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martedì 25 dicembre 2012

Auguri a tutti!

AUGURI A TUTTI I NOSTRI LETTORI DA NEWSONEPLUS E IN PARTICOLAR MODO DA PARTE MIA ANTONIO98!!
UN GRAZIE SPECIALE A TUTTI VOI E BUON PROSEGUIMENTO!!

giovedì 20 dicembre 2012

Rosarno-Inaugurata la scuola media Nicholas Green

Rosarno- Pochi minuti fa se è concluso il solito rituale del taglio del nastro, e bene si a Rosarno cittadina della piana di Gioia Tauro, questa mattina e' stata inaugura la scuola Media Statale "Nicholas Green" che ha partire dal 7 gennaio giorno del ritorno in classe andrà ad ospitare gli alunni del Primo Circolo Enzo Malvasi finché i lavori di restrutturazone di quest' ultima non saranno conclusi .
Il nastro e' stato tagliato dal sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi e il prefetto di Reggio Calabria Piscitelli.
Molta gente ha partecipato all evento uno dei primi di una lunga serie, infatti tra due settimane sarà inaugurata la statua della Madonnina.
Adesso in corso un piccolo rinfresco per tutti i partecipanti.
FORNIREMO MAGGIORI DETTAGLI NEI PROSSIMI ARTICOLI.

martedì 11 dicembre 2012

ILVA, DA OGGI 1400 OPERAI SENZA LAVORO

BENZINAI IN SCIOPERO, DA OGGI FINO A VENERDI'

Fumata nera al tavolo benzina convocato al ministero dello Sviluppo economico per scongiurare lo sciopero. I gestori hanno deciso di confermare l'agitazione, che è partita alle 19 di oggi e durerà fino alle 7 del 14 dicembre sulla rete ordinaria.
Nel corso dello sciopero sono stati individuati, tra gli oltre 450 distributori presenti nelle autostrade, quelli che garantiranno comunque il rifornimento. L'apertura delle stazioni di servizio verrà assicurata in misura non inferiore a un impianto ogni 100 km. Lo fa sapere Viabilità Italia, il Centro di coordinamento della circolazione del Viminale, che monitorerà "le condizioni della circolazione e gli eventuali riflessi che lo sciopero dovesse arrecare alla mobilità nazionale".
Benché ritengano "valide e importanti" le ragioni dello sciopero indetto a livello nazionale, le organizzazioni dei benzinai Faib-Confesercenti Valle d'Aosta e Figisc/Anisa-Confcommercio Valle d'Aosta "non invitano i propri associati ad aderire allo sciopero, lasciando loro l'autonoma decisione individuale". Tale scelta è motivata dalla "difficilissima congiuntura economica in cui versano i consumi in generale e quelli di carburanti in modo particolare".
GESTORI, GOVERNO E PETROLIERI RESPONSABILI DISAGI - La colpa dei disagi e delle code provocate dallo sciopero della benzina è di governo, petrolieri e banchieri. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono le organizzazioni di categoria dei gestori, la Faib Confersercenti, la Fegica Cisl e la Figisc/Anisa Confcommercio.
"File e disagi ai distributori di carburanti ovunque in Italia - affermano le tre sigle - Una situazione davvero odiosa sia per quanti debbono fare rifornimento, sia per coloro che in quegli impianti ci lavorano. I responsabili di tutto questo, deve essere chiaro, sono assolutamente individuabili. Da una parte le grandi e potenti lobby dei petrolieri e delle banche che si rifiutano ostinatamente di ottemperare agli obblighi di legge; dall'altra un Governo che ha alzato le mani di fronte a tali palesi violazioni, senza avere la forza di far rispettare né gli impegni sottoscritti in sede ministeriale, né le norme che il Governo stesso ha partorito, come il decreto Cresci Italia".
"In questo contesto -prosegue la nota congiunta- Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio si rivolgono alla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi perché voglia verificare, come ha preannunciato, le gravissime responsabilità oggettive che compagnie petrolifere e banche hanno nell'aggravamento della vertenza che ha portato allo sciopero e, quindi, in ultima analisi, ai disagi che la collettività e gli automobilisti stanno subendo già prima che la chiusura degli impianti abbia inizio. Infine, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio annunciano di avere chiesto al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, di ricevere una delegazione di quanti manifesteranno domani, 12 dicembre, primo giorno di sciopero, in Piazza Montecitorio, allo scopo di informare il Parlamento delle violazioni delle norme che il Parlamento stesso ha approvato".

giovedì 6 dicembre 2012

APPLE: COOK ANNUNCIA CHE DAL 2013 RITORNERA' A PRODURRE IN USA

PDL IN TRINCEA: NON VOTA LA FIDUCIA AL GOVERNO

All'indomani dell'annuncio di Silvio Berlusconi dell'intenzione di tornare in campo, il Popolo della libertà sale sulle barricate in Parlamento. E non partecipa al voto di fiducia sul decreto Sviluppo in Senato, pur garantendo il numero legale, collocandosi così su una posizione di 'astensione' rispetto al governo Monti. Il decreto passa ugualmente ma sull'esecutivo soffiano venti di crisi. Verificherò "se c'è ancora la maggioranza", dice il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani, che alle 14 incontrerà i capigruppo del partito di Camera e Senato e alle 19 il leader Udc Pier Ferdinando Casini. Intanto, Berlusconi torna a riunire i vertici del Pdl a Palazzo Grazioli.
"Il Pdl non parteciperà al voto pur garantendo il numero legale", annuncia in mattinata il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri intervenendo in Aula in vista del voto di fiducia al dl Sviluppo. La scelta vuol esprimere, spiega Gasparri, il "passaggio a una posizione di astensione del nostro gruppo nei confronti del governo". Il Pdl starebbe valutando di astenersi anche sul voto di fiducia, oggi pomeriggio alla Camera, sul decreto legge sui costi della politica nelle regioni: è quanto si apprende da fonti parlamentari a Montecitorio. I 206 deputati del partito di Berlusconi ed Alfano starebbero ricevendo indicazioni in tal senso.
Poco dopo l'annuncio di Gasparri al Senato il premier Mario Monti è arrivato nell'Aula di Palazzo Madama e ha votato sì alla fiducia al decreto sullo sviluppo. Il presidente del Consiglio si è poi intrattenuto qualche minuto a parlare con Gasparri. Ma il Pdl non è tornato sulle sue decisioni e ha fatto mancare il suo voto al governo. Il decreto Sviluppo è così passato con 167 votanti. Di questi hanno detto sì in 127, 'no' in 17, 23 sono stati gli astenuti. La maggioranza era di 84. Gran parte dei senatori del Pdl ha deciso di non votare.
SCHIFANI, FATTO NON INDIFFERENTE, INFORMERO' COLLE -"E' un fatto non indifferente, informerò il presidente della Repubblica". Lo dice il presidente del Senato, Renato Schifani, nel chiudere i lavori dell' Aula fino a martedì prossimo, assicurando che per parte sua "non si sottrarrà sul da farsi" e informerà i senatori.
"La presidenza non può che auspicare punti di intesa che favoriscano la fine della legislatura con la massima condivisione", aggiunge.
NEVE IN CALABRIA, TEMPERATURE GIU'

OLANDA COLLISIONE IN MARE, MORTI E DISPERSI

 E' di quattro morti e sette dispersi il bilancio aggiornato del naufragio del cargo Baltic Ace nel Mare del Nord al largo di Rotterdam dopo una collisione con la portacontainer Corvus J. Lo ha detto un portavoce della Guardia costiera olandese. ''Posso confermare che abbiamo ritrovato quattro vittime. Altre sette persone sono ancora disperse'' ha dichiarato Marcel Oldenburger. Tredici componenti dell'equipaggio del Baltic Ace, che e' colato a picco quasi immediatamente, sono stati recuperati vivi dalla Guardia costiera. Quattro dei superstiti sono stati trasportati in ospedale a Rotterdam, sette sono stati trasportati in elicottero in un ospedale belga e due sono stati assistiti a bordo della nave che li ha salvati. Tutti, ha aggiunto Oldenburger, sono in stato di ipotermia.

mercoledì 5 dicembre 2012

JUVENTUS TRAVOLGE LO SHAKTHAR E VOLA AGLI OTTAVI DI FINALE

Poteva bastare un pareggio alla Juventus per passare il turno e ritornare agli ottavi di finale.Bastava il più classico dei biscotti, quei pareggi che accontentano entrambe le squadre e finiscono per stare bene ad entrambe le squadre. La squadra di Conte però a Donetsk, in uno dei campi più difficili d’Europa, non si è accontentata ed ha vinto con merito con la solita tutta cuore e temperamento. I bianconeri hanno sofferto quando c’era da soffrire, hanno reagito ad un torto arbitrale nel primo tempo dimostrandosi più forti anche della sfortuna ed alla fine hanno ottenuto tre punti meritati che valgono il primato nel girone e l’imbattibilità nel girone E (3 vittorie e 3 pareggi). C’erano dei dubbi alla vigilia sulla squadra di Conte a livello europeo ma in sei giornate Madama li ha spazzati via, dimostrando che con il carattere, la grinta ed il cuore si può fare strada anche nella Coppa delle grandi orecchie. E tornare a vincere dopo tre anni di digiuno in trasferta proprio nella serata più importante.

TORNA CHIELLINI IN DIFESA, POGBA PER MARCHISIO - Mircea Lucescu, per questa ultima partita prima della lunga pausa invernale, propone la formazione tipo con il consolidato schema 4-2-3-1: unica faccia nuova rispetto alle ultime partite è al centro dell'attacco dove non c'è lo squalificato Luiz Adriano ma il croato-brasiliano Eduardo. Alle sue spalle agiscono come di consueto Teixeira, Mkhitaryan e Willian. Antonio Conte, che per l'ultima partita è confinato in tribuna a causa della squalifica che si esaurirà proprio sabato, per questa partita fondamentale si affida al 3-5-2. In difesa rientra Chiellini a comporre il terzetto formidabile con Bonucci e Barzagli a centrocampo al posto dello squalificato Marchisio c'è il francese Pogba mentre in attacco accanto all'inamovibile Vucinic c'è Giovinco, reduce dal gol nel derby contro il Toro. In panchina a sorpresa non ci sono De Ceglie e Isla che si accomodano in tribuna.

RESTYLING IN CORSO.....

SCUSATECI PER EVENTUALI DISAGGI NELLA VISUALIZZAZIONE DEL SITO.

STIAMO FACENDO UN RESTYLING DEL SITO.

SAREMO PRESTO DISPONIBILI A PIENO REGIME

E' STATO NECESSARIO APPORTARE DELLE MODIFICHE PER FAR FRONTE ALLE INNUMEREVOLI VISUALIZZAZIONI.

A 10 MESI DI ATTIVITA' NEWSONEPLUS FA IL SUO PRIMO RESTYLING!

Grazie e a presto!!

Antonio98

lunedì 3 dicembre 2012

USA, NUOVA MODA DI DARE NOMI, ALCUNI BIMBI SI CHIAMANO:APPLE,MAC,SIRI

I marchi Apple offrono spunto a tanti papa’ e mamme americane, al momento di scegliere i nomi per i loro figli. Il sito della Cnn racconta che nomi come Mac e Siri sono tra i piu’ gettonati nei neonati degli ultimi mesi. Nello stesso pezzo si ricorda come di recente, in Egitto, una coppia ha chiamato il loro figlio Facebook, in onore del social network cosi’ importante nella diffusione della rivoluzione contro Mubarak. Insomma, negli States pare che si stia facendo una sorta di ‘’generazione Apple’’, bimbi che non solo sono circondati da prodotti con sopra la Mela morsicata, ma che tutta la vita saranno associati al brand fondato da di Steve Jobs. Lo stesso nome ‘Apple’, si pensi alla celebre figlia di Gwyneth Patrol e a Chris Martin, e’ balzata in alto nelle classifiche dei nomi piu’ usati, facendo un salto di 585 posti nella lista dei nati del 2012. Come ironizza l’autore dell’articolo, Dean Obeidallah, ex avvocato e oggi comico tv, la famiglia che ha scelto di chiamare i suoi figli Siri e Apple, forse merita uno sconto a vita nei prodotti Mac. Giorni fa fece scalpore la scelta di una coppia americana di chiamare il proprio figlio, Hashtag, cioe’ la parola chiave su Twitter. Ovviamente, manco a dirlo, l’annuncio e’ stato dato su Facebook: "Hashtag Jameson è nata alle 22.00 la scorsa notte - ha ‘postato’ tre giorni fa su la fantasiosa mamma sotto la foto della neonata - pesa quasi quattro chili e le voglio un bene da morire". Come era da prevedere la foto impazza in rete, scatenando anche le ire di alcuni utenti che hanno giudicato la trovata di cattivo gusto. Altri invece si sono chiesti se 'Hashtag' sia davvero il nome della bimba, oppure se non si tratti della solita bufala della rete. Altri ancora hanno commentato sarcasticamente, dicendo che forse sarebbe stato più appropriato dare l'annuncio con un Tweet. Ma non e’ sola: l’anno scorso, una coppia israeliana ha chiamato la propria piccola 'Like' (Mi piace) come il pollice in su che compare sempre su Facebook quando si vuole esprimere apprezzamento per qualcosa. Chissa’ che in futuro qualche bambino non si chiamera’ Retweet, Spam o Playstation.

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APPLE REGINA DEL MERCATO DEGLI SMARTPHONE

Apple riprende il controllo del mercato americano degli smartphone. Secondo i dati della societa' di ricerca Kantar Worldpanel riportati dal Financial Times, nelle 12 settimane che si sono chiuse il 28 ottobre ha conquistato il 48,1% del mercato Usa, raddoppiando la propria quota rispetto al 2011. Google e' seconda con il 46,7% a fronte del 63,3% dello stesso periodo 2011. Kantar stima che la quota di Apple e' destinata a salire ancora nel periodo natalizio, con la corsa all'iPhone 5.

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CON BERRETTO Cc SU FACEBOOK, DENUNCIATO

Si era fatto ritrarre a mezzobusto indossando un berretto dei carabinieri e aveva postato poi la foto su Facebook. Un giovane, T.E., di 28 anni, di Simeri Crichi, e' stato denunciato dai carabinieri, quelli veri, per usurpazione di titoli e onori e ricettazione.

I militari, dopo avere effettuato una serie di indagini, hanno identificato il protagonista della vicenda. Il berretto e' stato consegnato e posto sotto sequestro.

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SPEAD SCENDE A QUOTA 300. MAI COSI' BASSO DA MARZO

Lo spread tra Btp e Bund risale a quota 300 punti base (301) con il rendimento del Btp a 10 anni in rialzo al 4,42%.
Borse europee positive in vista dell'avvio degli scambi a Wall Street, con i future in rialzo ed in attesa di una serie di dati macroeconomici Usa. Milano (+1,33%) è prima, con l'indice Ftse Mib che abbatte una importante soglia psicologica a quota 16.019 punti. Seguono Parigi (+0,92%), Madrid (+0,85%), Francoforte (+0,63%) e Londra (+0,37%). Bene National Bank of Greece (+8,33%) dopo l'offerta di Atene di riacquistare titoli di stato per 10 miliardi di euro, sopra le stime degli analisti.
MONTI: "MIO OBIETTIVO E' 287, META' DI QUANDO ABBIAMO INIZIATO" - E' una "giornata positiva, siamo scesi sotto quota 300". Ma "desidero confessare che per me c'é un livello spread a 287 punti base che rappresenta un obiettivo e che spero sia toccato": il livello che rappresenta la "metà di quella quota 574 con cui abbiamo iniziato il nostro percorso. Siamo ancora a un livello che non è accettabile e fisiologico - ha ricordato Monti - ma fa piacere la linea decrescente. Sul calo su - ha proseguito - influisce l'accordo sulla Grecia che penso abbia contribuito alla discesa. Come "un tiro alla fune" ogni volta che "c'é incertezza diffusa sulla tenuta dell'area euro, e la Grecia l'aveva creata, prevale la forza ascendente dei nostri spread. Ora ne abbiamo anche noi benefici".
 EUROGRUPPO SULLA CRISI MERKEL PROMUOVE ATENE - Si apre una nuova settimana cruciale per il destino della Grecia, ma il clima si rasserena con le dichiarazioni di Angela Merkel, che per la prima volta non esclude una cancellazione del debito di Atene. L'attesa è per l'Eurogruppo, che deve valutare l'operazione di buyback e, dunque, capire se dopo l'accordo politico della settimana scorsa ci sono anche le condizioni tecniche per l'erogazione degli aiuti. Ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell'eurozona arriveranno poi giovedì dalla Bce, da cui il mercato non si aspetta comunque novità sui tassi.
"L'attuale programma di aiuti alla Grecia - ha osservato la cancelliera tedesca in un'intervista a diversi organi di stampa, commentando le ipotesi di 'haircut' - va fino al 2014, per il raggiungimento di determinati obiettivi di bilancio abbiamo concesso al Paese due anni in più di tempo, fino al 2016. Se un giorno la Grecia riuscirà a farcela con le proprie entrate, senza contrarre nuovi debiti, allora dovremmo esaminare e valutare la situazione. Ciò non accadrà prima del 2014-15, se tutto andrà come previsto". Una cancellazione del debito, insomma, non viene più vista come il fumo negli occhi, ma il percorso è molto lungo: e passa, intanto, dall'Eurogruppo. Punto centrale della riunione dei ministri economici della zona euro è infatti il 'buyback' o riacquisto del debito da parte di Atene.
Il programma, che la Grecia deve lanciare entro lunedì, è una delle richieste del Fmi, che ha bisogno di verificarne l'efficacia prima di chiedere al suo board di dare il via libera agli aiuti (circa 32 miliardi di euro a cui lo scorso Eurogruppo ha dato un primo via libera 'politico'). Ma sull'operazione di riacquisto pesano i dubbi di banche e analisti: difficile portarla in porto senza soldi 'freschi' e le banche greche sono scettiche avendo già subito perdite a marzo. Inoltre se l'operazione non raggiungerà l'entità immaginata dall'Eurogruppo (circa 40 miliardi di euro) potrebbe saltare tutto l'accordo sugli aiuti gettando nel panico il governo di Samaras che si aspetta nuovo ossigeno entro dicembre. Il commissario agli affari economici Olli Rehn si è detto fiducioso che l'operazione funzionerà, ma fonti europee non escludono un nuovo fallimento che rimetterebbe tutto in discussione perché "non c'é un piano B".
Il tema Grecia non sarà comunque l'unico terreno su cui si confronterà l'Europa. Già martedì l'Ecofin avrà sul tavolo la patata bollente dei budget 2012 e 2013, mentre altro tema di duro confronto sarà la supervisione bancaria unica della Bce, primo mattone dell'Unione bancaria ed elemento indispensabile per l'avvio delle ricapitalizzazioni dirette delle banche da parte del fondo salvastati Esm. Sullo sfondo, c'é la riunione del Consiglio direttivo della Bce, che secondo la maggioranza degli analisti dovrebbe lasciare i tassi invariati, malgrado il taglio previsto delle previsioni di crescita dell'eurozona.

MIKE TYSON RIVELA:"TROVAI BRAD PITT A LETTO CON MIA MOGLIE"

Quando si dice le relazioni pericolose. Alla fine degli anni '80, la star di Hollywood Brad Pitt venne sorpreso da un marito nel letto di sua moglie: la moglie infedele era l'attrice Robin Givens, mentre il marito tradito era l'allora campione del mondo dei pesi massimi Mike Tyson che, fortunatamente per Brad Pitt, nonostante fosse ''furioso'', non reagi' in modo violento.
''Ero furioso'', ha rivelato lo stesso Iron Mike in un'intervista tv, aggiungendo pero' con un sorriso: ''avresti dovuto vedere la sua faccia quando mi ha visto''. In quel periodo l'ormai ex campione stava divorziando da Robin, ma, ha raccontato, ''ogni giorno prima di andare nello studio del mio avvocato a dire: 'e' una porca, mi deruba', passavo da casa sua per fare sesso con lei. Quel giorno qualcuno mi aveva battuto sul tempo. Brad era arrivato prima di me''.
Il matrimonio tra Mike Tyson e' naufragato in appena tre mesi, nel 1988. A chiedere il divorzio fu lei, sostenendo che il marito la picchiava. A quei tempi, Brad Pitt non era ancora una grande star, ma a volte veniva invitato in show televisivi, dove probabilmente ha incontrato la Givens. Molta acqua e' da allora passata sotto i ponti e Tyson non e' piu' ''furioso'', anzi: ''Spero che Brad non pensi che ce l'ho con lui'', ha affermato. 
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FACEBOOK PUNTA ALL'ACQUISTO DI WHATSAPP

Facebook sarebbe interessata in modo serio all'acquisto di WhatsApp, il popolare software di messaggistica istantanea per smartphone. E' quanto riporta il sito specializzato TechCrunch, citando fonti vicine alla trattativa, che non sarebbe però ancora arrivata alla definizione del prezzo di acquisto e degli altri dettagli importanti per la chiusura dell'operazione.

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sabato 1 dicembre 2012

CONGO: AEREO SBAGLIA ATTERRAGIO, ALMENO 30 MORTI


E' salito ad almeno 30 vittime il bilancio dell'incidente aereo avvenuto a Brazzaville, in Congo, dove un aereo cargo e' uscito di pista durante l'atterraggio, finendo su alcune abitazioni di un quartiere accanto all'aeroporto prima di prendere fuoco. Secondo gli ultimi aggiornamenti i morti sono almeno una trentina.
Nell'incidente - in cui ha perso la vita anche l'equipaggio dei velivolo - ci sarebbero anche oltre 20 feriti
Secondo prime testimonianze l'incidente sembra essere legato al violento nubifragio che si è abbattuto sulla regione: il velivolo non sarebbe riuscito a frenare, uscendo di pista e travolgendo una quindicina di abitazioni, tra cui un bar, prima di schiantarsi in un burrone e prendere fuoco.



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IL DIRETTORE DEL GIORNALE, SALLUSTI E' STATO ARRESTATO

Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti è stato  prelevato dalla polizia tra gli applausi dei colleghi. Dovrebbe essere portato a casa sua. Due funzionari della Polizia di Stato hanno notificato al direttore il provvedimento di arresti domiciliari. "La prossima riunione la farò da evaso". Lo ha detto Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, ai colleghi della stampa intorno a lui, mentre lo stavano prelevando. Sallusti ha dichiarato che se lo porteranno ai domiciliari tornerà "a fare il giornale, da evaso".
LA PROPOSTA DI 'SCAMBIO' - Il direttore del 'Giornale' Alessandro Sallusti aveva proposto uno "scambio" alle forze dell'ordine che devono eseguire l'ordine di carcerazione. Su Twitter ha postato: "Voi non violate la sede de Il Giornale, io mi consegno a San Vittore e poi fate quel che volete". Daniela Santanché è giunta nella sede del Giornale, in via Negri, a Milano.
"Mi costituisco io perché non voglio che venga violato il giornale. Non 'Il Giornale', ma un quotidiano", ha aggiunto motivando la sua decisione come "una provocazione politica".

Sallusti ha passato la notte al giornale. ''Se vogliono mi arrestano qui. Grazie a tutti", ha tweettato poco dopo mezzanotte il direttore condannato definitivamente a 14 mesi di carcere per diffamazione e nei cui confronti ieri il giudice della sorveglianza di Milano ha disposto la detenzione domiciliare. Sallusti, che non ha ancora ricevuto la notifica del provvedimento del giudice, ha dunque intenzione di passare la notte nella redazione di via Negri a Milano, dove è stato raggiunto dalla sua compagna e parlamentare del Pdl, Daniela Santanché. Ieri mattina in conferenza stampa il giornalista ha ribadito di rifiutare la detenzione domiciliare e voler andare in carcere.

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giovedì 29 novembre 2012

RENZI-BERSANI, 22% DI SHARE

Oltre 6,5 milioni di spettatori ieri sera in tv per il confronto finale tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. A seguire su Rai1 in prima serata il dibattito clou per le primarie del centro sinistra in vista del ballottaggio di domenica 2 dicembre condotto da Monica Maggioni c’erano 6 milioni 584 mila spettatori con uno share 22.85% 
Archiviato l’unico confronto diretto pubblico televisivo previsto, le ultime settandue ore di campagna elettorale da oggi a sabato, è tutta un rincorrersi fra i duellaanti fra trasmissioni radio telelevisive, chat sul web con gli internauti, comizi a rotta di collo al Sud, al Nord, al centro dell’Italia.  
 
Le chiusure delle rispettive campagne elettorali, per quanto il programma di entrambi i candidati è considerato ancora aperto e non definitivo, sono previste sabato per Bersani ancora al Nord (la campagna del primo turno l’aveva chiusa sabato corso a Genova) nel pomeriggio a Torino. E per Renzi ancora a Firenze: l’idea è una ’festa open’ alla Fortezza da Basso. Domenica poi il voto, come al primo turno, per il Segretario a Piacenza e per Renzi a Firenze. Con Bersani - almeno ad oggi - ancora indeciso se spostarsi poi a Roma per lo scrutinio e Renzi,invece, già sicuro di restare a Firenze, “per festeggiare di nuovo- dicono i suoi- comunque andrà a finire”.  
Da qui a domenica, invece, tanta voce nei microfoni di radio, tv e computer. Rincorrendosi a vicenda e, talvolta sfiorandosi, come accadrà a Napoli e Lombardia. La giornata di oggi vedrà Renzi alle 11 sul web in chat a Repubblica tv, in radio ospite a ’Radio-Radio’ e stasera in tv, ospite d’onore di Michele Santoro a ’Servizio Pubblico’ su La7. Bersani invece incontra all’ora di pranzo al Pd i lavoratori delle acciaierie di Piombino in crisi, alle 16 va in Rai a via Teulada a registrare la puntata serale di ’Porta a Porta’, ospite di Bruno Vespa su Raiuno. Da lì parte direttamente per Napoli dove Nichi Vendola lo aspetta per un pubbblico endorsment in suo favore al teatro Politeama.  
 
Domani, invece, a Napoli arriva Renzi che dedicherà la penultima giornata di campagna elettorale a cercare di recuperare un po’ al Sud, dove al primo turno gli è andata meno bene che nel resto del Paese. Oltre alla città del Vesuvio calcherà la Sicilia dell Etna, per comiziare a Palermo. Nella Toscana del Sindaco fiorentino, invece, dovrebbe arrivare Bersani: alle 16 a Siena, alle 18 a Empoli, alle 21 a Livorno. Sabato, giornata di chiusura della campagna per le primarie 2012 per la premiership del centrosinistra, sia Bersani che Renzi sono attesi in Lombardia. Il sindaco, in particolare a Sesto san Giovanni e Milano. Mentre Bersani si sposterà poi in Piemonte a Novara, prima di chiudere la campagna a Torino alle 17 in piazza Castello. Renzi, invece, ritorna a casa in Toscana, per gli ultimi incontri pubblici del pomeriggio con gli elettori, a Pontedera. Per poi raggiungere Firenze per il gran finale con festa alla Fortezza da basso. 

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STANGATA SU GOOGLE: DEVE PAGARE 96 MILIONI ALL'ITALIA

La Guardia di Finanza ha avviato una verifica fiscale "extraprogramma" nei confronti di Google Italia "finalizzata al riscontro del corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia". E' quanto afferma il Tesoro in risposta a un interrogazione del Pd, sottolineando che le verifiche riguardano Iva e redditi non dichiarati.
Risultano "elementi positivi di reddito non dichiarati per un importo di oltre 240 milioni di euro" da parte di Google Italia, nonché una Iva "relativa e dovuta per un importo pari ad oltre 96 milioni di euro": è quanto afferma la risposta del Ministero dell'Economia ad una interrogazione del deputato del Pd Stefano Graziano, citando gli accertamenti svolti dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Milano.
La questione non riguarda solo Google, ma i gruppi multinazionali operanti nel settore dell'elettronica e dell'e-commerce. E di questo si sta occupando l'Agenzia per le entrate e lo stesso governo in sede internazionale. Il problema, nel caso di Google, è che la società italiana ha dichiarato solo le provvigioni percepite a fronte delle prestazioni rese prima alla Google inc. e poi la Google Ireland. E non invece l'intero volume commerciale sviluppato.
La verifica disposta dalla procura di Milano ha infatti accertato, afferma il Ministero, che il fisco è stato "eluso" in base ad un contratto di servizio tra la società italiana e quelle estere "artatamente posto in essere con la sola finalità di simulare l'esercizio da parte di Google Italy Srl di una mera attività ausiliaria e preparatoria che non ha tuttavia trovato alcun riscontro negli elementi di fatto acquisiti". Per Stefano Graziano, se da una parte la risposta del governo "conferma la fondatezza dei nostri interrogativi su questa vicenda", dall'altra non è soddisfacente sotto il profilo delle "iniziative che il governo deve prendere". "Il momento di crisi economica così profonda - sottolinea il deputato del Pd autore dell'interrogazione - impone più forza e determinazione. Diversamente si rischia che aziende italiane siano nettamente svantaggiate rispetto a chi ha sede in paesi nei quali la fiscalità offre maggiori vantaggi. E' una questione di giustizia sociale che non può essere trascurata".
GOOGLE: RISPETTIAMO NORME FISCO IN TUTTI I PAESI - "Google rispetta le leggi fiscali in tutti i Paesi in cui opera e siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana". E' quanto afferma un portavoce di Google. "Continueremo a collaborare con le autorità locali - afferma il portavoce della società - per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi".

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IN USA VINCITA RECORD PER LA LOTTERIA, 550 MILIONI DI DOLLARI

Due fortunati cittadini americani hanno vinto la lotteria aggiudicandosi ben 550 milioni di dollari. Lo hanno annunciato gli organizzatori del Powerball, il superenalotto americano, sul sito ufficiale. Secondo diversi media americani i biglietti vincenti sono stati venduti in Arizona e Missouri. Il premio da 550 milioni di dollari è il secondo più alto nella storia del Powerball, che si gioca in 43 stati più il District of Columbia e le Virgin Islands.
Il record precedente del superenalotto americano era stato stabilito a marzo con un jackpot da 656 milioni di dollari. Oltre ai due super vincitori in Arizona e Missouri, biglietti vincenti da 2 milioni di dollari ciascuno sono stati venduti in Colorado, Connecticut, Florida, Maryland, New Mexico, Ohio e South Carolina. In totale, hanno vinto premi minori 8,9 milioni di persone.

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ILVA, SI CERCA L'OPERAIO DISPERSO

E' ripresa lentamente la produzione all'Ilva di Taranto, anche negli impianti sotto sequestro dal 26 luglio per disastro ambientale, dopo il tornado che ieri si è abbattuto su Taranto e sul comune di Statte, investendo anche l'area a caldo del siderurgico. L'azienda sta effettuando l'inventario dei danni strutturali subiti, mentre i lavoratori, che ieri erano stati invitati ad uscire dallo stabilimento per motivi di sicurezza, sono rientrati regolarmente al lavoro. Mancano all'appello solo i dipendenti dell'area a freddo, in ferie forzate da lunedì scorso.
Sono intanto riprese le ricerche in mare dell'operaio dell'Ilva precipitato con la cabina di una gru nell'area porto dell'azienda, investita dal tornado. I sommozzatori non hanno ancora ritrovato neppure la cabina dell'impianto. Sulla città continua ad imperversare un vento fortissimo; ieri, quando si è abbattuto il tornado per pochi minuti, il vento ha anche superato i 200 chilometri orari. "Siamo sconvolti. Siamo disperati per il nostro collega di cui ancora non si hanno notizie": lo dice un'operaio dell'Ilva, Angelo Pichierri, insieme a un gruppo di colleghi che hanno deciso di organizzarsi in squadre e partecipare alle ricerche, in corso anche via terra, per ritrovare l'operaio. "E' vero - dice Pichierri, stiamo male, il nostro pensiero va alla famiglia del nostro collega e siamo anche molto preoccupati per tutto quello che sta avvenendo in questa fabbrica".
SCIOPERO DI 8 ORE IN TUTTI STABILIMENTI - E' cominciato alle 7 lo sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti del gruppo Riva indetto dai sindacati metalmeccanici. A Taranto la produzione è al minimo anche in seguito alla chiusura degli impianti dell'area a freddo decisa due giorni fa dall'azienda in conseguenza dei provvedimenti di sequestro dei prodotti finiti disposti dalla magistratura. Lo sciopero proclamato dall'Usb (Unione sindacale di base) proseguirà fino alle 7 di domani. I segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm e i delegati di fabbrica sono partiti per Roma, dove questo pomeriggio si terrà il vertice a Palazzo Chigi sul caso Ilva. Il governo dovrebbe illustrare loro la bozza di decreto legge che consenta la continuità produttiva dello stabilimento siderurgico.
CLINI IN AULA SENATO ALLE 14 - Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, parlerà nell'aula del Senato sulla situazione dell'Ilva di Taranto alle ore 14. Lo ha annunciato il presidente di turno del Senato, Domenico Nania.
ILVA DI GENOVA RESTA OCCUPATA - I lavoratori dello stabilimento Ilva di Genova terranno un presidio sotto la prefettura questo pomeriggio mentre a Roma si svolge il vertice tra Governo, sindacati e istituzioni locali. Lo stabilimento resta comunque occupato. Intanto, circa 300 lavoratori genovesi e i vertici locali della Fiom-Cgil stanno andando a Roma per prendere parte al presidio davanti a palazzo Chigi.
DANNI TORNADO PER DECINE DI MILIONI, VERIFICHE IMPIANTI- Ammontano a decine di milioni di euro, secondo una prima stima non ufficiale, i danni agli impianti dell'Ilva di Taranto provocati dal tornado abbattutosi ieri sulla città e sul vicino comune di Statte. Sono ancora in corso le verifiche di agibilità degli impianti; sono in funzione le acciaierie 1 e 2, mentre ieri sera é stato riavviato l'altoforno 1 collegato all'acciaieria 1 per mettere in sicurezza totale le reti del gas e far tornare alla normale pressione di esercizio tutti gli impianti. Gradualmente gli impianti dovrebbero ripartire per consentire una minima attività; dall'azienda si conferma comunque che già da ieri l'intero stabilimento è in condizioni di sicurezza.
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AUTO BLU DEL SINDACO, MULTATA 85 VOLTE

Le auto blu sulle quali ha viaggiato il sindaco di Brescia Adriano Paroli (Pdl) tra il 2009 e 2010 sono state sanzionate per eccesso di velocità 47 volte. Altre 38 volte sono state sanzionate nel 2011. Ora Equitalia chiede 21 mila euro in cartelle esattoriali. A riportare la notizia alcuni giornali bresciani.Le auto blu di Paroli sono state sanzionate perché i tutor autostradali hanno rilevato velocità di centosettanta e anche duecento chilometri all'ora. Non sempre, però,il sindaco era a bordo. In alcuni casi le multe sono addebitate al vicesindaco Fabio Rolfi che le avrebbe già pagate. Paroli ha fatto sapere che una volta accertata la sua presenza sulle auto pagherà di tasca sua.
 
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SCUDERIA FERRARI, CHIEDE CHIARIMENTI ALLA FIA

 «La Ferrari ha chiesto, tramite una lettera, un chiarimento alla FIA in merito al sorpasso di VET su VER nel corso del giro 4 del GP Brasile». Con questo messaggio, apparso pochi minuti fa sul profilo Twitter ufficiale di Scuderia Ferrari, la Rossa dice la sua dopo i numerosi rumors che da giorni si stanno rincorrendo in rete e sulla stampa in merito al sorpasso proibito di Sebastian Vettel che riaprirebbe il Mondiale.
SOLTANTO CHIARIMENTI - Secondo quanto si legge, dunque, la Ferrari non avrebbe presentato ricorso che, tra le altre cose, sarebbe comunque fuori tempo massimo, ma ha comunque deciso di mettersi in contatto con la Federazione internazionale per ulteriori chiarimenti sulla vicenda. Vettel ha chiuso sesto in Brasile e ha vinto il titolo mondiale di soli 3 punti su Alonso, che è arrivato secondo ad Interlagos.
FIA DICE NO - Nel frattempo la Fia ha comunque fatto sapere che non c'è «nessun caso» e il sorpasso di Sebastian Vettel su Jean-Eric Vergne nel GP del Brasile è «legittimo». Lo ha detto un portavoce della Federazione mondiale dell'automobile al periodico specializzato Autosport. La posizione della Fia è stata espressa prima della richiesta di chiarimenti inoltrata dalla Ferrari.

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mercoledì 28 novembre 2012

TROMBA D'ARIA E FULMINE SULL'ILVA, 20 FERITI E UN DISPERSO

Una tromba d'aria e un fulmine si sono abbattuti questa mattina sull'Ilva di Taranto, provocando crolli e una ventina di feriti. Il fulmine ha colpito il camino delle batterie 1 e 2 e sono caduti diversi quintali di cemento. Sono 20 i feriti lievi portati nell'infermeria dell'Ilva, due persone sono state condotte in ospedale dal molo. L'Ilva sottolinea che "non c'è stato alcun incendio". "Le fiamme visibili dall'esterno sono relative agli sfoghi di sicurezza provocati dalle candele di sicurezza degli impianti".
Un operaio risulta disperso dopo la tromba d'aria. L'uomo era al lavoro nella cabina di una gru finita in mare dopo la tromba d'aria. Nella zona sono al lavoro i sommozzatori.
Tutte le emissioni dell'azienda - viene reso noto in un comunicato - sono sotto controllo. Il fulmine caduto su una delle ciminiere ha toccato due tralicci dell'alta tensione. Attualmente è bloccata la linea ferroviaria Bari-Taranto e i passeggeri di un treno sono in attesa di trasbordo su autobus per raggiungere Taranto. I feriti provocati dalla tromba d'aria sarebbero una ventina. La tromba d'aria che si è abbattuta sull'Ilva ha provocato il crollo di un capannone all'imbarco prodotti e della torre faro, è crollato anche il camino delle batterie uno e tre. Lo rende noto l'Ilva in una nota nella quale afferma che "al momento non si hanno notizie di infortuni" e che "non c'é evacuazione".
ALTA TENSIONE ANCHE A GENOVA E NOVI LIGURE - Hanno dormito sui tavoli della mensa per qualche ora, dopo aver cenato con quello che le famiglie sono riuscite a far arrivare in azienda. E' trascorsa tra parole e sonno la prima notte degli operai nello stabilimento Ilva di Genova occupato da ieri con un'assemblea permanente. In tutto, sono rimasti a dormire in azienda 200 lavoratori. "Il morale è alto - ha detto un delegato Fiom - siamo determinati a lottare. Sentiamo tutto il peso shoccante dell'annunciata chiusura". Assemblee per ogni turno di lavoro all'Ilva di Novi Ligure. I suoi 800 dipendenti, che lavorano a freddo il materiale proveniente dallo stabilimento pugliese del gruppo, guardano con il fiato sospeso alle sorti dei colleghi di Taranto e si preparano, con due pullman, a partecipare alla manifestazione in programma domani a Roma in concomitanza con l'incontro sindacati-governo. "C'é grande tensione, anche per quello che è accaduto stamattina a causa del maltempo", commenta Moreno Vacchina, Rsu Cisl. "Con l'annunciato decreto del ministro Clini - aggiunge - si apre uno spiraglio, ma la strada è ancora lunga".
CLINI: IRRESPONSABILE LASCIARE SENZA REDDITO 20.000 FAMIGLIE "La chiusura dell'Ilva di Taranto ha effetti sociali enormi: è da irresponsabili, in questo momento, lasciare senza reddito 20.000 famiglie, per la maggior parte nel sud d'Italia". Così il ministro Corrado Clini in Aula a Montecitorio nell'informativa del governo sulla questione Ilva.
CARD. BAGNASCO, INTERVENIRE VELOCEMENTE - "Bisogna che si intervenga velocemente e in modo equo affinché con il tempo e le risorse necessarie si possa risanare quello che è necessario per la salute di tutti e nello stesso tempo mantenere il lavoro per migliaia di famiglie". Lo ha detto l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, parlando del caso Ilva.
GOVERNO AL LAVORO, SI PENSA A DECRETO - Governo al lavoro per riportare l'Ilva alla produzione e garantire l'occupazione e il risanamento ambientale. La strada dovrebbe essere quella di un decreto legge da esaminare nel Consiglio dei ministri di venerdì. Su questa soluzione avrebbero ragionato ieri pomeriggio il premier Mario Monti e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un incontro al Quirinale.

Il provvedimento al quale si sta lavorando "dovrebbe consentire all'Ilva di mettere in pratica le indicazioni dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) superando il blocco che si è venuto a creare dopo il sequestro degli impianti dell'area a freddo di due giorni fa", ha detto a Unomattina il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. "Le misure indicate dall'Aia consentono di assicurare continuità produttiva e di diminuire in maniera drastica i rischi per la salute e per l'ambiente".
Secondo Clini, "la strada maestra è rendere possibile interventi che l'Ilva deve effettuare per rispettare le prescrizioni dell'Aia del 26 ottobre scorso. Che fanno riferimento alle migliori tecnologie oggi disponibili, indicate dall'Ue. Tali tecnologie dovrebbero essere impiegate a partire dal 2016 ma nell'Aia si dice che devono partire subito, anticipando di 4 anni il termine, al fine di garantire la protezione dell'ambiente e della salute".
"Se l'Ilva di Taranto viene chiusa, quello stabilimento viene abbandonato: i vantaggi per l'ambiente sono zero mentre i rischi per la salute sono altissimi", ha affermato Clini aggiungendo: "come indica chiaramente l'Unione europea la strategia di risanamento ambientale degli impianti industriali avviene attraverso il loro risanamento non la chiusura".
"Non ho mai attaccato i magistrati e dal marzo 2012 quando ho riaperto la procedura per l'Aia ho sempre richiamato il rispetto della legge che prevede che sia il ministro dell'Ambiente a stabilire le modalità con le quali un impianto industriale debba essere esercito in modo tale da salvaguardare la salute e l'ambiente".
"Con quella operazione la magistratura di fatto ha creato le condizioni per la chiusura degli impianti, ovvero le condizioni per rendere impossibile l'attuazione del Piano di risanamento del governo", ha detto Clini a 'La Telefonata' in onda su Canale 5. "Non c'è bisogno" di un commissario di governo, ha aggiunto. "Vogliamo riportare la gestione di tutto quello che riguarda l'Ilva nella legge - spiega Clini - Il governo vuole l'applicazione della legge, altrimenti sarebbe un'emergenza seria da un punto di vista istituzionale che non riguarda solo l'Ilva".

"In maniera molto trasparente e pubblica - ha detto Clini, - anche alla presenza del procuratore capo di Taranto, recentemente ho sottolineato che non c'é bisogno di supplenza da parte della magistratura quando le amministrazioni fanno il loro dovere". Il ministro Clini ha poi sottolineato che, al contrario di quanto riportato da un quotidiano oggi, quando era direttore generale del ministero dell'Ambiente non ha firmato la precedente Aia. "L'autorizzazione integrata ambientale precedente fu rilasciata il 4 agosto 2011 dall'allora ministro Stefania Prestigiacomo e fu preparata dal direttore generale competente che non ero io. Queste affermazioni sono false, così come quella fatta circolare appena si aprì la vertenza quest'estate secondo la quale un dirigente dell'Ilva avrebbe detto al telefono che io ero un uomo dell'Ilva. Sono provocazioni disperate che cercano di impedirmi di lavorare, ma se lo possono scordare".

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martedì 27 novembre 2012

CROTONE, SOCCORSI 20 CLANDESTINI ALLA DERIVA

CROTONE, 27 NOV - Tre unita' navali della Capitaneria di porto di Crotone hanno soccorso un gommone alla deriva, per un'avaria al motore, al largo di Punta Alice, tra Ciro' Marina e Torre Melissa, con a bordo venti immigrati di varia nazionalita'. Tra gli immigrati una donna e tre minori. I migranti sono stati trasferiti su uno dei mezzi intervenuti, a bordo del quale stanno raggiungendo la terraferma. L'intervento di soccorso si e' svolto con una certa difficolta' a causa del mare mosso.
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REDDITO FAMIGLIE SCALA. QUINTO RIBASSO DI FILA

 "Per le famiglie italiane siamo al quinto anno di riduzione del reddito reale ". Lo ha detto il vicedirettore di Bankitalia, Salvatore Rossi, secondo cui quest'anno "si profila una diminuzione anche più marcata di quella, del 2,5%, avutasi in occasione della recessione del 2009".

Il credito alle famiglie "mostra segni di affanno, con i prestiti che si stanno lentamente contraendo e le nuove erogazioni che sono molto più contenute degli anni scorsi". Lo dice il vicedirettore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi, precisando che la decelerazione dei prestiti alle famiglie "é divenuta negativa nel terzo trimestre di quest'anno". Rossi ha ricordato anche che secondo le stime Bankitalia "la decrescita dei mutui immobiliari proseguirebbe nei mesi prossimi, almeno fino a metà 2013".

La crisi economica rende le famiglie italiane finanziariamente più vulnerabili. Secondo i dati di un'indagine biennale di Bankitalia resi noti dal vicedirettore generale Salvatore Rossi, nel 2010 il 3,6% delle famiglie italiane (poco meno di 900 mila nuclei) era gravata da un servizio del debito superiore al 30% del loro reddito. Tra queste le famiglie definite 'vulnerabili', cioé quelle del primo e del secondo quartile di reddito, erano pari all'1,4% del totale delle famiglie, le prime, e all'1%, le seconde (circa 350 mila e 250 mila nuclei rispettivamente).
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CHIUDE ILVA DI TARANTO, LAVORATORI IN SCIOPERO

Sono almeno cinque, oltre a quelle indicate nelle ordinanze di custodia cautelare eseguite ieri, le persone indagate nell'inchiesta sull'Ilva di Taranto. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. Tra queste ci sono don Marco Gerardo, il segretario dell'ex arcivescovo di Taranto mons. Benigno Luigi Papa, e il sindaco di Taranto Ippazio Stefano. Il sacerdote è accusato di false dichiarazioni al pubblico ministero in relazione ad una presunta tangente di 10mila euro che l'ex responsabile dei rapporti istituzionali dell'Ilva Girolamo Archinà, arrestato ieri, avrebbe consegnato al consulente del Tribunale nonché ex preside del Politecnico di Taranto Lorenzo Liberti per addomesticare una perizia sulle fonti di inquinamento. Archinà aveva riferito agli inquirenti che quella somma, prelevata da cassa aziendale, non era destinata a Liberti ma si trattava di una elargizione alla curia tarantina. Il sindaco di Taranto è indagato per omissioni in atti d'ufficio in relazione alle prescrizioni a tutela dell'ambiente cittadino. La sua iscrizione nel registro degli indagati sarebbe un atto dovuto derivante da una denuncia di un consigliere comunale, Filippo Condemi.
Tra i cinque ulteriori indagati nell'inchiesta madre sull'Ilva di Taranto c'é anche un poliziotto della questura di Taranto. L'ipotesi di reato sarebbe rivelazione di segreti d'ufficio.
ACCERTAMENTI GDF A BARI E ROMA SU VECCHIA AIA - La Procura della Repubblica di Taranto ha delegato la Guardia di Finanza ad eseguire accertamenti a Bari e a Roma in relazione al via libera alla vecchia Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata il 4 agosto 2011 all'Ilva di Taranto, poi riesaminata e approvata alcune settimane fa. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. Nelle oltre 500 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Patrizia Todisco ed eseguita ieri, numerose pagine, contenenti anche intercettazioni, sono dedicate a dialoghi con funzionari regionali sulle prescrizioni ambientali che l'Ilva avrebbe dovuto rispettare, poi confluite nella vecchia Aia.
L'Ilva ha avviato al Tribunale del Riesame il ricorso contro l'ultimo intervento della magistratura: fino al suo pronunciamento gli impianti di Taranto rimarranno chiusi. Lo ha deciso il Cda della società. "Spero in un pronunciamento rapido, entro pochi giorni", spiega all'Ansa il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante. "Non mi aspettavo un intervento" della magistratura "di questo tipo: che vi fosse una produzione era risaputo a tutti". "Il Governo ha avuto grande attenzione e dall'incontro di giovedì spero vengano passi avanti", aggiunge Ferrante.
Dalle 7 è iniziato lo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm all'Ilva di Taranto dopo l'annuncio dell'azienda di chiusura dello stabilimento in seguito ai provvedimenti di ieri della magistratura, tra i quali il sequestro dei prodotti finiti e semilavorati con divieto di commercializzarli. Lo sciopero durerà almeno 24 ore. Dinanzi alle portinerie sono in atto sit-in di

lunedì 26 novembre 2012

SPARI CONTRO AUTO, VETRO FERISCE BIMBO

Tentano di rapinare un orologio Rolex e quando la vittima, un 28enne, e' scappato con la sua automobile, i malviventi hanno sparato un colpo d'arma da fuoco che ha colpito il lunotto dell'auto. A causa dei pezzi di vetro, il figlio del 28enne, di soli 4 anni, che era a bordo insieme con la mamma, si e' leggermente ferito: escoriazioni ritenute guaribili in sette giorni. E' quanto accaduto a Napoli ieri sera.

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INCASSI CINEMA: DOMANI ANCORA BREAKING DOWN

Per la seconda settimana consecutiva e' ancora Breaking dawn-parte 2, capitolo finale della saga di Twilight, a registrare il miglior incasso del weekend con 2,9 milioni (dati Cinetel). Seconda e' la new entry Il peggior Natale della mia vita di Alessandro Genovesi (2,5 milioni), che scalza il cartoon Hotel Transylvania. Stabile Venuto al mondo, mentre scende al quinto posto Skyfall. Da segnalare Vasco Rossi che con il suo Live Kom 011, in sala per soli 2 giorni, conquista l'8/o posto.

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CATANZARO, PRIMA CITTA' IN CALABRIA PER QUALITA' DI VITA

Catanzaro (78ma) e +5 punti che sale in cattedra in Calabria, con Crotone distaccata di una sola lunghezza (e' 79/ma) mentre Vibo precipita perdendo 11 punti e collocandosi al 102/mo posto. E ancora: Reggio (92ma) che risale di due posizioni e Cosenza (96ma) che ne lascia sul terreno 3.

E' il quadro della Calabria che emerge dalla 23/ma edizione Qualita' della vita nelle province italiane del Sole 24 Ore. A sorpresa i capoluoghi si confermano tra i piu' sicuri del Paese.

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SEBASTIAN VETTEL CAMPIONE DEL MONDO

Sebastian Vettel è campione del mondo con tre punti di vantaggio su Fernando Alonso. Non basta alla Ferrari dello spagnolo il secondo posto nel Gran Premio del Brasile per ribaltare la classifica finale del Mondiale piloti: Vettel è campione, grazie al sesto posto finale nella gara conclusiva a Interlagos: chiude a 281 contro 278 di Alonso. L'ultimo gran premio della stagione ha visto i due piloti Ferrari sul podio. Fernando Alonso e Felipe Massa si sono piazzati al secondo e terzo posto dietro al vincitore della gara, il britannico Jenson Button (McLaren-Mercedes). La gara si è conclusa con la safety car in pista all'ultimo giro per un incidente della Force India dello scozzese Paul di Resta
INCIDENTI PIOGGIA RIMONTE, MA VETTEL FA TRIS MONDIALE- Né la poggia, né un incidente al via riescono a fermare la Red Bull di Sebastian Vettel, che rimonta dall'ultima fino alla sesta posizione per vincere il suo terzo Mondiale consecutivo. Non basta a Fernando Alonso il secondo posto dietro alla imbattibile McLaren di Jenson Button dopo una corsa avvincente, contrassegnata da una serie di colpi di scena dovuti soprattutto alle insidie della pista bagnata dalla pioggia intermittente. Nel giorno dell'addio definitivo di Michael Schumacher, il tedesco della scuderia da bere è il più giovane tricampione della storia della Formula 1, grazie al sesto posto conquistato a Interlagos. Al traguardo finale è primo con soli tre punti di vantaggio in classifica sullo spagnolo della Ferrari, 281 contro 278. Sul podio di San Paolo anche l'altra Rossa di un commosso e commovente, per spirito di squadra, Felipe Massa. Avvio del Gran Premio del Brasile e subito un colpo di scena: la Red Bull di Sebastian Vettel viene toccata e va in testa coda danneggiando il musetto, parte della vettura e finendo ultima. L'altro sfidante per il Mondiale, Alonso, è autore, invece, di una grande partenza catapultandosi dalla settima alla terza posizione: in testa alla gara la McLaren di Lewis Hamilton davanti al compagno di squadra Button. Non arriva l'atteso acquazzone, c'é solo una fastidiosa pioggerellina e i team decidono di cominciare con le gomme da asciutto. Ma dopo un po' il cielo si fa improvvisamente nero e piove un po' più forte: Alonso ha una incertezza in curva e si fa passare dalla Force India di Nico Hulkenberg che si prende la terza posizione lanciandosi all'inseguimento delle McLaren in testa alla corsa. Con il passare dei giri il tracciato è sempre più viscido e quasi tutti decidono di montare le intermedie da pioggia eccetto la McLaren di Button e la Force India di 'Hulk': i due prendono il largo. Mentre Vettel risale in zona punti, Alonso è quarto dietro ad uno scatenato Hamilton che mette nel mirino il duo di testa. Tra frenate azzardate e tamponamenti si arriva a metà gara con la pista quasi asciutta e tutti decidono di rimettere le gomme lisce. A guidare la gara è ora Hulkenberg che soffia momentaneamente il primato a Button poco prima la neutralizzazione della gara a causa dei tanti detriti sul circuito di Interlagos. Entra la safety-car con il trenino di testa formato da Hulkenberg e Button davanti (i due ne approfittano per sostituire le gomme) seguito da Hamilton, Alonso e Vettel. Quando la gara riparte la Red Bull del leader del Mondiale, danneggiata al semaforo verde, sembra in difficoltà e viene passata dall'altra Rossa di un combattivo Massa. Dopo alcuni giri ricomincia a piovere e succede di tutto: Hamilton supera Button e in lotta per il comando della gara entra in collisione con la Force India di Hulkenberg. Ne fa le spese l'inglese che si ritira, mentre 'Hulk' viene punito con un drive through (passaggio obbligato in pit-lane) e perde diverse posizioni. Se ne avvantaggia la Ferrari con Alonso secondo davanti a Massa. Scatta una nuova girandola di pit-stop, al box Red Bull sbagliano e fanno fermare Vettel due volte facendogli perdere tempo prezioso. Per alcuni giri Alonso è virtualmente campione del mondo, ma il sogno dello spagnolo dura poco perché il tedesco della Red Bull si supera andandosi a prendere la posizione che gli serve (la sesta) per laurearsi il più giovane tricampione di sempre. Button va fino in fondo e alla bandiera a scacchi Alonso, secondo, non può che rimandare per soli tre punti l'appuntamento con il primo titolo su una vettura della scuderia di Maranello. Per lo spagnolo il sogno è sfumato, ma già da domani per la Rossa comincia un nuovo campionato, quello dello sperato riscatto.

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ANNUNCIATA LA NUOVA MASCOTTE PER I MONDIALI 2014

Si chiamerà "Fuleco" l'armadillo mascotte dei Mondiali di calcio del 2014 in Brasile. Lo hanno deciso i tifosi al termine di un sondaggio online durato tre mesi. La Fifa ha annunciato ieri che oltre 1,7 milioni di brasiliani hanno partecipato al voto. Gli altri nomi candidati erano "Zuzeco" e "Amijubi". 

Fuleco ha ricevuto il 48% delle preferenze, mentre il 31% è andato a Zuzeco e il 21% ad Amijubi. Fuleco deriva dalle parole portoghesi 'futebol' (calcio) ed 'ecologia'.

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QUALITA' VITA, PRIMA BOLZANO ULTIMA TARANTO

E' Bolzano la provincia dove si vive meglio in Italia. Lo ha sancito la ricerca annuale del Sole 24 Ore giunta quest'anno alla 23/ma edizione e pubblicata sul quotidiano in edicola oggi. Bolzano strappa la prima posizione a Bologna, classificatasi solo 10/ma. Maglia nera per vivibilità é invece Taranto, ancora una provincia del Sud come nel 2011, che scalza dal fondo della classifica un'altra pugliese, Foggia.
La ricerca - svolta ancora sulle 107 province - si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale. La vincitrice dello scorso anno, Bologna, scende di ben nove posizioni e arriva decima, mentre argento e bronzo vanno a Siena e Trento. Completano la top ten Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna, Aosta, tutte presenze costanti anche in passato.
Bolzano, già prima nel 1995, nel 2001 e nel 2010 conquista la vetta della classifica grazie alle buone performance nei capitoli Affari e lavoro e Tempo libero (3/a) e Ordine pubblico (4/a).
Nel dettaglio, a farla salire in classifica sono la bassa disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media del 9%), le presenze turistiche e la scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto. In fondo alla classifica e all'estremo opposto della Penisola invece Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'Ordine pubblico (54/o posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94/o posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95/mo nella voce Affari e Lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (rispettivamente 104/o e 103/o posto).
Taranto risulta anche fortemente deficitaria sotto il profilo dei giovani, visto che la loro quota sul totale degli abitanti è scesa del 6% in dieci anni e la citta è al 105/o posto in Italia per l'imprenditorialità dei 18-29enni. Le due più grandi realtà metropolitane, Milano e Roma, salgono entrambe un paio di scalini (rispettivamente in 17/a e 21/a posizione).
Anche altre province con più di un milione di abitanti registrano qualche progresso: è il caso di Brescia e Torino o di Catania e Palermo. Le vittorie di tappa, cioé le province che si sono classificate prime nei vari settori vanno a: Milano per il Benessere economico; Cuneo per Affari e Lavoro; Bologna e Lucca alla pari per Servizi Ambiente e Salute; Piacenza per Popolazione; Oristano per Ordine Pubblico; Rimini per il Tempo Libero, che vince per il quarto anno consecutivo.
Nonostante la crisi, Roma sale di due posizioni. La capitale tiene per quanto riguarda il Tenore di vita e gli Affari e il lavoro: è quarta per ricchezza prodotta e seconda per i depositi bancari per abitante ed è seconda per la propensione ad investire. Male invece l'ordine pubblico e la sicurezza (103 posto su 107) in particolare per furti d'auto (104 posto) e scippi e rapine (102 posto). La peggiore performance è sul costo della casa: Roma vanta il primato delle case più care d'Italia. (5.250 euro a metro quadro in una zona semicentrale).

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