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martedì 29 maggio 2012

SALTA L'AMICHEVOLE CON IL LUSSEMBURGO

Non si giocherà Italia-Lussemburgo, amichevole prevista stasera a Parma. Lo ha deciso la Federcalcio, d'intesa col Comune, la Prefettura e la Provincia di Parma, dopo il sisma che ha colpito l'Emilia. Un comunicato del Comune di Parma riferisce che la partita è stata annullata con "una decisione unanime scaturita dall'incontro che il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha avuto con il vice presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Demetrio Albertini e con il presidente della Federazione del Lussemburgo Paul Philipp". "Manca lo spirito giusto con cui affrontare una festa a fronte dei lutti che hanno colpito le zone maggiormente interessate dal sisma", ha precisato il sindaco Federico Pizzarotti. Gente in strada a Parma, e paura. Il sisma che colpito questa mattina l'Emilia è stato avvertito in tutta la città, anche nell'albergo dove alloggia la nazionale azzurra che questa sera avrebbe dovuto giocare al Tardini col Lussemburgo. Quando la terra ha tremato, i giocatori erano già scesi nelle loro stanze per fare colazione mentre Prandelli si apprestava all'intervista esclusiva con la Rai. "Questi sono momenti che ti fanno riflettere, e pensi che ci sono cose ben peggiori...", ha detto il commissario tecnico dell'Italia che ieri aveva affrontato la dura giornata dello scandalo scommesse. All'interno dell'albergo, distante circa un chilometro dal Tardini, non è stato lanciato alcun allarme particolare perché l'edificio ha solo due piani. Ma anche così tutti gli azzurri hanno nettamente avvertito la scossa da Balotelli, che telefonava passeggiando di fronte all'ingresso, ai suoi compagni all'interno del ristorante. Di fronte all'hotel, gente in strada che usciva da palazzi più alti. Intorno alle dieci è stata avvertita anche un'altra scossa.

ECCO LA LISTA DEI 23 CONVOCATI PER EURO 2012

C'é Leonardo Bonucci nei 23 azzurri per Euro 2012, escono invece dal gruppo Andrea Ranocchia e Mattia Destro. La federcalcio ha consegnato questa mattina all'Uefa la lista definitiva dei convocati, e dai 25 azzurri chiamati per l'amichevole Italia-Lussenburgo sono stati esclusi il difensore dlel'Inter e l'attaccante del Siena. Questa la lista dei 23 azzurri scelti dal ct Cesare Prandelli per gli Europei di Polonia e Ucraina. Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris St.Germain); Difensori: Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Christian Maggio (Napoli), Angelo Obinze Ogbonna (Torino). Centrocampisti: Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Diamanti (Bologna), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Paris St. Germain), Antonio Nocerino (Milan), Andrea Pirlo (Juventus); Attaccanti: Mario Barwuah Balotelli (Manchester City), Fabio Borini (Roma), Antonio Cassano (Milan), Antonio Di Natale (Udinese), Sebastian Giovinco (Parma) Antonio Cassano con la maglia numero 10, Mario Balotelli con la 9. Con la lista dei 23 azzurri convocati per Euro 2012, la Federcalcio ha comunicato all'Uefa anche i numeri di maglia. Ecco lista e numerazione. 1 Buffon, 14 De Sanctis, 12 Sirigu; 7 Abate, 6 Balzaretti, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 2 Maggio, 4 Ogbonna; 16 De Rossi, 22 Diamanti, 13 Giaccherini, 8 Marchisio, 18 Montolivo, 5 Thiago Motta, 23 Nocerino, 21 Pirlo, 9 Balotelli, 17 Borini, 10 Cassano, 11 Di Natale, 20 Giovinco.

IPOTESI DELLA CREAZIONE DI UNA NUOVA FAGLIA ALL'ORIGINE DEL TERREMOTO

Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all'origine del terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto questa mattina nella zona di Modena. Il sisma e' avvenuto infatti lungo il margine occidentale dell'arco lungo circa 40 chilometri attivato con il terremoto del 20 maggio scorso. Allora le scosse piu' forti erano avvenute nella zona orientale, nel ferrarese. ''Si temeva che, con una struttura cosi' complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entita''', ha osservato il sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. Nell'arco di 80 minuti sono avvenute nel modenese quattro forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4, l'ultima delle quali, di magnitudo 4,7, e' stata registrata alle 10,27. Questa la sequenza resa nota dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): dopo la prima scossa di magnitudo 5,8 registrata alle 9,00, alle 9.07 e' avvenuta una scossa di magnitudo 4.0; due minuti piu' tardi, alle 9,09 è stata registrata una scossa di magnitudo 4,1; alle 10,25 un'altra di magnitudo 4,5 e alle 10,27 la replica maggiore, di magnitudo 4,7. Nello stesso arco di tempo sono state registrate anche numerose scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4 e molte altre di magnitudo inferiore a 3. Dopo il terremoto del 20 maggio scorso, le repliche piu' forti (ossia di magnitudo superiore a 5) erano concentrate nella zona di Ferrara. Il terremoto di questa mattina, ha detto ancora Amato, ''indica che molto probabilmente sono attive piu' faglie''. Situazioni come queste possono verificarsi quando vengono attivate strutture molto complesse. Per esempio, in passato e' avvenuto con il terremoto di Colfiorito del 1997, quando alla prima scossa sono seguite a distanza di giorni nuove scosse importanti. ''La struttura responsabile del terremoto di oggi nel modenese - ha aggiunto il sismologo dell'Ingv - e' la struttura complessa del tratto settentrionale dell'Appennino, nel quale la catena montuosa prosegue sotto la Pianura Padana. La struttura e' la stessa legata al sisma del 20 maggio, ma probabilmente avvenuta su una faglia adiacente. Non si tratta quindi una replica in senso stretto''. Tuttavia il meccanismo di questo nuovo terremoto sara' chiarito nelle prossime ore, sulla base dei dati rilevati dai sismografi.

DI NUOVO TERREMOTO AL NORD ALMENO 15 MORTI 7 DISPERSI

Almeno quindici morti, sette dispersi e duecento feriti il bilancio delle scosse che hanno colpito oggi l'Emilia. Il sisma di oggi ha provocato ottomila sfollati che si aggiungono ai seimila della scossa dello scorso 20 maggio, ha spiegato il sottosegretario Antonio Catricalà, in un'informativa al Senato.
Due delle vittime, ha spiegato Catricalà, "sono decedute per cause non connesse direttamente all'evento". I morti si sono registrati: tre a Mirandola, tre a San Felice sul Panaro, una a Concordia, una a Finale Emilia, una a Cento, una a Novi di Modena, una a Medolla e quattro a Cavezzo. Quanto ai dispersi, se ne registrano uno a Mirandola, tre a Medolla e tre a Cavezzo.
Stamani verso le 9 la scossa piu' forte di magnitudo 5.8, avvertita in tutto il Nord. Poi una successione rapida di 3 scosse, tutte con magnitudo oltre a 5 (le prime due localizzate a Mirandola), hanno scatenato il panico tra la gente alle 13. Molte persone, da Bologna a Modena, sono scese in strada per la paura. Per precauzione scuole, università, uffici pubblici, palazzi storici e aziende sono state evacuate: tra queste Ferrari, Lamborghini e Ducati.
Oltre cinquemila le persone evacuate dalle loro abitazioni, 4.500 nel Modenese e le altre tra le province di Bologna e Ferrara. Entro la serata saranno allestiti 4mila nuovi posti per gli sfollati, secondo la regione Emilia Romagna.
La Protezione civile sta lavorando per rafforzare (con un migliaio di posti) - viene spiegato nel comunicato della Regione - le strutture già esistenti, mentre grazie all'aiuto di altre Regioni saranno attrezzati 5 nuovi campi di accoglienza con 1.250 posti. In aumento anche gli alberghi disponibili ad ospitare la popolazione delle zone colpite. A Crevalcore due treni speciali con cuccette e posti letto accoglieranno circa 450 sfollati.
Il Governo intende dichiarare il prossimo 4 giugno giornata di lutto nazionale per il sisma che ha colpito l'Emilia, ha detto Catricalà al Senato.

LE VITTIME:
Si chiamava Sergio Cobellini, 68 anni, pensionato, l'uomo morto a Concordia (Modena). Cobellini stava uscendo da una banca, nel centro storico, quando é stato travolto dalla caduta dal tetto di un comignolo. Cobellini abitava a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente. Ex falegname ed ex operaio di alcune fabbriche della zona, da molti anni si era separato dalla moglie e da un paio di anni conviveva con una nuova compagna, Nina Kulapina. Cobellini dalla prima moglie aveva avuto due figli che hanno incarichi manageriali in aziende del Modenese.
Tre i morti nel crollo della ditta Meta di S.Felice sul Panaro. Uno degli operai rimasto vittima era Kumar, 27 anni, del Punjab. La comunità sikh si è radunata davanti ai cancelli per "aiutare e pregare". "Kumar era stato chiamato dal proprietario perché la ditta doveva andare avanti. E lui - ha detto Singh Jetrindra, rappresentante della comunità - è dovuto andare a lavorare perché non poteva perdere il posto". Kumar è morto assieme ad un altro operaio marocchino e ad un ingegnere italiano che stava eseguendo i controlli di stabilità all'interno della fabbrica metalmeccanica.
"Ho visto crollare il capannone ma sono riuscito a scappare appena in tempo. Sarebbe bastato un secondo in più e ci sarei rimasto sotto". Enrico è uno degli operai della Bbg di San Giacomo dove sono morte tre persone, fra cui il titolare. L'azienda lavora nell'indotto del Distretto biomedicale dove, nella zona di Mirandola, hanno sede alcune delle più importanti aziende europee. "Appena ho sentito la scossa - ha raccontato - sono immediatamente uscito e ho visto crollare dietro di me il capannone. Se avessi tardato anche un solo secondo probabilmente ci sarei rimasto sotto". Alla Bbg sono morte tre persone ed è uno dei tanti capannoni industriali della zona che hanno subito pesanti danneggiamenti.
Don Ivan Martini è morto nel crollo della chiesa della Stazione di Novi, a Rovereto, nel Modenese, perché avrebbe tentato di mettere in salvo una piccola statua della Madonna durante il sisma che ha distrutto la sua chiesa. Don Martini era in sopralluogo con i vigili del fuoco ma si sarebbe attardato a prendere la statuetta. Secondo quanto appreso don Ivan è rimasto schiacciato da una grossa trave caduta durante il crollo.
Un altro parroco, a Carpi, dato inizialmente per morto sembra essere rimasto invece ferito nel crollo di una parte del duomo.

I soccorsi sono ancora in corso, si scava tra le macerie anche alla stessa Bbg, perché oggi come domenica scorsa, soprattutto chi era al lavoro anche per fare le verifiche statiche è rimasto intrappolato nelle macerie. Ai soccorritori si sono uniti cinquanta militari del Genio Ferrovieri di Bologna, con relativi mezzi, mobilitati per far fronte all'emergenza. Si sommano ai militari già in azione dai giorni scorsi. Una ventina di genieri con 4 mezzi si sono già diretti a Cappelletta del Duca, presso S. Felice sul Panaro. L'appello della Protezione Civile è anche a lasciare libere le stradale, come la Statale 12 del Canaletto, che unisce Mirandola a Modena, via preferenziale per i soccorsi. Oltre ai crolli nei comuni prossimi all'epicentro (Medolla, Mirandola e Cavezzo) ne sono stati registrati anche a a Mirandola (coinvolti il duomo e la chiesa di San Francesco), Finale Emilia e San Felice sul Panaro.

Nel bolognese, il centro storico di Crevalcore è stato sgomberato solo lì ci sono nuovi 2.000 sfollati. Intanto non si giocherà Italia-Lussemburgo, amichevole prevista stasera a Parma. Lo ha deciso la Federcalcio, d'intesa col Comune, la Prefettura e la Provincia di Parma. Nelle zone colpite dal sisma il capo del Dipartimento Gabrielli e il presidente della regione Vasco Errani. Nel pomeriggio sarà a Modena il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri.

70 SCOSSE DALLA MEZZANOTTE, 800 DAL 20 MAGGIO - Sono state oltre 70 le scosse di terremoto avvenute avvenute nella zona compresa fra quella colpita il 20 maggio scorso, nel ferrarese, a quella del modenese, dove alle 9.00 di oggi è avvenuto un terremoto di magnitudo 5,8. Sono almeno 800 quelle registrate a partire dal 20 maggio. Delle 70 scosse che stanno facendo tremare l'arco settentrionale dell'Appennino, la maggior parte è avvenuta nella mattinata, ossia dopo il terremoto di magnitudo 5,8 delle 9,00, spiega il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Se dai giorni sorsi i turni nella sala simica erano stati potenziati rispetto ai tre esperti presenti nei momenti di routine, oggi sono al lavoro senza sosta una decina fra sismologi e informatici, mentre i grandi monitor alle pareti mostrano le registrazioni delle stazioni di rilevamento installate in tutta Italia.

mercoledì 23 maggio 2012

1° MOSTRA "FALCONE E BORSELLINO"(2° PARTE)


UNO DEGLI STRISCIONI PIU' SIGNIFICATIVI
GIOVANNI E PAOLO DUE ITALIANI
I DUE MAGISTRATI PIU' CONUSCIUTI AL MONDO
E' QUESTA LA TRAGICA FINE CHE GIOVANNI FALCONE HA FATTO SOLO PER AVER FATTO IL SUO DOVERE
COSI' TITOLAVA IL CORRIERE DELLA SERA DEL 24 MAGGIO 1992
IN QUESTA FOTO I RESTI DELLA MACCHINA DI GIOVANNI FALCONE DOPO L'ATTENTATO
E PER CONCLUDERE LA 1° MOSTRA VI MOSTRIAMO IN ESCLUSIVA UNA FOTO MOLTO SIGNIFICATIVA. IL PRIMO TESSERINO DELL'ORDINE DEI MAGISTRATI DI GIOVANNI FALCONE
ED IN FINE UNA FOTO TOCCANTE CHE SARA' UNA DELLE TANTE CHE CI SARANNO NEL TERZO CAPITOLO DELLA MOSTRA CHE SARA' PUBLICATA IL 18 LUGLIO

A 20 ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI

Sono trascorsi venti anni dal 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci, che anticipa soltanto di poco la successiva data del 19 luglio dell'attentato in via D'Amelio. Date che segnarono indelebilmente la coscienza di tutti i cittadini italiani che appresero la notizia della morte di Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca Morvillo, gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. L'Italia intera si fermerà a ricordare e sarà collegata simbolicamente con l'aula bunker a Palermo dove il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme a testimoni come Maria Falcone e Piero Grasso, ripercorrerà la vita e l'attività dei due magistrati scomparsi. RAGAZZI. L'evento farà parte di una giornata che Palermo dedicherà all'anniversario e che coinvolgerà migliaia di studenti provenienti da tutta Italia. Previsto l'approdo delle due "Navi della legalità", messe a disposizione dalla Snav, dalle quali sbarcheranno circa 2.600 studenti. Alle manifestazioni, secondo le stime degli organizzatori, dovrebbero partecipare complessivamente circa ventimila giovani insieme a Napolitano, al presidente del Consiglio Mario Monti e a diversi ministri. Gli studenti, che hanno partecipato al concorso nazionale del Miur promosso d'intesa con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, ricorderanno non solo Falcone ma anche Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio del 1992. GLI OSPITI. Assieme ai ragazzi saranno sulla nave di Civitavecchia il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e sulla nave di Napoli i due sottosegretari all'Istruzione, Marco Rossi Doria ed Elena Ugolini e il presidente di Libera don Luigi Ciotti. E' prevista anche la presenza di una delegazione dell'Istituto "Morvillo Falcone" di Brindisi, dove sabato scorso è morta in un attentato la sedicenne Melissa Bassi. Ad attendere i loro compagni al porto ci saranno le delegazioni di centinaia di studenti delle scuole di Palermo e di tutta la Sicilia. Dopo la cerimonia di benvenuto i ragazzi si divideranno: mille andranno verso l'Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo per assistere al momento istituzionale della manifestazione, mentre gli altri si recheranno in luoghi simbolo della città di Palermo. IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA. Prevista anche l'inaugurazione del Memorial dedicato a tutte le vittime della mafia siciliana presso il Giardino della memoria di Ciaculli nel terreno confiscato al boss Michele Greco. Una manifestazione promossa dall'Unci, l'Unione nazionale cronisti. Nel pomeriggio partiranno i due tradizionali cortei: uno dall'Aula Bunker e l'altro da Via d'Amelio. I due cordoni si riuniranno sotto l'Albero Falcone in via Notarbartolo, dove troveranno ad attenderli Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso, e il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, per celebrare insieme il momento solenne del Silenzio suonato dal trombettiere della Polizia di Stato all'orario della strage. LA PARTITA. Un altro momento di ricordo e solidarietà concluderà la giornata allo Stadio comunale "Renzo Barbera" di Palermo dove si disputerà la Partita del Cuore fra la Nazionale Cantanti e la Nazionale Magistrati. L'evento, giunto alla 21esima edizione.

martedì 22 maggio 2012

1° MOSTRA FOTOGRAFICA "FALCONE E BORSELLINO"

1°MOSTRA FOTOGRAFICA "GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO"
QUESTO ERA GIOVANNI FALCONE
QUESTO ERA PAOLO BORSELLINO
QUI INVECE GIOVANNI E PAOLO DURANTE IL MAXIPROCESSO
QUI GIOVANNI SCHERZA COME ERA SUA ETICA CON PAOLO LA SECONDA PARTE DELLE IMMAGINI VERRANNO PUBLICATE DOMANIA VENT'ANNI DALLA STRAGE!

DEL PIERO VENERDI' DOVREBBE SVELARE FUTURO

Alessandro Del Piero terra' venerdi' prossimo una conferenza stampa in un hotel del centro di Torino. Nell'occasione il capitano dovrebbe svelare le sue scelte per il futuro, ora che si e' conclusa la sua carriera nella Juventus.

A COSENZA L'OTTO NAZIONI DI PALLANUOTO MASCHILE

La Federazione italiana Nuoto ha ufficializzato il calendario dell'Otto Nazioni di pallanuoto maschile, che si svolgera' dal 27 giugno all'1 luglio a Cosenza. Le squadre sono state distribuite in due gironi: il Gruppo A, con Serbia, Ungheria, Canada e Kazakistan; il Gruppo B, con Italia, Montenegro, Australia e Grecia. Le prime due squadre a scendere in vasca saranno Grecia e Montenegro. L'Italia esordira' contro l'Australia e poi gli Azzurri incontreranno Montenegro e Grecia.

BULGARIA TERREMOTO MAGNITUDO 5.8

Terremoto intorno a mezzanotte in Bulgaria, dove una scossa di magnitudo 5.8 e' stata registrata ad una trentina di km da Sofia. Non ci sono state vittime, ha fatto sapere il ministero dell'interno, ma danni materiali relativamente importanti. Testimoni hanno riferito di tetti caduti, muri crollati o crepati e finestre rotte. La scossa e' stata avvertita in diverse citta', dove la gente si e' riversata in strada. Non ha provocato vittime, ma danni consistenti, il terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter che ha scosso questa notte la Bulgaria, a una trentina di chilometri dalla capitale Sofia. Lo ha precisato il ministro dell'Interno bulgaro, Tsvetan Tsvetanov, in un primo bilancio. I danni materiali, tuttavia, sarebbero relativamente importanti, secondo anche testimoni sul posto, che hanno riferito di tetti caduti, muri crollati o crepati e finestre rotte.

lunedì 21 maggio 2012

TERREMOTO 5MILA SFOLLATI

4.500 SFOLLATI, 5.000 ASSISTITI - L'esercito della solidarieta' organizzata marcia spedito in Emilia a oltre 24 ore dal terremoto che ha sconvolto le province di Modena e Ferrara. Priorita', ridurre i disagi di chi e' senza casa e continuare le verifiche sugli edifici per contare danni ed eventuali situazioni di inagibilita'. Secondo i dati riferiti da Regione e Protezione civile dell'Emilia-Romagna, nella notte tra domenica e lunedi' 4.914 persone hanno dormito nei campi e nelle strutture di prima accoglienza allestite dalla Protezione civile. Di queste 3.360 nel Modenese e 1.288 nel Ferrarese. Altre 266 nel Bolognese. Intanto, da ieri e' salito il conto degli sfollati: secondo un censimento fatto dai sindaci, sono all'incirca 4.500, 1.500 in piu' rispetto alla stima fatta poche ore dopo il sisma. E il direttore della Protezione civile regionale Demetrio Egidi ha assicurato: ''Da oggi pomeriggio garantiremo soluzioni per 5.000 persone da assistere con pasti e posti letto. Altre 300-400 andranno negli alberghi, in base alle indicazioni dei sindaci sulle situazioni di maggiore necessita'''. Accanto agli uomini di Egidi, molte 'integrazioni' offerte e arrivate da piu' regioni: in particolare da Friuli Venezia Giulia, Marche, Toscana, Umbria, Provincia autonoma di Trento. In aggiunta forze dell'Anpas, l'associazione nazionale pubblica assistenza, e dell'Ana, l'associazione nazionale alpini, tutte coordinate dal Dipartimento nazionale guidato da Gabrielli. Inoltre, per organizzare e gestire le attivita' assistenziali sono stati arruolati 731 volontari di protezione civile della Regione e circa 300 da altri territori. Sul piano sanitario e' stato attivato un servizio medico a Mirandola (Modena), vista l'inagibilita' degli ospedali di Finale Emilia e Mirandola. E per evitare rischi e' stato anticipato a oggi il trasferimento dei pazienti di alcuni reparti dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara nel piu' nuovo ospedale di Cona. Finora, secondo l'Asl, i feriti che hanno riportato traumi per il terremoto e poi ricoverati, sono stati 47. Parallelamente va avanti la conta dei danni sugli edifici. Un censimento e' in corso da parte dell'Agenzia di protezione civile regionale con il supporto del Dipartimento nazionale di Protezione civile e il Servizio regionale geologico sismico e dei suoli. Alle 8 squadre attivate ieri, se ne sono aggiunte 12 formate da tecnici regionali e 5 provenienti dal Trentino. E da domani saranno disponibili ulteriori 20 squadre di rilevatori da altre regioni.

EMILIA LA TERRA CONTINUA A TREMARE

LA TERRA CONTINUA A TREMARE, RESTA L'EMERGENZA - Sale il bilancio degli sfollati per il terremoto che, all'alba di ieri, ha colpito l'Emilia, causando sette morti e una cinquantina di feriti. Sono circa 4.500, ovvero 1.500 in piu' rispetto alla stima compiuta poche ore dopo il sisma, gli sfollati costretti a lasciare la casa. Un numero che cresce ancora, fino a 5 mila, se si considera le persone che, oltre a un tetto, hanno anche bisogno di un pasto caldo e di vestiti asciutti. Perche' alla tragedia del sisma, che continua a far tremare la terra, si e' aggiunta anche la pioggia a rendere difficile la condizione dei terremotati. E a ostacolare le gia' difficili operazioni di soccorso coordinate dalla Protezione Civile. Il Presidente del Consiglio e' giunto in serata a Ferrara, accompagnato dal ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, e domani mattina effettuera' un sopralluogo delle zone terremotate per poi volare a Roma a presiedere il Consiglio dei ministri chiamato a proclamare lo stato di emergenza. Intanto, la prima conta dei danni e' da pelle d'oca: ''alcune centinaia di milioni di euro'' quelli alle imprese, secondo Confindustria Emilia-Romagna, mentre la Cgil di Modena e Ferrara parla di 5 mila posti di lavoro a rischio nell'industria. Delle oltre 150 imprese che fanno capo a Confindustria Modena, e che danno lavoro a quasi 9 mila dipendenti, circa il 70% ha registrato danni strutturali di entita' media o grave che le hanno costrette a interrompere la produzione. Altrettanto drammatiche le conseguenze del terremoto sul patrimonio artistico di una terra che da sempre fa del turismo culturale il suo fiore all'occhiello. Per chiese ed edifici storici, il sisma di ieri e' stato ''un durissimo colpo'', sostiene la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna, che parla di ''danni irrimediabili''. Un motivo in piu' per ''accelerare il piu' possibile'', come chiede il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. Sia nell'effettuare le verifiche di agibilita' degli edifici pubblici e privati, passaggio indispensabile per favorire il ritorno alla normalita', sia nell'individuare gli strumenti economici e fiscali necessari per far ripartire i territori colpiti al cuore dal terremoto. Pronto intervento, assistenza e messa in sicurezza, dunque, ''ma poi sara' necessario - sostiene il presidente della Conferenza delle Regioni - costruire un provvedimento che sia in grado di legare l'emergenza al processo di riattivazione delle imprese, delle strutture pubbliche e private''. Errani ne ha parlato con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricala', nel lungo vertice con i sindaci interessati dall'emergenza che si e' svolto a Marzaglia. Bisogna ''sospendere il pagamento dell' Imu per le case e le imprese danneggiate'', sospendere tributi e contributi. Poi ''spingere il credito per anticipare la ripartenza e pensare ad ammortizzatori in deroga per evitare che i lavoratori vivano una doppia emergenza''. Un concetto, questo, di cui Errani - rivela - ha gia' parlato con il ministro per il Lavoro Fornero. Infine, congelare il patto di stabilita', un'altra priorita' di cui il presidente della Regione Emilia-Romagna avra' modo di parlare anche con il presidente Monti. Numeri e norme che si intrecciano a doppio filo con la storia delle persone. Quelle che hanno fatto dell'auto, zeppa di coperte, la loro nuova casa e quelle che hanno invece scelto di trasferirsi nei centri di accoglienza e nelle tendopoli allestite in fretta e furia. Da Finale Emilia, nel modenese, a Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, epicentri del sisma che nelle ultime 24 ore ha scatenato qualcosa come quasi 200 scosse. Ogni sussulto e' un calcinaccio che cade per terra, ogni sobbalzo un tuffo al cuore, che fa correre le persone da una parte all'altra e costringe i soccorritori a fermarsi per poi ripartire tra l'affanno e la paura di una nuova scossa. A Ferrara, intanto, la Procura ha avviato gli accertamenti sul crollo dei capannoni industriali che hanno provocato quattro delle sette vittime. ''La mancata sicurezza nel posto di lavoro non puo' essere derubricata come fatalita': su come vengono costruite le fabbriche e sul 'meno costa, meglio e'' bisogna fare chiarezza'', sostiene Antonio Mattioli, Responsabile Politiche Industriali della Segreteria Cgil Emilia Romagna. ''C'e' rabbia - aggiunge - tanta rabbia, pensando ai lavoratori morti nel turno di notte tra sabato e domenica nelle fabbriche del ferrarese''. Nessuno vuole speculare, precisano ancora i sindacati, ''ma morire perche' le fabbriche non stanno in piedi non e' sopportabile''.

MOSTRA FOTOGRAFICA PER FALCONE E BORSELLINO

In occasione dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,Newsoneplus ha indetto una mostra fotografica che presto sara' allestita sul nostro sito!! Vi faremo sapere al piu' presto le madalita' di visione delle foto.

JUVE UFFICIALIZZATA TOURNE'

La Juventus ha ufficializzato oggi le tre partite che la vedranno impegnata nel World Football Challenge, nel nord America. Il 28 luglio i bianconeri affronteranno a Washington il Dc United, tre giorni dopo giocheranno a Montreal contro il Paris Saint Germain, il 5 agosto a Las Vegas sfideranno il Real Madrid.

LA JUVENTUS HA PERSO LA COPPA ITALIA

Un tifoso juventino è stato accoltellato durante la notte dopo la finale di Coppa Italia disputata allo Stadio Olimpico di Roma, aggredito insieme ad altri tre a Trastevere, in piazza Trilussa, dove il gruppo si era recato dopo la partita. L' uomo è cosciente, è stato soccorso dal 118 e le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. I tifosi juventini che si trovavano con l'uomo accoltellato al momento dell'aggressione hanno riferito di essere stati assaltati con dei bastoni, ricavati da rami d'albero, da un gruppo di supporter napoletani. Gli aggressori si sarebbero quindi scagliati contro il quarto componente del gruppo con un coltello colpendolo ad una gamba, per poi fuggire a piedi. FESTA GRANDE NELLA NOTTE A NAPOLI - Caroselli d'auto, fumogeni, fuochi d'artificio e clacson impazziti: è festa grande a Napoli per la conquista della Coppa Italia dopo un digiuno durato 22 anni (la Supercoppa italiana del '90 l'ultimo trofeo vinto a conclusione dell'era Maradona). Una festa che durerà tutta la notte e che vivrà il suo momento più entusiasmante quando ci sarà l'abbraccio con la squadra che, di ritorno da Roma, farà un giro in città a bordo di un pullman scoperto. Al triplice fischio finale dell'arbitro Brighi, la città, fino ad allora silente e deserta, si è riversata in strada per festeggiare con caroselli di auto e trombe squillanti il successo guadagnato sui campioni d'Italia della Juventus. Un vero pandemonio che ha ricordato i fasti dell'epoca maradoniana. La festa è partita dal lungomare, dove circa 30mila persone si sono radunate per assistere alla partita grazie ad un maxi schermo: a loro si sono aggiunti tantissimi altri tifosi che avevano preferito vedere la partita incollati alla tv nelle proprie abitazioni. A via Caracciolo tantissimi i tifosi che hanno gioito per le prodezze di Cavani e Hamsik: hanno funzionato evidentemente i riti scaramantici attuati prima dell'incontro, con un corno gigante anti-jella posto sotto lo schermo. Il rigore dell'1-0 trasformato da Cavani ha fatto impazzire di gioia i presenti, ma é stato dopo il gol di Hamsik che è partita la festa, con i sostenitori azzurri con le bandiere e indosso le magliette dei loro idoli impegnati a ballare mentre accompagnavano con cori le scene della premiazione che arrivavano via video da Roma, fino a salutare con un boato il momento in cui capitan Cannavaro ha alzato la Coppa Italia al cielo in un tripudio assordante di fuochi d'artificio e trombe. Numerosi anche i fumogeni accesi. In occasione dei gol, e a fine partita, in diversi quartieri della città sono stati sparati anche fuochi pirotecnici. Poi è partito il corteo delle auto e dei motorini che hanno sfilato per le vie del centro, ma non sul lungomare, chiuso per la ztl. Traffico bloccato, con balli e canti improvvisati al centro della sede stradale occupata, in diversi punti della città: dalla Riviera di Chiaia al Corso Umberto, da piazza Trieste e Trento a via Marina, mentre sullo sfondo rimbombavano fuochi degni della sera di Capodanno. Un copione che andrà avanti per tutta la notte. Per una festa attesa 22 anni. FISCHI PER L'INNO DI MAMELI - Brutto episodio allo stadio Olimpico prima dell'inizio della finale di Coppa Italia Juventus-Napoli. L'esecuzione dell'inno di Mameli da parte della cantante Arisa é stata sonoramente, e continuamente, fischiata da una parte del pubblico, che aveva fischiato anche al momento dell'annuncio che sarebbe stato cantato l'inno nazionale.

domenica 20 maggio 2012

CALCIO CHELSEA CAMPIONE D' EUROPA

Il Chelsea ha vinto la Champions League, battendo in finale 5-4 il Bayern Monaco all'Allianz Arena dopo i calci di rigore. I bavaresi hanno dominato l'incontro ma senza segnare se non a 8 minuti dalla fine, quando Mueller ha trovato di testa l'angolo giusto per battere Cech. Sembrava finita, quando Drogba, sempre di testa, ha pareggiato all'88'. Nei supplementari, Cech ha parato un rigore a Robben. Ai rigori, errore decisivo di Schweinsteiger e Drogba segna il penalty del trionfo.

ATTENTATO BRINDISI: VOLONTA' STRAGISTA,UN ATTO TERRORISTICO

L'attentato alla scuola di Brindisi "potrebbe essere un gesto isolato e individuale". Lo ha detto il procuratore di Brindisi, Di Napoli, sottolineando che in ogni caso c'é stata "una volontà stragista". "Non è impossibile - ha aggiunto - che tutta l'organizzazione sia stata fatta da una persona sola". Nelle immagini tratte dalle telecamere stradali e prese in visione dagli inquirenti si vede l'attentatore che preme il tasto del telecomando azionando così la bomba che ha ucciso Melissa Bassi. "Immagini terribili", ha detto il procuratore. "Abbiamo delle buone immagini. Non ce le hanno regalate ce le siamo andate a cercare. Immagini che possiamo ricollegare con quasi certezza all'attentato", ha detto all'ANSA il magistrato. Di Napoli ha confermato che da ieri è stata condotta una intensa attività investigativa che ha compreso l'interrogatorio di diverse persone e perquisizioni e controlli in vari luoghi della città e della provincia di Brindisi. Sono stazionarie le condizioni delle ragazze ferite. Le quattro ragazze ricoverate nell'ospedale brindisino 'Antonio Perrino' hanno trascorso la notte senza problemi. Le condizioni delle due che sono ricoverate nel Centro Grandi ustionati - Azzurra Camarda e Sabrina Ribezzi - stanno pian piano migliorando. La pressione arteriosa si è stabilizzata e i parametri vitali sono buoni. La prognosi tuttavia rimane riservata. Per Vanessa Capodieci, sorella di Veronica, e Selene Greco che si trovano nel reparto di Chirurgia Plastica, la prognosi è stata sciolta: per loro - informa la direzione sanitaria dell'Asl brindisina - parametri vitali molto soddisfacenti. Secondo quanto riferito dalla direzione sanitaria dell'Asl brindisina sono stazionarie anche le condizioni della sedicenne ferita più gravemente, Veronica Capodieci, e da ieri pomeriggio ricoverata nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce.

GIAPPONE FORTE SCOSSA DI TERREMOTO

Un forte terremoto di magnitudo 6.2 e' stato registrato nel nordest del Giappone alle 16.20 locali (9.20 in Italia) con epicentro nelle acque del Pacifico, a 150 km dalla prefettura di Iwate e nella stessa area dove si era verificato il devastante sisma/tsunami dell'11 marzo 2011. La Japan Meteorological Agency (Jma) ha escluso il rischio maremoto, precisando che 'anche se vi possono essere lievi modifiche del livello del mare nelle regioni costiere, questo sisma non ha causato danni'.

ATTENTATO BRINDISI CI SONO FILMATI

"Abbiamo delle buone immagini. Non ce le hanno regalate ce le siamo andate a cercare. Immagini che possiamo ricollegare con quasi certezza all'attentato". Lo ha detto all'ANSA il procuratore della Repubblica a Brindisi, Marco Dinapoli, a proposito di filmati riguardanti l'attentato fatto ieri alla scuola 'Morvillo Falcone' dove e' morta Melissa Basso, studentessa di sedici anni. Intensa l'attivita' investigativa con perquisizioni e interrogatori.

FORTE TERREMOTO IN EMILIA

Nessuna speranza di ritrovare in vita l'operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Sant'Agostino (Ferrara) causato dal terremoto. Sale così a sei il numero delle vittime provocate dal terremoto in Emilia-Romagna. Una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l'Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara, dove si registrano anche una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici. Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant'Agostino Ceramiche, un'altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un'altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant'Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia. La scossa è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44. L'epicentro nella pianura padana emiliana, una decina di chilometri di profondità dal suolo, 36 chilometri a nord da Bologna - dove la gente è scesa in strada per la paura ma non si registrano particolari problemi. Circa duecento, fino ad ora, gli interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara. Evacuati i 35 pazienti dell'ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che é stata trasportata al policlinico modenese, mentre all'ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall'ospedale. A Ferrara, intanto, è arrivato il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, che partecipa ad un vertice in prefettura con le autorità locali per fare il punto sull'emergenza. Subito dopo si recherà anche nel Modenese.

sabato 19 maggio 2012

COMPAGNA DI MELISSA: C'ERA SANGUA DA PERTUTTO

"Ho visto sangue e ambulanze da tutte le parti" ha raccontato una compagna di scuola di Melissa, la povera vittima dell'attentato di questa mattina a Brindisi. "Non si capiva cosa stava accadendo. Selenia Greco, che e' rimasta lievemente ustionata, si e' alzata per chiedere aiuto e ha iniziato a gridare: 'Melissa, Melissa'. Io ho visto l'esplosione perche' ero nel bar di fronte con delle amiche" ha concluso la ragazza. Il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso e' arrivato davanti alla scuola di Brindisi colpita dal grave attentato di questa mattina, che ha causato la morte di una ragazza e il ferimento di altri studenti, di cui una gravissima. Subito dopo la notizia della tragedia, si e' precipitato nella citta' pugliese mentre stava svolgendo un convegno a Milano sui beni di mafia sequestrati. Il procuratore sta facendo un sopralluogo e poi raggiungera' la prefettura di Brindisi per la prima riunione con forze di polizia e inquirenti.

MANGANELLI : LI PRENDEREMO!

"Non daremo loro tregua. Li prenderemo e si pentiranno di questa nefandezza". Lo dice il capo della polizia, Antonio Manganelli, commentando l'attentato a Brindisi. Intanto, i resti di un timer sono stati trovati dagli investigatori nei pressi della scuola. Il timer, secondo indiscrezioni, e' fermo sulle 7.55 ma l'esplosione dell'ordigno è avvenuto prima, intorno alle 7.45. Sul luogo dell'attentato sono ancora in corso i rilievi da parte della polizia scientifica.

BRINDISI BOMBA DAVANTI SCUOLA ALLE 08:00

BRINDISI - Una ragazza di sedici anni, Melissa Bassi, dilaniata dallo scoppio di un ordigno e cinque feriti, tra cui Veronica Capodieci, in gravissime condizioni; e poi altri cinque pazienti dimessi dopo aver ricevuto cure. E' il bilancio dell'esplosione reso noto dalla Asl in seguito all'attentato compiuto dinanzi ad una scuola brindisina, l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali 'Francesca Laura Morvillo Falcone', che conta 600 alunni. Un attentato, quello di stamattina a Brindisi, diretto contro la scuola, secondo i primi accertamenti degli investigatori. Si sarebbe trattato di un ordigno confezionato artigianalmente con un innesco collegato a tre bombole di gas, probabilmente collocate anche ad un timer e collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola Morvillo Falcone di Brindisi. E' stato trovato successivamente anche il timer. Il timer trovato nei pressi della scuola 'Morvillo Falcone' era bloccato, secondo indiscrezioni, sulle 7.55 ma l'esplosione dell'ordigno rudimentale è avvenuto intorno alle 7.45. Sul luogo dell'attentato sono ancora in corso i rilievi da parte della polizia scientifica. A breve comincerà in Prefettura una riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico al quale è prevista la partecipazione del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che sta raggiungendo Brindisi. L'esplosione ha coinvolto alcune studentesse che erano appena scese da un autobus urbano e stavano raggiungendo l'edificio scolastico. Non a caso è il preside della scuola che dà fiato al tremendo timore e orrore che serpeggia nelle teste di tutti, via via che si delineano i particolari dell'attentato: "'E' stato fatto per uccidere: a quell'ora - dice all'ANSA il prof.Angelo Rampino - le ragazze entravano, proprio a quell'ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza". D'altro canto, ha rilevato poco dopo l'attentato il neosindaco, Mimmo Consales (in carica da una settimana), sono troppe le "coincidenze" perché il pensiero non corra subito ad un attentato mafioso di forte valenza simbolica: è stato colpito l'istituto intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, e nel giorno dell'arrivo a Brindisi della Carovana antimafia. E' stata inoltre colpita la scuola, gli studenti, i giovani, proprio i giovani che dalla Sicilia alla Calabria alla Puglia hanno costituito l'elemento più forte di rifiuto della cultura mafiosa di guerra e di morte. All'ospedale 'Perrino', è morta Melissa Bassi, 16 anni. E' invece viva Veronica Capodieci, anche lei di 16 anni, che sembrava essere la seconda vittima dell'attentato, secondo informazioni fornite dalla polizia nei primi, concitati momenti subito dopo l'esplosione. Per la direzione sanitaria dell' ospedale, le condizioni di Veronica rimangono gravissime ma sono stabili. Entrambe le ragazze sono di Mesagne (Brindisi). Degli altri feriti, due soli hanno ferite di lieve entità e se la caveranno - pare - con poco. Gli altri - a quanto si apprende - avrebbero riportato ustioni almeno del 40%, e uno di loro avrebbe subito fratture e gravissimi danni agli arti inferiori. A Brindisi è arrivato il procuratore della distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, per tenere nella Procura di Brindisi con le forze di polizia una riunione per le strategie di indagine sull'attentato. Vi parteciperà anche il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo. Il ministro Cancellieri riferirà al Senato martedì alle 16,30. L'attentato è "un fatto anomalo e complesso che desta grande preoccupazione, oltre che grande dolore perché ha colpito giovani vite", ha detto a Sky. Lunedì il ministro sarà a Brindisi con i vertici delle forze di polizia ed i magistrati. Nella ricerca del movente dell'attentato "colpisce che sia stato presa di mira una scuola intestata a Morvillo Falcone" nel ventennale della strage di Capaci, ha detto. Cancellieri ha aggiunto che "qualsiasi pista e buona: per ora non nessuna certezza su nessun canale". "Non si può pensare di militarizzare il territorio, serve potenziare l'intelligence". "Lo Stato è forte e compatto - ha aggiunto - ma abbiamo bisogno di capire di più attraverso l'intelligence".Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo si recherà sul luogo dell'esplosione. Anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo e con l'assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati si recheranno a incontrare i feriti. L'ex ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, sollecita "una risposta coesa nella lotta al terrore" dopo "l'atto ignobile" dell'attentato davanti alla scuola di Brindisi.

giovedì 17 maggio 2012

OGGI E' STATO INNAUGURATO IL JUVENTUS MUSEUM

Una casa per 115 anni di storia. Nasce Juventus Museum, il museo del club bianconero, inaugurato accanto al nuovo stadio, sul lato Est adiacente al centro commerciale Area 12. Si tratta di un viaggio nell'epopea bianconera attraverso le vittorie, i trofei, i personaggi, calciatori e dirigenti, che hanno contribuito a generare il mito della Juve. Trascudetti e coppe, immagini, foto e cimeli in 1.500 metri quadrati fino ad arrivare all'ultimo successo, il tricolore appena conquistato. Interamente bilingue (italiano e inglese), loJuventus Museum -presieduto dal giornalista Paolo Garimberti e ideato dallo studio Camerana&Partners in collaborazione con Studio Dedalo-é concepito con l'utilizzo di tecnologie multimediali innovative che trasformano la visita in esperienza diretta. I suoi contenuti sono in costante aggiornamento, per stare al passo con l'attualitàdella squadra. Attraverso la storia del club, ilpubblico potra rivivere alcune tappe fondamentali della storia dell'Italia. "La storia del club - dice il presidente Andrea Agnelli - si intreccia con la storia d'Italia. Il museo spiega come la Juve sia diventata non solo la squadra di Torino, ma la squadra d'Italia e ci porta al livello dei competitor europei". Tante léchicché presenti nelle sale. C'é il"tempio dei trofei" con il racconto di coppe e trofei sapientemente orchestrato da un gioco di luci e immagini. Ci sono le teche con le 34 maglie dei giocatori che hanno superato le 300 presenze in bianconero, la "quadrisfera" in cui scorrono le immagini degli juventini in maglia azzurra nei quattro mondiali vinti, la medaglia d'oro di Gigi Buffon vinta a Berlino nel 2006 ("L'ho donata affinché tutti la possano godere", dice il portiere), l'enciclopedia touch-screen, il ricordo delle 39 vittime dell'Heysel (i parenti avranno l'ingresso gratuito a vita). Quindi il gran finale, dove si entra in campo insieme ai giocatori, dentro lo Juventus Stadium e nei teatri dei trionfi bianconeri, accompagnati dall'urlo dei tifosi e dalle atmosfere dello stadio. Con un messaggio:"Fino alla fine forza Juventus".

mercoledì 16 maggio 2012

LETTERE DI MINACCE DAL FAI VERSO MONTI ED EQUITALIA

Lettere con minacce al presidente del Consiglio, Mario Monti, e a Equitalia sono state recapitate ad alcuni giornali calabresi A firmare i documenti la Federazione anarchica informale, la stessa sigla che ha rivendicato l'attentato all'ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Le missive sono state recapitate ai quotidiani Gazzetta del Sud e Calabria Ora. Nella lettera recapitata ai due quotidiani, il "Nucleo Olga" avvisa la società di riscossione che "sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo di affari e servitore del potere economico". La prima lettera è stata inviata ieri alla redazione di Reggio Calabria della Gazzetta del Sud, che la pubblica nell'edizione odierna, ed oggi al quotidiano Calabria Ora, a Cosenza. Nel testo è scritto anche che "la riscossione, in Italia, é divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita" e che "ogni altro suicidio che avverrà per tali motivi sarà ritenuto un omicidio di Stato". La missiva del "Nucleo Olga", così denominato in onore di un'anarchica greca, è stata consegnata ai carabinieri di Reggio Calabria che stanno indagando con il coordinamento del procuratore facente funzioni Ottavio Sferlazza. L'altra lettera, identica alla prima, è stata trovata stamani dai redattori di Calabria Ora e successivamente sequestrata dalla Digos. "Diciamo a Monti che lui è uno dei 7 rimasti". E' quanto scrive la Federazione anarchica informale nella lettera recapitata al quotidiano Calabria Ora. Il riferimento "ai 7 rimasti" contenuto nella lettera del Nucleo Olga del Fai è legato alla missiva di rivendicazione del ferimento del dirigente dell'Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, in cui gli anarchici annunciavano altri attentati. "Il popolo - si aggiunge nella lettera - non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato per conto proprio". "Il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta". E' la frase conclusiva della lettera inviata ai giornali dalla Federazione anarchica informale federazione Calabria. "Le mani della piovra, dello Stato a derubare il Popolo devono ritirarsi - prosegue il testo - bisogna ridare dignità ai cittadini ormai ridotti alla fame per mantenere uno Stato lussuoso rappresentato da non eletti e benestanti che disconoscono la realtà vera del bisogno del Popolo". Nella lettera del nucleo Olga della Federazione anarchica informale c'é anche un riferimento al ministro del'Interno Annamaria Cancellieri. "La signora ministro Cancellieri - è scritto - ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato. Quindi, attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutelare il Popolo, gli Operai e le Imprese". Ma l'opinione che si sta facendo strada tra gli investigatori e gli analisti d'intelligence che stanno valutando l'attendibilità del documento e' che le lettere contenenti minacce al premier Monti e Equitalia che sarebbero state inviate dalla Federazione Anarchica Informale ai quotidiani 'Gazzetta del Sud' e 'Calabria Ora' sarebbero un falso. Nelle lettere ci sarebbero infatti diversi elementi che avrebbero fatto sorgere dubbi. Stamani il presidente del Consiglio, durante la cerimonia di apertura del Forum P.A, ha ringraziato a nome del governo i dipendenti della Pubblica amministrazione che corrono rischi per la loro incolumità fisica". "Ringrazio i dipendenti della P.A. - ha detto Monti - che in questi giorni affrontano particolari criticità e persino rischi per la propria incolumità come la cronaca degli ultimi giorni ha purtroppo documentato, ribadendo loro, e avrò altre occasioni molto presto di farlo, che la vicinanza e il supporto del governo sono incondizionati e costanti".

lunedì 14 maggio 2012

IN ESCLISIVA ASSOLUTA LA LETTERA DI DEL PIERO AI TIFOSI JUVENTINI

DI PIU’, NIENTE Più di 8 scudetti. Più di una promozione dalla serie B Più di una Coppa Italia (e speriamo due) Più di 4 supercoppe italiane Più di una Champions League Più di una Supercoppa europea Più di una Coppa Intercontinentale Più del gol alla Fiorentina Più di un gol alla Del Piero Più del gol a Tokyo Più delle mie lacrime Più del gol a Bari Più di un gol al volo di tacco nel derby Più di un gol per l’Avvocato Più della linguaccia contro l’Inter Più dell’assist a David Più del gol numero 187 Più del gol alla Germania Più di Berlino Più del gol al Frosinone Più del titolo di capocannoniere in B Più del titolo di capocannoniere in A Più della standing ovation al Bernabeu Più di 704 partite con la stessa maglia Più di 289 gol Più di una punizione che vuol dire Scudetto Più del gol all’Atalanta Più di ogni record Più della maglia numero 10 con il nome Del Piero Più della fascia di capitano Più di tutto… C’è quello che mi avete regalato in questi 19 anni. Sono felice che abbiate sorriso, esultato, pianto, cantato, urlato per me e con me. Per me nessun colore avrà tinte più forti del bianco e nero. Avete realizzato il mio sogno. Più di ogni altra cosa, oggi riesco soltanto a dirvi: GRAZIE. Sempre al vostro fianco Alessandro

LA JUVE FESTAGGIA IL TITOLO DI CAMPIONE D'ITALIA

Una festa per centinaia di migliaia di persone. Forse 300mila, forse 400mila: difficile fare una stima precisa anche per le forze dell'ordine. In centinaia di migliaia hanno invaso il centro di Torino, sono scesi nelle strade e nelle piazze per celebrare lo scudetto della Juve e per accompagnare il pullman scoperto con a bordo i giocatori. Una folla oceanica, oltre ogni previsione, come oltre ogni previsione è stata la stagione dei bianconeri di Antonio Conte. Con persone arrivate da tutta Italia, in aereo, in auto, in treno, alberghi esauriti. Il pullman nero con lo scudetto e il numero 30 sulle fiancate, e le tre stelle ben visibili, parte attorno alle 19.30 dallo Juventus Stadium tra due ali di folla, direzione Porta Susa, punto di partenza del tour. Da lì una lenta avanzata lungo via Cernaia e via Pietro Micca, fino all'apoteosi di piazza Castello, dove i campioni sono stati accolti dai fuochi d'artificio. Tutto il centro colorato di bianconero e di bianco-rosso-verde, di scudetti, di stelle - sempre rigorosamente tre - e di numeri 30. Cori e applausi per tutti. Neanche a dirlo, i più gettonati sono Conte e Del Piero. Il capitano era stato già protagonista allo stadio, prima con il gol dell'addio, poi al momento della sostituzione-tributo regalatagli dall'allenatore - con standing ovation del pubblico, molti i tifosi in lacrime, e gli abbracci di compagni e avversari - e successivamente al momento di sollevare la coppa che la Lega Calcio consegna ai campioni d'Italia. La folla occupa ogni angolo dei portici, i semafori, le pensiline dei tram. Ovunque caroselli di auto e motorini, con bandiere e clacson spiegati. C'è chi da casa porta la scala a pioli per vedere dall'alto i vip di un calcio da sogno. Il bus scoperto non rispetta i tempi previsti poichè procede molto lentamente: l'entusiasmo per la Juve va oltre ogni limite. Si procede a fatica verso via Po e piazza Vittorio Veneto, poi verso corso Cairoli e il gran finale del parco del Valentino. UNA DOMENICA DI FESTA - La parata è stata il climax di una domenica intera di festa. Già due ore prima della partita tutta l'area intorno allo stadio era bollente di passione. Il pullman con a bordo i giocatori viene accolto all'esterno dello stadio da 5.000 persone, e mancano quasi due ore al fischio d'inizio della partita con l'Atalanta. Per raggiungere l'ingresso del sottopassaggio ci vuole un buon quarto d'ora. Nel prepartita, sui maxi schermi viene ripercorsa la storia degli scudetti, accompagnata dalla colonna sonora degli inni storici del club. A bordo campo seguono il riscaldamento fianco a fianco il presidente, Andrea Agnelli, e il presidente di Exor, John Elkann, insieme ai bambini. "È stato un anno straordinario, la Juve ha dimostrato di essere forte come squadra", afferma l'azionista di maggioranza. La partita è quasi una parentesi della festa, i bianconeri chiudono imbattuti la stagione, Del Piero solleva la coppa, parte la festa. Per una notte, Torino è tutta bianconera.

IN ESCLUSIVA LETTERA FAI

In anteprima assoluta la lettera con il quale la Fai un organizzazione anarchica ha rivendicato l'attentato ad Adinolfi di Ansaldo Nucleare

domenica 6 maggio 2012

POGBA ARRIVA A TORINO

«Pogba ha deciso: saluta Ferguson e dice sì alla Juventus». L'indiscrezione che dovrebbe mettere la parola fine alla lunga telenovela di mercato fra il club bianconero e il giovane centrocampista del Manchester United arriva dal tabloid inglese Daily Mail. Un lieto fine per Marotta e la Juventus, un'ottima notizia per Antonio Conte che dalla prossima stagione potrà contare sull'astro nascente del calcio europeo. Il diciannovenne francese sarà il primo rinforzo per la Champions League. Non il top player che i tifosi bianconeri attendono con ansia, ma un ottimo innesto in una rosa che deve esse rinforzata in tutti i reparti per gestire al meglio le numerose fatiche della prossima stagione. «Pogba ha scelto di rinunciare ad un contratto importante pur di trasferirsi in Italia», prosegue il tabloid. «La sua decisione è stata comunicata alla società inglese attraverso una lettera inviata dal suo agente, Mino Raiola, al chief executive dei Red Devils David Gill».

sabato 5 maggio 2012

DOMANI DERBY DI MILANO CON LA JUVE CHE TIFA INTER

Cagliari-Juventus domenica prossima si giocherà alle 20.45 anziché alle 15.00 sul campo di Trieste. Lo ha deciso la Lega Calcio garantendo così la contemporaneità con il derby Inter-Milan nella volata scudetto. Prima di prendere la decisione definitiva, il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta questa mattina verso le 9.30 ha telefonato all'amministratore delegato del Millan Adriano Galliani per verificare se il club rossonero avesse qualcosa in contrario alla modifica del programma. Galliani ha confermato il proprio benestare, già espresso martedì all'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta. HARAKIRI JUVE, MILAN A -1 RIAPRE CORSA SCUDETTO ROMA - Un errore di Buffon sfruttato da Bertolacci segna la terz'ultima di campionato. La Juventus pareggia con il Lecce in casa e perde due dei tre punti di vantaggio che aveva sul Milan che, anche senza strafare, supera l'Atalanta con un gol di Muntari e raddoppio finale di rOBINHO. Colpo di scena a pochi minuti dalla fine e ora la corsa scudetto ricomincia da capo con Juve e Milan che sono separate da un punto a 180' dalla fine. Ma la serata di campionato è caratterizzata anche dal successo dell'Udinese che rilancia le sue ambizioni Champions agganciando il fuggitivo Napoli mentre La Lazio pareggia e l'Inter perde chiamandosi sostanzialmente fuori. Nella corsa salvezza il Genoa guadagna due punti sul Lecce ma la battaglia rimane aperta. La Juventus fa harakiri in casa: il vantaggio iniziale di Marchisio viene vanificato dal gol di Bertolacci che rilancia il Milan e consente ai pugliesi di sperare ancora nella salvezza. Il Milan non si arrende, ottiene subito il vantaggio sull'Atalanta con Muntari poi comanda le operazioni e l'Atalanta non riesce e riequilibrare la partita. I rossoneri raddoppiano alla fine e guadagnano inopinatamente due punti sulla capolista. A Firenze avviene un episodio incredibile: Delio Rossi aggredisce Ljajc che lo applaude dopo la sostituzione. Un evento inusitato che produrrà conseguenze ma è lo specchio della crisi viola. La Fiorentina in svantaggio di due reti riesce comunque a pareggiare e il Novara non può evitare che la matematica certifichi la sua retrocessione. In chiave Champions harakiri dell'Inter che dopo essere andata in vantaggio viene rimontata e battuta sonoramente 3-1 dal Parma con il solito Giovinco in grande spolvero. Per Stramaccioni addio Champions visto il Napoli è a +3 e viene raggiunta dall'Udinese che vince in casa del retrocesso Cesena con un gol all'inizio di Fabbrini. Il Genoa sul neutro di Brescia conquista tre punti preziosi in chiave salvezza battendo 2-1 in Cagliari che era passato in vantaggio. Ma il Lecce con il punto prezioso e insperato di Torino continua la sua corsa sperando che non sia troppo tardi. Il Bologna continua a stupire: con un gol di Ramirez conquista tre punti preziosi in casa del Catania.

NEL COSENTINO E' STATA ARRESTATA LA MADRE E MOGLIE DEI DUE MORTI

E' stata arrestata dai carabinieri Domenica Ruggiano, la donna di 54 anni che ha confessato di avere ucciso a Villapiana (Cosenza) il marito Vincenzo Genovese, di 67, e la figlia Rosa, di 26. L'arresto e' stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura. Il fatto di sangue e' avvenuto il 27 aprile. La donna aveva ammesso di essere stata lei ad assassinare marito e figlia, aggiungendo di avere tentato il suicidio.(

OGGI GIORNATA STORICA IN GIAPPONE:PER LA PRIMA VOLTA DOPO 42 ANNI TUTTI I REATTORI NUCLEARI SPENTI

Da questa sera, per la prima volta in 42 anni, il Giappone non avrà più - almeno nell'immediato futuro - energia elettrica generata dall'atomo in scia alla grave crisi della centrale di Fukushima. La Hokkaido Electric Power, utility dell'isola a nord di Hokkaido, disattiverà l'unità n.3 della struttura di Tomari, l'ultima attiva sulle 54 disseminata nell'arcipelago, con la procedura che partirà dalle 17:00 locali (le 10:00 in Italia) per concludersi col blocco totale previsto alle 23:00. Lo stop dei reattori, obbligatorio ogni 13 mesi in Giappone per poter effettuare i controlli ordinari, si e' da oltre un anno intrecciato alla crisi di Fukushima: dopo il devastante sisma/tsunami dell'11 marzo 2011, la peggiore emergenza dopo Cernobyl ha rilanciato forti dubbi sulla sicurezza degli impianti che, al contrario, era in precedenza considerata una certezza. La perdita di radiazioni e le evacuazioni di massa hanno moltiplicato le paure nell'opinione pubblica sulle centrali al punto che, al netto dei reattori danneggiati (come la centrale di Fukushima Dai-ichi), tutte le unita' fermate per le verifiche di routine non sono piu' ripartite in scia alle forti resistenze registrate tra le comunita' locali. Il processo amministrativo di riavvio, dopo il via libera dell'authority sulla sicurezza nucleare, prevede che ci sia il consenso espresso dagli enti locali (comuni e prefetture) che ospitano gli impianti. Finora, da questi ultimi non e' maturata alcuna approvazione neanche in quelle zone a forte vocazione come la prefettura di Fukui, il 'cuore atomico' del Giappone con 14 reattori su una superficie simile a quella della citta' di Roma, che ne fanno l'area piu' nuclearizzata al mondo. La Hokkaido Electric Power (Hepco) ha iniziato la procedura di arresto del reattore n.3 della centrale di Tomari, l'ultimo a essere ancora operativo in Giappone sui 54 totali, che dovrebbe concludersi in tarda serata alle ore 23.00 locali (le 18.00 in Italia). Lo stop annunciato dall'utility dell'isola di Hokkaido, la più a nord dell'arcipelago, è per la manutenzione ordinaria obbligatoria ogni 13 mesi, ma che ha valore straordinario questa volta a poco più di un anno dalla crisi di Fukushima. Decine di migliaia di persone stanno manifestando in tutto il Giappone perché si arrivi "subito a un addio addio definitivo" all'energia nucleare, nel giorno in cui l'ultimo reattore ancora attivo, il n.3 della centrale di Tomari, sarà fermato per i controlli di manutenzione ordinaria. A Tokyo un lungo corteo ha attraversato le parti centrali della città, lambendo sedi dei ministeri e il quartier generale della Tepco (il gestore della centrale di Fukushima), tra slogan quali "Sayonara genpatsu" ("addio alle centrali nucleari!") e "Mai più Fukushima", e canti come "We Shall Overcome", inno degli anni '60 dell'African-American Civil Rights Movement, diventato simbolo dei diritti civili a livello mondiale.

CINQUE CARABINIERI MORTI IN INCIDENTE STRADALE

Cinque morti e diciotto feriti: e' il bilancio di un grave incidente sull'A13 all'altezza di Padova, dove un pullman, forse per un colpo di sonno dell'autista o per un guasto, e' uscito di strada, finendo in una scarpata. Nel pullman c'erano 23 passeggeri più l'autista (ma pare che uno dei passeggeri poi non sia partito). Il bus proveniva dal Lazio: a bordo c'erano infatti ex carabinieri iscritti all'associazione nazionale di Aprilia, vicino a Roma, e i loro familiari. Stavano recandosi a Jesolo per partecipare al XII raduno nazionale dell'Arma. L'incidente è avvenuto poco dopo le 8. Poco prima delle 12 è stato riaperto sull'A13 Bologna-Padova, all'altezza del km 109, il tratto tra l'allacciamento con la Diramazione Padova Sud e Padova Zona Industriale in direzione Nord, chiuso a seguito dell' incidente. Sono tre le ipotesi formulate dalla Polstrada: un guasto tecnico, un colpo di sonno dell'autista o un malore. "Quest'ultima, al momento, è la meno accreditata" ha sottolineato all'ANSA il comandante della Polizia Stradale di Padova, Carmine Tabarro. L'incidente è avvenuto dopo circa nove chilometri dall'immissione nello svincolo che dalla A13 porta alla A4, un centinaio di metri prima di una curva e del ponte di San Nicolò. Il pullman si è infilato in un varco tra due guardrail in acciaio e ha finito la propria corsa adagiato sul fianco destro dopo essere scivolato giù per una cinquantina di metri, vicino allo scolo che separa la recinzione di un'abitazione privata. Cinque feriti sono ricoverati in gravi condizioni all'ospedale di Padova. Tutti gli altri, ex militari e familiari, sono stati portati anch'essi con le ambulanze nel nosocomio della città euganea. Il tratto della A13 è stato chiuso per circa due ore per consentire ai mezzi della Polstrada, dei Vigili del Fuoco e alle ambulanze di muoversi liberamente. Il pullman, secondo quanto riferito da Tabarro, era partito nella notte da Aprilia (Latina) e aveva fatto una tappa circa un'ora prima in un'area di servizio del bolognese. A chiamare i soccorsi sarebbero stati alcuni passeggeri, gli unici testimoni di quanto è accaduto. Sembrerebbe infatti che al momento dell'incidente non ci fosse alcun veicolo in transito su quel tratto di autostrada.