Pier Ferdinando Casini, in un'intervista a Unomattina. "Tutti i riformatori, di sinistra e di destra - aggiunge - scelgono il rinnovamento" e dunque l'Agenda Monti. ''E' un successo se si vince, altrimenti è magari un'ottima affermazione ma non è un successo. Dopodiché il giorno dopo, dell'intelligenza, del prestigio e della capacità di Mario Monti questo Paese avrà sempre bisogno"
ALFANO,CALO SPREAD CON DIMISSIONI MONTI DIMOSTRANO IMBROGLIO - "Cade il governo e cala lo spread. Ma le dimissioni di Monti non dovevano impaurire i mercati? Ô successo il contrario". Lo scrive il segretario del Pdl, Angelino Alfano su Twitter hashtag "grandeimbroglio
DI PIETRO, NOI SOSTENIAMO INGROIA PREMIER, E GRILLO? - "Io ho grande rispetto per il M5S che non è solo Grillo. La differenza tra loro e noi è che noi vogliamo costruire una alternativa, non solo sfasciare la baracca. Il nostro candidato premier è Ingroia, un magistrato che ha messo a nudo un problema gravissimo, la trattativa Stato-mafia, e adesso si sta scoprendo che ad essere sotto controllo non erano i delinquenti ma i magistrati che facevano indagini sui delinquenti e che ora compie un atto di responsabilità. Sapete forse chi è il candidato premier del M5S?". Lo chiede il leader di Idv Antonio DiPietro in una videochat su 'La Stampa'. "Io - rileva - non sono contro il Pd ma voglio capire che ci sta a fare con il centrodestra visto che Monti non ha fatto niente di diverso rispetto a Berlusconi. Una cosa è certa: non decidono i cittadini, faranno il grande inciucio il giorno dopo", conclude, aggiungendo: "Si sono mesi d'accordo perché il premier sia Bersani e Monti presidente della Repubblica. Con una spartizione basata su un accordo sulle spalle degli elettori".
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