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mercoledì 19 settembre 2012

GIORNALE FRANCESE PUBLICA VIGNETTE SU MAOMETTO. CHIUSE LE AMBASCIATE IN 20 PAESI

(Afp) Il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha annunciato il divieto di manifestare a Parigi contro il film ritenuto anti-islamico, girato negli Stati Uniti e diffuso su internet. Il premier ha ricordato inoltre che tutti coloro che si ritengono scioccati dalle caricature di Maometto possono rivolgersi alla giustizia. Alcuni centri sociali hanno lanciato un appello a manifestare nella capitale francese contro il film «Innocence of Muslims», che descrive l'Islam come un «cancro». LA LIBERTA' D'ESPRESSIONE - «È stata presentata una richiesta di manifestazione, ma sarà seguita da un divieto», ha confermato Ayrault. «Siamo in una Repubblica che non ha intenzione di farsi intimidire. Non tollereremo straripamenti», ha aggiunto. Il primo ministro ha quindi ricordato che la Francia è «un Paese in cui è garantita la libertà d'espressione, compresa la libertà di satira». «Tutti devono rispettare questa libertà», ha commentato Ayrault. Ma «se veramente delle persone si sentono offese nelle loro convinzioni e pensano che sono stati calpestati dei diritti, possono rivolgersi ai tribunali». IL SETTIMANALE - Questo è già avvenuto riguardo al settimanale Charlie Hebdo, che pubblica oggi delle nuove caricature di Maometto. E il cui sito è stato «piratato», secondo quanto ha annunciato lo stesso editore del settimanale satirico: è «inaccessibile», ha aggiunto. Poi l'inidirizzo web è stato chiuso come comunicato da Charb, il direttore della rivista. Secondo Charb, la violazione della pagina web costituisce «un attacco ancora più massiccio» rispetto a quello subito l'anno scorso, quando la sede di Charlie Hebdo era stata data alle fiamme dopo la pubblicazione di altre vignette satiriche sull'islam. Proseguono intanto le vendite in edicola del controverso ultimo numero della rivista.Vignette che hanno costretto il ministro degli Interni francese, Manuel Valls, a convocare a mezzogiorno i principali rappresentanti della comunità musulmana in Francia. All'incontro sono presenti Moussaoui - il presidente del Consiglio del culto francese - il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, e dei rappresentanti dell'Unione delle organizzazioni islamiche in Francia, gruppo ritenuto vicino ai Fratelli musulmani. SUI SOCIAL - Mentre sui social network si evoca l'ipotesi di manifestazioni sabato contro il film anti-islam che ha suscitato proteste nel mondo musulmano «non c'è motivo che si lascino entrare nel nostro paese conflitti che non riguardano la Francia», ha proseguito il premier Ayrault. «Non tollereremo eccessi» ha continuato il primo ministro, rendendo omaggio al «grande spirito di responsabilità e di moderazione» dei responsabili del culto musulmano. «Sono gruppi minoritari che vogliono sfruttare la situazione». Intanto scuole e ambasciate francesi resteranno chiuse venerdì prossimo in 20 Paesi come misura di precauzione dopo la pubblicazione di caricature di Maometto. IL VATICANO - E sul caso è intervenuto indirettamente il Papa Benedetto XVI con l'auspicio che cristiani e musulmani diano insieme «una testimonianza decisa contro la violenza e la guerra». Il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, ha denunciato i «sensazionalismi irresponsabili da parte di chi utilizza spesso, a proprio vantaggio, anche nel mondo occidentale, queste grandi sensibilità che devono essere rispettate».

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