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mercoledì 6 giugno 2012

NUOVA SCOSSA DI 4.5 GRADI DELLA SCALA RICHTER

Gli effetti del terremoto che ha colpito l'Emilia rischiano di essere pesanti anche sull'industria e sul turismo. "Si teme, e credo sia abbastanza vicino alla realtà, che ci sia uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi", stima il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, aggiungendo: "Nell'area si produce un po' di più dell'1% del nostro Pil, rischiamo qualche frazione di punto di Pil soltanto a causa del terremoto". Il sisma ha "colpito una parte importante della produzione manifatturiera che deve ripartire al più presto anche per evitare qualche tentazione di delocalizzazione anche delle imprese straniere che operano in quell'area". Il "bilancio ancora provvisorio" conta "almeno 500 aziende con gravi lesioni, oltre 10 mila posti di lavoro a rischio, la minaccia che si perdano filiere importanti". Squinzi lo ha aggiunto, presentando il rapporto sugli scenari industriali del Csc, sottolineando la "voglia di ripartire al più presto" degli imprenditori "e la grande solidarietà che c'é intorno a loro". Potrebbero risentirne molto anche i flussi turistici per la prossima estate, con una portata ben più ampia rispetto alle prime ipotesi. A lanciare l'allarme e' il presidente di Federviaggio Luca Patané. "Non ci sono solo cancellazioni in Emilia, Veneto e Friuli - dice - ma un blocco dei flussi che avrebbero dovuto concretizzarsi in queste settimane". Patané spiega che le prenotazioni "sono ferme". Soffrono, in particolare, il mercato tedesco e tutti i mercati intercontinentali. Dalla Germania nel 2011 si è registrato il 21% degli arrivi sul totale degli stranieri, con il 20% della spesa e il 25% dei pernottamenti. Il timore, spiega il presidente di Federviaggio, é che i tour operator locali possano dirottare questi flussi turistici in Spagna, Turchia e Grecia. Anche i turisti americani e giapponesi - afferma Federviaggio - non prenotano anche se i loro tour non toccano le aree terremotate. "Il rallentamento da parte di questi mercati - osserva Patané - è però più comprensibile data la loro lontananza geografica con l'Italia". Patané infine giudica ottime le iniziative intraprese dal ministro del Turismo Piero Gnudi, dall'Enti, l'Agenzia nazionale del turismo e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ma, avverte "il lavoro sarà ogni giorno più impegnativo". SCOSSA NEL RAVENNATE 4.5. NON CI SONO STATI DANNI - La scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro al largo di Ravenna delle 6.08 di questa mattina è stata avvertita in modo forte e distinto anche a Rimini che dista una cinquantina di chilometri da Ravenna. Dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile non risultano al momento danni a persone o cose nella città di Ravenna. "Al momento della scossa - spiega Francesca, abitante del borgo San Giovanni a ridosso del centro storico - gli antifurto delle auto parcheggiate in strada hanno iniziato a suonare. La scossa è durata diversi secondi e si è avvertita molto bene anche nelle case ai piani bassi". Da quanto appreso non risultano esserci danni a persone e cose. Subito dopo la scossa sui social network si è scatenato il tam tam di notizie e non è mancata neanche l'ironia su Twitter. "Avevano detto che il terremoto si stava spostando ad ovest - ironizza un navigatore della Rete -: notoriamente Rimini e Ravenna sono in Piemonte e Lombardia". A Modena, si è sentito per pochissimi secondi il tremolio del terreno così come nelle altre cittadine della provincia anche se, a quanto si è appreso, nelle tendopoli come quella di Novi di Modena, non tutti si sono resi conto dell'eco della scossa ravennate. Il terremoto in Romagna, infatti, è stato avvertito maggiormente all'interno delle case in muratura. "In queste ore sono in corso controlli sugli edifici pubblici. Dalle prime verifiche non risulta ci siano stati danni particolari. Le scuole sono regolarmente aperte". E' il messaggio del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, dopo la nuova scossa di terremoto che stamani alle 6.08 ha riguardato la Romagna, con epicentro nel mare Adriatico, e che secondo le prime impressioni degli esperti non sarebbe collegato allo sciame sismico che dal 20 maggio è in corso in Emilia, e in particolare nel Modenese. "L'unica scuola in cui la dirigente ha chiesto un intervento di controllo - ha detto ancora Matteucci - è il liceo scientifico. Alle 13 in una riunione straordinaria della Giunta faremo il punto della situazione". NONOSTANTE SCOSSA ASTROFILI OSSERVANO VENERE - Lo spettacolo offerto da Venere che passava contro il disco del Sole è stato più potente del terremoto: soltanto pochissimi degli oltre 250 appassionati che questa mattina alle 6 si trovavano sul molo di Ravenna si sono accorti che la terra stava tremando, tanto erano presi dall'osservazione dell'evento astronomico. "Sul molo interno del porto canale eravamo in circa 250 appassionati di ogni età, dai bambini nel passeggino agli anziani, e sul momento la scossa è passata quasi inavvertita", racconta l'astrofilo Paolo Morini, del consiglio direttivo dell'Arar (Associazione Ravennate Astrofili Rheita), che fa capo all'Unione Astrofili Italiani (Uai). Era un appuntamento organizzato da mesi dall'associazione, che gestisce il Planetario comunale di Ravenna. "Io stesso - prosegue Morini - ero indaffarato a seguire il transito di Venere, e forse ero un po' distratto, ma non c'é stato un momento di netta percezione del terremoto. Poi la notizia ha circolato". Qualcuno sul molo aveva avvertito qualcosa di strano, ma sono state le telefonate da casa a diffondere la notizia del terremoto. "Chi era rimasto a casa ha sentito la scossa in modo molto netto. Noi invece eravamo all'aria aperta, senza nessun riferimento, e molto presi dalla bellezza del transito di Venere: un evento da non perdere, visto che il prossimo ci sarà soltanto fra 105 anni".

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