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lunedì 29 ottobre 2012

L'URAGANO SANDY E' A NEW YORK, E' IL PANICO

Sandy ferma l'America. Milioni di persone sono coinvolte dal passaggio dell'uragano, forte e potente da superare in poco tempo il livello di Irene del 2011. Obama, nel suo discorso alla nazione, ha detto chiaro e tondo agli americani: "Ascoltate le indicazioni delle autorità, se dicono di evacuare, fatelo". L'uragano Sandy va infatti "preso seriamente". Le squadre di emergenza potrebbero impiegare anche alcuni giorni per riportare l'elettricità, laddove venisse a mancare. "In questi momenti dobbiamo stare uniti, tutti insieme, aiutarci a vicenda, aiutare gli amici e i vicini di casa", ha ricordato il presidente americano. Obama non è preoccupato dell'impatto dell'uragano sul voto: le elezioni sono la prossima settimana e la "ora la mia priorità è la sicurezza e le vite" degli americani, ha concluso. I venti dell'uragano Sandy si avvertono a New York, una citta' deserta. Il sindaco Michael Bloomberg ha messo la popolazione in guardia: "Attenzione perché Sandy può uccidere". Una gru è parzialmente crollata a Manhattan, sulla 57ma strada fra la Sesta e la Settima Avenue, nelle vicinanze di Central Park. Nessun ferito ma le autorità stanno evacuando l'area circostante. La gru si trova nel cantiere per la costruzione dell'edificio 'One 57', che con i suoi 425 metri di altezza sarà nel 2015 il grattacielo residenziale più alto di Manhattan e ribattezzato il 'club dei miliardari'. Ed e' anche allarme inondazioni: molte le zone gia' sommerse dall'acqua. Come Battery Park. Una delle preoccupazioni principali dell'amministrazione guidata da Michael Bloomberg è che il livello dell'acqua possa innalzarsi talmente tanto da allagare la rete della metropolitana, che in quel caso potrebbe restare ferma per giorni, di fatto paralizzando la città. Wall Street resta chiusa anche martedì: è la prima volta dal 1888 che la Borsa di New York non apre per più di un giorno a causa delle condizioni meteo. Varie tempeste di neve che si sono abbattute sulla città nel corso degli anni hanno provocato chiusure giornaliere. Il 27 settembre 1985 Wall Street aveva chiuso per l'uragano Gloria e l'ultima volta che è rimasta chiusa per più giorni è stato l'11 settembre 2001. I voli cancellati dalle compagnie americane sono 12.000. E' probabile che problemi al trasporto aereo si avranno almeno fino a mercoledì. Anche Alitalia ha cancellato alcuni voli per New York. L'uragano Sandy si fa sentire con violenza anche in altri Stati. In Virginia un milione di persone sono al momento senza energia elettrica. Black out anche in Connecticut e nel New Jersey. La mancanza di corrente è una delle maggiori preoccupazioni: l'aumento del livello delle acque potrebbe infatti causare forti danni ai sistemi di elettricità, costringendo per un periodo prolungato a restare al buio. Sul lago Michigan, nel nordest degli Usa, sono attese onde gigantesche che potrebbero superare i 9 metri. Sul grande lago affacciano città come Chicago, Milwakee e Green Bay, dove domani era atteso il presidente Barack Obama. E' ormai affondata la nave a vela H.M.S. Bounty, replica della fregata su cui nel 1789 si verificò il famoso ammutinamento, che la notte scorsa è entrata in panne al largo della Costa della North Carolina ed è stata abbandonata dal suo equipaggio. Quattordici marinai sono stati tratti in salvo, mentre due risultano tuttora dispersi. Sandy potrebbe causare quindi enormi danni: anche 10-20 miliardi di dollari. Nel 2011 Irene causò danni per 10 miliardi di dollari mentre l'uragano Ike nel 2008 ne provocò per 20 miliardi di dollari. Le stime - secondo alcuni osservatori - sono però destinate a essere riviste al rialzo perché Sandy si sta abbattendo sulla costa orientale degli Stati Uniti nel corso della settimana lavorativa, ampliando i danni e le perdite dirette e indirette. L'uragano Sandy fa sentire i suoi effetti sulla coda della campagna elettorale degli Stati Uniti. Dopo aver costretto i candidati a stravolgere l'agenda della propria campagna verso l'Election Day del 6 novembre, ora a rischio è il voto anticipato. Il primo Stato a cancellare le operazioni di early voting è stato il Maryland.

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