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sabato 25 maggio 2013

Letta a Van Rompuy fare di piu' o gente contro

Avere finanze pubbliche sane serve. Ma se l'Ue ''non è capace di intervenire per risolvere la disoccupazione, finira' per alimentare sentimenti di frustrazione e risentimento'' facendo crescere ''movimenti populisti ed antieuropei''. Lo scrive Enrico Letta a Van Rompuy chiedendo di fare di piu' per la lotta alla disoccupazione.
Il presidente del consiglio, Enrico Letta, ha infatti risposto alla lettera con la quale il presidente del consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha annunciato che la lotta alla disoccupazione, specie quella giovanile, sarà al centro del prossimo vertice europeo di giugno. "La lotta alla disoccupazione giovanile - scrive Letta - rappresenta la sfida prioritaria, per l'Italia e per l'Europa" anche alla luce degli ultimi dati che "dimostrano che il problema ha raggiunto livelli allarmanti praticamente in tutti gli Stati membri". Pur riconoscendo che sulla questione sono stati fatti "passi avanti importanti" questi, sottolinea, "non sufficienti. Vi sono diversi fronti - avverte - su cui dobbiamo e possiamo fare di più".
"Carissimo Herman - si legge nel testo della lettera - desidero ringraziarti per aver accolto la mia proposta di porre al centro dell'agenda del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno prossimi il tema della disoccupazione giovanile. La lotta alla disoccupazione giovanile - sottolinea il premier - rappresenta la sfida prioritaria, per l'Italia e per l'Europa". "In Italia oltre 2,2 milioni di giovani si trovano senza lavoro o senza lavoro e fuori da percorsi formativi. I dati delle recenti previsioni economiche della Commissione dimostrano che il problema della disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli allarmanti praticamente in tutti gli Stati membri. Senza misure straordinarie e mirate non sarà possibile invertire questo trend, aumentando il rischio che la disoccupazione giovanile diventi strutturale. Certo - osserva -, il ritorno ad una crescita capace di generare occupazione giovanile di qualità e sostenibile nel tempo è legato alla capacità dei sistemi nazionali di mantenere finanze pubbliche sane e di adottare riforme strutturali. Ma molto dipende anche dalla cornice offerta dalle politiche dell'Unione. Se le istituzioni europee non si dimostrano capaci di intervenire per risolvere il problema della disoccupazione - avverte - finiranno per alimentare sentimenti di frustrazione e risentimento, terreno ideale per la crescita di movimenti populisti ed anti-europeisti".
"In passato - ricorda Letta nella lunga lettera - la Commissione europea ha presentato un pacchetto per l'occupazione giovanile, e si è raggiunto un accordo in seno al Consiglio sull'attuazione della Garanzia europea per i giovani. E' stato avviato un esercizio per la riprogrammazione dei Fondi strutturali, che sta dando risultati positivi. Il Consiglio europeo di febbraio 2013 ha deciso la costituzione di una Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, dotata di 6 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Il Consiglio europeo del marzo scorso ha infine indicato una serie di priorità di azione, sottolineando come 'affrontare la disoccupazione è la sfida sociale più importante che ci troviamo davanti'. Si tratta - spiega - di passi avanti importanti, ma non sufficienti. Vi sono diversi fronti su cui dobbiamo e possiamo fare di più". Per Letta occorre allora "stimolare la creazione di un vero mercato del lavoro europeo, rimuovendo le barriere che ancora impediscono la fluidità della libera circolazione dei lavoratori, anche mediante nuove iniziative legislative da parte della Commissione, rafforzare il sistema EURES e migliorare il coordinamento tra i servizi pubblici per l'impiego nazionali. E' necessario investire in uno statuto europeo dell'apprendistato, sulla base di un quadro comune di qualità".
"Dobbiamo inoltre mobilitare - aggiunge - tutte le fonti di finanziamento possibili a livello europeo e in particolare accelerare le fasi preparatorie della nuova Iniziativa per l'occupazione giovanile in modo da poter procedere con l'erogazione dei primi finanziamenti già all'inizio del 2014. Infatti, se abbiamo la possibilità di concentrare i 6 miliardi di euro nella primissima fase del nuovo ciclo di bilancio, potremo valutare sulla base dei risultati raggiunti se e come aumentare la dotazione finanziaria. E' necessario inoltre usare tutto il potenziale del Fondo Sociale Europeo. Il Consiglio europeo dovrebbe dare indicazioni affinché il Fondo possa incentivare la creazione di nuova occupazione per i giovani, anche finanziando tagli agli oneri fiscali e contributivi per le nuove assunzioni. L'elevato carico fiscale e contributivo che grava sul lavoro è, infatti, uno dei fattori che più frenano la creazione di nuova occupazione e la competitività, come ricordato dal Consiglio europeo del 14 e 15 marzo scorso". E' importante inoltre "ricordare il ruolo delle PMI nella creazione di lavoro. Occorre rafforzare i finanziamenti della BEI per le PMI che creano occupazione giovanile, anche esaminando forme di maggior coordinamento con i fondi strutturali dell'Unione. Dati i limiti del bilancio dell'Unione - conclude Letta - ulteriori risorse dovranno venire dai bilanci nazionali. E' necessario allora riflettere su come ampliare gli spazi disponibili per le finanze pubbliche nazionali, sfruttando le possibilità offerte dal Patto di Stabilità e di crescita. Ad esempio, facendo seguito alle conclusioni del Consiglio europeo di marzo 2013, è necessario riconoscere per gli Stati che si trovano nella parte preventiva del Patto la possibilità di beneficiare di reali margini di flessibilità per investimenti volti alla promozione dell'occupazione. Questi interventi devono, ovviamente, essere parte di un quadro complessivo di riforme nel contesto del semestre europeo. Mi auguro di poter approfondire insieme questi temi in occasione del nostro incontro a Roma il prossimo 31 maggio".

Rinviato lancio'Facebook-Phone'in Europa

Il 'Facebook Phone' non sembra avere il successo sperato dall'azienda di Mark Zuckerberg. Dopo la decisione del gestore americano At&T di cancellarne la vendita dopo appena un mese, riporta il sito Engadget, l'Htc First non avra' per ora una distribuzione in Gran Bretagna, primo mercato europeo. L'indiscrezione e' stata confermata da un comunicato di Ee, uno dei gestori britannici. Piu' successo sembra avere l'interfaccia 'Home' per i telefoni Android, gia' scaricata 1 milione di volte.

Suv piomba alla fermata del bus, gravi 4 giovani nel Pisano

Piomba con il Suv sulla fermata dell'autobus e travolge quattro giovanissimi che attendevano il pullman per andare a scuola a Pisa. L'incidente e' avvenuto stamani alle 7 a Zambra, nel Pisano, e i quattro ragazzi tra i 16 e i 18 anni sono stati trasportati all'ospedale di Pisa in codice rosso.
Due di loro, un ragazzo ed una ragazza, hanno riportato le ferite maggiori: sono molto gravi e i medici si sono riservati la prognosi. Nelle prossime ore saranno sottoposti a delicati interventi chirurgici per tamponare le emorragie interne. Gli altri due giovani sono invece in condizioni meno gravi e saranno sottoposti a interventi per ridurre le fratture riportate.
C'è anche l'ipotesi di un malore del conducente che può avergli fatto perdere il controllo del suv tra le possibili cause dell'incidente. Secondo quanto appreso, i carabinieri della compagnia di Pontedera che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente non hanno escluso l'ipotesi che il conducente dell'auto abbia avuto una perdita di coscienza dovuta a un malore mentre era al volante. L'uomo è ricoverato all'ospedale 'Lotti' di Pontedera e le sue condizioni non sono gravi.

Monaco: Pole a Rosberg, Alonso sesto

La Mercedes di Nico Rosberg ha conquistato la pole position del Gran Premio di Monaco. Partira' in sesta posizione la Ferrari di Fernando Alonso.
Prove sfortunate per Felipe Massa che dopo appena otto giri é andato a sbattere violentemente contro le barriere alla curva uno: un impatto che ha danneggiato pesantemente la parte anteriore della F138, ma che per fortuna non ha avuto conseguenze sul pilota uscito illeso dal'abitacolo. "Ho bloccato le anteriori e sono andato dritto" le parole a Sky del brasiliano, che chiude con il 16/o tempo (1'16"105). Incidente anche per la Force India di Sutil.

Don Puglisi e' beato, in 80 mila lo acclamano

Don Giuseppe Puglisi, e' beato. L'elevazione agli onori degli altari del parroco di Brancaccio, ucciso dalla mafia, e' stata comunicata ad una folla di oltre 80 mila persone in preghiera al Foro Italico di Palermo dal card. Salvatore De Giorgi, delegato da Papa Francesco, nell'ambito di una celebrazione presieduta dal card. Romeo.
La lettura dell'atto in latino con cui don Puglisi è stato proclamato beato è stata salutata da un triplice 'amen' delle migliaia di persone assiepate in preghiera davanti al palco allestito proprio sul mare, con le spalle al golfo di Palermo. Accanto al palco, una gigantografia del sacerdote assassinato da cosa nostra. Numerose le autorità presenti: dal presidente del Senato Piero Grasso ai ministri dell'Interno, della Giustizia e della Funzione Pubblica, Angelino Alfano, Annamaria Cancellieri e Giampiero D'Alia. Davanti all'altare, poi, nutrita é la rappresentanza di magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine, ma davvero imponente è la presenza di pellegrini, giunti a Palermo da tutta Italia per ricordare il parroco di Brancaccio.
La spianata del Foro Italico è gremita di persone, richiamate anche dalla splendida giornata; e sulle bancarelle sono già in vendita le calamite con l'effige del neobeato. Poco prima dell'inizio della celebrazione, il cardinale Romeo ha parlato ai fedeli. "Vorrei prestare la mia voce - ha detto il presule - a padre Puglisi per dire grazie a voi di essere qui, a dimostrare la disponibilità ad aprire i vostri cuori alla testimonianza".

Talebani attaccano Kabul, grave funzionaria italiana

Si chiama Barbara De Anna la funzionaria italiana dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) rimasta gravemente ferita nell'attacco di ieri a Kabul. La donna ha riportato ustioni di secondo grado sul 90% del corpo e le sue condizioni rimangono "serie ma stabili", secondo fonti della Farnesina. L'Unità di Crisi del ministero degli Esteri è in contatto con i familiari, costantemente tenuti al corrente degli sviluppi, e con l'Oim a Ginevra.
Fiorentina, 40 anni e una lunga esperienza all'Onu, la De Anna é in Afghanistan dal 2010, prima ad Herat e dal 2011 a Kabul.
Barbara De Anna e' atterrata a Ramstein in Germania dove accompagnata da un funzionario dell'Ambasciata italiana a Kabul, con un volo militare Isaf. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Il volo militare che ha trasferito la cooperante dall'Afghanistan alla Germania è stato organizzato con il coordinamento dell'Unità di Crisi della Farnesina e delle Ambasciate italiane a Washington e a Kabul. Il Console Generale italiano a Francoforte sta raggiungendo l'ospedale americano di Ramstein per prestare la necessaria assistenza.
L'attacco di un commando di talebani ieri nel quartiere di Shar-e-Naw a Kabul ha un bilancio finale di quattro morti e 14 feriti. Lo ha reso noto oggi la polizia. In un comunicato si precisa che "quattro persone (un agente, due guardie di sicurezza e un bambino di sei anni) sono morte e altre 14, fra cui cinque stranieri, sono rimaste ferite". Fra queste vi è una italiana gravemente ustionata, ricoverata nell'ospedale militare americano di Bagram.
A queste vittime vanno aggiunti gli almeno cinque militanti morti durante l'operazione rivendicata dai talebani. Il primo di essi, un kamikaze, si è fatto esplodere con il suo veicolo, mentre gli altri sono stati via via uccisi dalle forze di sicurezza afghane negli scontri, durati nel centro di Kabul oltre sette ore. Nella sua rivendicazione il portavoce dell'Emirato islamico dell'Afghanistan, Zabihullah Mujahid, non ha precisato di quanti membri fosse composto il commando.
Ventiquattro ore dopo l'attacco dei talebani nel centro di Kabul, un gruppo di volontari hanno distribuito alla popolazione diecimila palloncini rosa con un messaggio di pace. La campagna, organizzata da Yazmany Arboleda, artista statunitense, è stato un tentativo inusuale di portare un po' di gioia in una città afflitta da decenni di guerra. L'iniziativa, tenuta nascosta fino alla fine, è arrivata il giorno dopo dopo l'attacco suicida dei ribelli contro il compound dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni nel centro di Kabul, nel quale è rimasta gravemente ferita, tra gli altri, un'italiana.
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "condanna fermamente" l'attentato che ha avuto luogo a Kabul, in Afghanistan, al compound dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e nel quale è rimasta fra gli altri gravemente ferita un'italiana. In una nota, Ban dice di "rammaricarsi enormemente per le vittime e i feriti coinvolti nell'attacco". Invita poi tutte le parti a fare ogni sforzo per porre fine alla violenza e perseguire la pace.

Niente primavera neanche la prossima settimana

Bisognerà aspettare giugno inoltrato per vedere un po' di sole, e anche se domani ci sarà qualche schiarita la prossima settimana sarà ancora 'di sofferenza'. E' il parere degli esperti, secondo cui la situazione di questi giorni è decisamente anomala. "Per vedere qualche cambiamento bisognerà aspettare la prima decade di giugno - spiega Gianpiero Maracchi, climatologo dell'università di Firenze -. Una stagione così si vede ogni 100-150 anni. Non solo questi giorni, ma tutta la primavera ha visto dei fenomeni inusuali.
Questo dipende dalle correnti sopra il polo Nord, ancora in configurazione invernale, che riescono a spingere l'aria fredda fino al Mediterraneo, mentre invece di solito in questo periodo al massimo si spingono sul nord Europa". D'accordo Daniele Berlusconi, meteorologo di 3Bmeteo.com: "Nel corso della giornata di domenica la perturbazione tenderà ad allontanarsi verso levante - spiega - la 'ferita' aperta da questa discesa fredda avrà ripercussioni anche sulla prossima settimana, quando altre perturbazioni percorreranno lo stesso canale depressionario, colpendo soprattutto il Nord Italia". Previsione confermata anche da ilmeteo.it: "L'inizio della prossima settimana sarò soleggiato - spiega Antonio Sanò - ma nuove perturbazioni sono in agguato".

Pistola e cartucce un set da full metal jacket nella borsa di Luigi Preiti

 Pistola e cartucce, un set da full metal jacket nella borsa di Luigi Preiti, l'uomo che il 28 aprile scorso - giorno del giuramento del governo guidato da Enrico Letta - sparò contro i carabinieri in servizio di vigilanza davanti a Palazzo Chigi, ferendo gravemente il brigadiere Giuseppe Giangrande e in maniera più lieve il suo collega Francesco Negri. Dopo le rivelazioni sul telefonino rimasto muto per due giorni prima della dell'azione e sulla pistola trapanata da un esperto, ora i dettagli sul contenuto della borsa che l'uomo aveva con sè al momento dell'attentato.
LA BERETTA «CANCELLATA» - Sette colpi esplosi, nove cartucce nella borsa. Le analisi sull'arma utilizzata dall'attentatore condotte dagli investigatori del Ris confermano la ricostruzione dei primi momenti, ma consegnano dettagli inediti sulla «punzonatura». La pistola è una Beretta 7,65 modello 70. Per cancellare i numeri di matricola è stato usato un trapano e nella relazione si specifica che a farlo è stata una mano esperta, quella di uno specialista. Non ci sono «sbavature» o striature nelle impronte lasciate dall'arnese.
IL DETTAGLIO - È stato scoperto che è stato raschiato via anche l'anno in cui l'arma è passata al banco di prova. Una modalità generalmente utilizzata negli ambienti criminali. E questo sembra avvalorare l'ipotesi che Preiti si sia procurato la Beretta proprio in Calabria, dove viveva da due anni, e non al mercato clandestino di Genova dove invece aveva raccontato di averla acquistata circa quattro anni fa. Nelle banche dati non è registrato alcun episodio in cui sia comparsa la stessa arma e questo impedisce di fare qualsiasi tipo di comparazione o comunque di avere qualche dato in più sulla provenienza.

La società della Lazio denuncia minacce ai propri giocatori per perdere il derby

I giocatori della Lazio hanno ricevuto delle telefonate di minaccia sulle proprie utenze private per perdere la finale di Coppa Italia con la Roma in programma domenica alle 18 allo Stadio Olimpico. La denuncia giunge dal responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino. «La società insieme ai diretti interessati, ha informato le autorità competenti dell'accaduto».

ALLERTA SICUREZZA - Dopo l'appello di De Rossi «Lasciate a casa i coltelli» il rischio di tensioni al derby delle romane è sempre alto. Le forze dell'ordine saranno in massima allertacon duemila agenti per le strade e rinforzi da altre regioni. E già da giorni polizia e carabinieri lavorano senza sosta per identificare e isolare chi potrebbe progettare una serata di scontri prima, durante e dopo la partita. De Rossi venerdì ha parlato davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «In campo dovremo dare il buon esempio. La preoccupazione c'è sempre quando si gioca una partita importante. 

 MAURI: «FINALE STORICA» - «È la partita più importante della mia carriera. Ho giocato anche altre finali con la Lazio in Coppa Italia e la Supercoppa ma questa, per quello che riveste, a livello locale ed italiano è storica perché una finale di Coppa Italia fra Roma e Lazio non c'è mai stata». Non usa giri di parole il centrocampista biancoceleste, Stefano Mauri, per presentare la finale di Coppa Italia. «Questo torneo è importante perché ti dà la possibilità di fare la Supercoppa ed entrare in Europa League - aggiunge - quest'anno le ambizioni erano altre ma durante il campionato ci sono stati momenti negativi. Potevamo fare meglio ma ci resta questa finale che è importantissima».
CONTROLLI ANTI-DOPING - Sei giocatori della Roma e altrettanti della Lazio sono stati sottoposti venerdì a controlli antidoping a sorpresa da parte del Comitato controlli antidoping del Coni, in vista della finale di Coppa Italia in programma domani all'Olimpico di Roma. Gli stessi controlli erano stati effettuati anche nella passata edizione della Coppa, in occasione della finale Juventus-Napoli.

Ilva, si dimette il Consiglio di amministrazione: via anche Bondi

Tutti via. Bondi compreso. Il Consiglio di amministrazione dell'Ilva si è dimesso. La clamorosa decisione dopo il vertice, durato tre ore, convocato a seguito del maxi-sequestro preventivo di 8 miliardi di euro deciso dal gip di Taranto il 22 maggio sui beni della Riva Fire Spa che controlla l'Ilva e quindi il siderurgico di Taranto. Il Consiglio di amministrazione dell'Ilva ha dato mandato ai propri legali di impugnarlo nelle sedi competenti, cioè in Cassazione.
L'ORDINANZA - Il Consiglio di amministrazione dell'Ilva, nelle persone di Bruno Ferrante, Enrico Bondi e Giuseppe De Iure, ha presentato le dimissioni con effetto dalla data dell'assemblea dei soci, che il Consiglio ha convocato per il 5 giugno alle 9, ponendo all'ordine del giorno la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. «Il provvedimento (di sequestro) ha effetti - spiega l'Ilva in una nota - oggettivamente negativi per Ilva, i cui beni sono tutti strettamente indispensabili all'attività industriale e per questo tutelati dalla legge n.231 del 2012, dichiarata legittima dalla Corte Costituzionale».
POSTI A RISCHIO - Con i sequestri disposti dal gip di Taranto «sono a rischio 24 mila posti di lavoro diretti, 40 mila con l'indotto», sottolineano fonti dell'Ilva dopo l'annuncio delle dimissioni del Cda. «Si sta mettendo in pericolo tutto - proseguono le fonti - c'è il rischio concreto che decine di migliaia di persone restino senza lavoro».
I SINDACATI - «È giunta l'ora che il governo si assuma direttamente la responsabilità della gestione dello stabilimento Ilva di Taranto e di tutti gli altri siti del gruppo siderurgico». Lo afferma il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, commentando la notizia delle dimissioni dal cda dell'azienda dei consiglieri Bondi, Ferrante e De Iure. «Si tratta - aggiunge in una nota - dell'ultimo capitolo di una saga che può avere risvolti drammatici dal punto di vista produttivo, occupazionale ed ambientale. Le dimissioni precedono gli ultimi provvedimenti di sequestro sui beni della famiglia Riva da parte della magistratura e l' intenzione da parte dell'azienda siderurgica di impugnarli». «A questo punto - conclude Palombella - il governo deve assumersi l'onere della continuità produttiva e del risanamento ambientale previsto dall'Aia. C'è bisogno di tranquillità, sicurezza e senso di prospettiva, non solo a Taranto, ma per l'intero Paese. I settori manifatturiero e siderurgico stanno pagando un alto prezzo e la vicenda Ilva ne è la prova. Ripeto, intervenga presto il governo».
SPECCHIA IN LIBERTÀ - Intanto torna in libertà Vincenzo Specchia, 60 anni, residente a Galatina (Lecce), ex direttore generale della Provincia e segretario generale del Comune di Lecce, arrestato il 15 maggio scorso nell'ambito dell'operazione «Ambiente svenduto» della Guardia di Finanza di Taranto. Il Tribunale del Riesame ha accolto l'istanza avanzata dal difensore, Andrea Sambati, annullando l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Taranto Patrizia Todisco. Nel provvedimento si contestava all'ex dirigente della Provincia ionica un tentativo di concussione per costrizione nei confronti dell'ex dirigente del settore Ecologia dello stesso ente, Luigi Romandini, sollecitato a firmare autorizzazioni all'Ilva per l'utilizzo della discarica di rifiuti speciali pericolosi Mater Gratiae, gestita dall'Ilva e situata all'interno de Siderurgico. Specchia, dopo l'arresto, era stato sospeso dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone, dall'incarico dirigenziale al Comune.

lunedì 6 maggio 2013

sabato 4 maggio 2013

'Gerbera Gialla' a Reggio Calabria, Grasso: 'Dobbiamo dare un futuro ai giovani'.

PRESIDENTE DEL SENATO È INTERVENUTO ALLA MANIFESTAZIONE DELLA GERBERA GIALLA

Reggio Calabria, 3 Maggio 2013. «Più che dire come si dice di solito che i ragazzi sono la speranza del futuro, noi dobbiamo dare un futuro a questi ragazzi e dobbiamo cercare di creare le condizioni perchè abbiano un buon futuro». Lo ha detto il presidente del Senato questa mattina a Reggio Calabria, dove sta partecipando alla manifestazione della Gerbera Gialla organizzata dal coordinamento nazionale antimafia Riferimenti. «Su questo il mio impegno personale, nella mia nuova funzione politica, sarà grande come sempre - ha proseguito - Sotto questo profilo ci impegneremo fino in fondo per cercare di avviare questo percorso di crescita. Naturalmente dipenderà da diversi fattori ma noi per la nostra parte ce la metteremo tutta». «L'esempio è la prima cosa - ha aggiunto Grasso rispondendo ai cronisti a margine della manifestazione - Lo dico da padre, da educatore, da persona che ha sempre avuto rapporti con i ragazzi. Dobbiamo essere noi, la politica, per primi a dare l'esempio per potere costituire un'innovazione, un rinnovamento che garantisca il futuro a questi ragazzi».


LEGALITÀ: GRASSO,SULL'ESEMPIO SI COSTRUISCE FUTURO DEL PAESE PRESIDENTE SENATO A CORTEO GERBERA GIALLA A REGGIO CALABRIA.

REGGIO CALABRIA, 3 MAG - «L'esempio è la prima cosa per i ragazzi, lo dico da padre educatore, da persona che ha sempre avuto rapporti con i giovani. Dobbiamo essere noi per primi, intendo la politica, parlo in questa nuova veste rispetto al passato, l'esempio per costruire l'innovazione e il rinnovamento di questo Paese per garantire un futuro a questi ragazzi». Lo ha detto il presidente del Senato Piero Grasso aggregandosi al corteo della Gerbera Gialla in corso a Reggio Calabria. Grasso, assieme alle altre autorità, ha raggiunto via Gennaro Musella ed ha deposto una corona d'alloro alla lapide che ricorda l'attentato in cui venne ucciso l'imprenditore salernitano. «Siamo qui - ha aggiunto Grasso - per ricordare ma anche per continuare un percorso che è già avviato da tempo e penso che da tempo ci siano tutti i presupposti per poter riprendere e continuare sulla stessa strada. Quella di Gennaro Musella è una vicenda emblematica per il nostro Paese e per quello che c'è ancora da fare nel nostro Paese. Diciamo spesso che i giovani sono la nostra speranza nel futuro». «Noi dobbiamo dare un futuro a questi ragazzi - ha sostenuto la seconda carica dello Stato - e dobbiamo creare le migliori condizioni perchè questo avvenga. Su questo c'è il mio impegno personale e politico che, anche in questa mia nuova funzione di Presidente del Senato, sarà come sempre grande. Sotto questo profilo ci impegneremo fino in fondo per cercare di avviare questo processo di crescita e di sviluppo. Naturalmente tutto dipende da tanti fattori ma noi faremo la nostra parte e ce la metteremo tutta».

'NDRANGHETA: GIOVANI IN CORTEO PER LA GERBERA GIALLA A REGGIO CALABRIA.

Reggio Calabria, 3 mag. Un serpentone di giovani si è snodato questa mattina lungo le strade del centro di Reggio Calabria nell'ambito della manifestazione della Gerbera Gialla, promosso dal coordinamento nazionale antimafia Riferimenti. Alla deposizione di una corona commemorativa in via Gennaro Musella, l'imprenditore campano ucciso da un'autobomba nel 1982 e padre della fondatrice del movimento di Riferimenti Adriana Musella, ha partecipato il presidente del Senato Piero Grasso. Gli studenti hanno poi sfilato in corteo con le gerbere gialle e gli striscioni fino al teatro Cilea, dove è prevista una manifestazione.

'NDRANGHETA: PROTESTA MULTISERVIZI A CORTEO GERBERA GIALLA, OPERAI CHIEDONO LAVORO.

Reggio Calabria, 3 mag. Una protesta pacifica di un gruppo di operai della Multiservizi ha accolto il corteo della Gerbera Gialla a Reggio Calabria al quale partecipavano il presidente del Senato Piero Grasso, i commissari prefettizi che reggono il Comune di Reggio Calabria dopo lo scioglimento del consiglio comunale per contiguità mafiose, il prefetto di Reggio Calabria e le alte istituzioni cittadine. «Lavoro, lavoro», scandivano i dipendenti della società mista sciolta dopo un'inchiesta giudiziaria che ne aveva accertato le infiltrazioni mafiose.

giovedì 2 maggio 2013

NEWSONEPLUS TRA I GRANDI D'ITALIA

Questo il nostro risultato
Come ben sapete Newsoneplus, partecipa ogni anno al concorso dei "Blog Awards" che raccoglie tutti i blog Italiani per poi stilare una classifica in base ai voti ricevuti da ogni blog.
Newsoneplus e' stato candidato in 5 categoria : "Miglior sito 2012", "Personalità in rete dell'anno" (Il nostro Direttore Antonio98), "Sito Rivelazione dell'anno", "Miglior articolo o post dell'anno", "Miglior sito di News online".
Ed indovinate un po', in tutte e 5 le nomination ci siamo piazzati nei primi 10 posti della classifica nazionale.
Per la categoria "Miglior sito 2012" ci siamo classificati 2° con 6261 persone che ci hanno votato ed una percentuale del 26% ; Per la categoria "Personalità in rete dell'anno" nella quale e' stato candidato il nostro Direttore Antonio98 ci siamo classificati 8° con 852 voti e il 4% del totale ; Per la categoria "Sito rivelazione dell'anno", Newsoneplus ha ottenuto un risultato a dir poco inaudito, classificandosi 1° conquistandosi automaticamente la fama di Sito dell'anno con 6315 voti ed una percentuale pari al 30% ; Per la categoria "Miglior articolo o post dell'anno" ci siamo classificati 1° grazie al travolgente articolo con la lista delle 3.100 persone del Titanic che potete rileggere qui, i voti sono stati 3509 per una percentuale del 18% ; Per la categoria "Miglior sito di News online" ci siamo classificati al 4° posto con 3429 voti ed una percentuale del  15%.
Non ho parole per esprimere la mia gioa, la nostra gioia, ovviamente io e tutto lo STAFF di Newsoneplus cogliamo l'occasione per ringraziarvi di cuore perché  senza di voi ad averci votato tutto cio' non sarebbe stato possibile.
ANCORA GRAZIE DI CUORE....!

mercoledì 1 maggio 2013

Bombe Boston, arrestati tre sospetti

La polizia di Boston ha arrestato altre tre persone sospette, nell'ambito delle indagini sulle bombe alla maratona che il 15 aprile ha provocato tre morti e 260 feriti. Secondo le prime informazioni fornite dalla Cnn si tratterebbe di tre studenti fermati con l'accusa di falsa testimonianza e ostruzionismo al corso della giustizia. Gli inquirenti hanno assicurato che non ci sono elementi per pensare che vi siano pericoli per la sicurezza pubblica.

I tre studenti fermati non sarebbero stati accusati per nessun reato compiuto prima degli attentati, per cui non sarebbero legati alla preparazione della strage della maratona. Piuttosto devono rispondere di azioni di disturbo delle indagini e di falsa testimonianza, tutte compiute successivamente alle esplosioni.

Sarebbero tre colleghi o forse compagni di stanza di Dzhokhar Tsarnaev: due sarebbero stranieri, esattamente kazachi, e uno di cittadinanza americana. La Cnn ha mostrato una foto di due giovani, che potrebbero essere tra i fermati, con tratti somatici orientali, a fianco di Dzhokhar, a Time Square di New York, scattata l'anno scorso.

Letta incontra Hollande: obiettivo è la crescita

"Un incontro importante e positivo". Lo ha detto Enrico Letta al termine della conferenza stampa con Francois Hollande, sottolineando la necessità per tutta l'Europa di "essere determinati nell'impegno della crescita", impegno che passa a livello europeo, tra l'altro, anche dall'unione bancaria. "L'Italia ha bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno dell'Italia. Bisogna coordinare le politiche economiche" ha a sua volta detto il titolare dell'Eliseo.

L'Italia e per la Francia "più che un partner, è un Paese amico. Sosteniamo tutti gli sforzi dell'Italia per superare le sue difficoltà politiche". Difficoltà che oggi "sono superate", ha aggiunto Hollande.

"Andrò a Bruxelles e confermerò la scelta del nostro governo su cui ho ottenuto il voto di fiducia di mantenere impegni presi con l'Ue e fare all'interno di quegli impegni le scelte necessarie perché l'Italia abbia più spazi per la crescita", ha ribadito il premier italiano sottolineando la necessità di "dare più lavoro e possibilità di consumo" agli italiani.

"Gli impegni per i quali ho ottenuto il voto di fiducia si realizzano con scelte condivise nelle tre capitali europee in cui sarò in questi giorni. Altrimenti potremo fare i salti mortali, ma difficilmente ci riusciremo". La disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è "il vero incubo" di questi anni, ha poi sottolineato Enrico Letta, assicurando che l'Italia metterà "la stessa determinazione" per favorire le politiche di crescita così come ha fatto per la stabilità di bilancio.

Letta: "Merkel? Nessuna tensione" - Con Angela Merkel non c'è "nessuna tensione" e nel Consiglio europeo di giugno "bisogna trovare soluzioni buone per tutti, anzi sono sicuro che troveremo soluzioni buone per tutti, per noi e anche per la Germania".

Imu, "sospendere la rata a giugno per poi superarla" - "Subito la sospensione della rata di giugno e poi insieme ridiscutere le modalità del superamento di questa tassa". Lo ha detto il premier Enrico Letta a Parigi. E' "necessario rivedere il sistema" e "mettere a punto le proposte da discutere in Parlamento", ha aggiunto.

"La riforma Fornero serve, ma meno rigida" - "In un momento straordinario come questo è necessario un pochino meno di rigidità". Letta a Parigi risponde così ad una domanda sulla riforma del ministro del lavoro del governo Monti. "Ci sono alcuni punti che in una fase recessiva stanno creando dei problemi", ha aggiunto.