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domenica 23 settembre 2012

GP DI SINGAPORE, HAMILTON IN POLE ALONSO QUINTO

SINGAPORE – Tutti si aspettavano che la pole fosse una questione da risolvere tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Così era sembrato nelle prove libere, così era sembrato nelle prime due sessioni di qualifica. Così è stato fino al momento decisivo quando Hamilton ha continuato a sfoderare tempi irraggiungibili a tutti gli altri, e ha conquistato la pole con mezzo secondo di vantaggio (1’46’’362). «Dall’ultima gara abbiamo portato piccoli aggiornamenti che hanno funzionato», spiega l’inglese. Mentre Vettel, quello che sembrava predestinato alla pole, si è fermato al terzo posto: ha chiuso in 1’46’’905. «Sì, sono deluso, non so cosa sia successo nel giro buono, ma la macchina è veloce». SORPRESA MALDONADO- La sorpresa è stata Pastor Maldonado che, con la sua Williams a corrente alternata, si è infilato tra i duellanti e partirà dalla prima fila al secondo posto: 1’46’’804 per lui. Lewis ha distaccato di un bel po’ anche il compagno di squadra Button (4°, 1’46’’939), evidentemente meno a proprio agio sul circuito cittadino di Singapore, un paradiso artificiale, che in realtà nasconde un inferno: per il caldo e l’umidità (73%), per le tantissime curve (23) e per la fastidiosa presenza dei muri vicinissimi al tracciato. MCLAREN DOMINA- L’aspetto tecnico è che su un circuito cittadino che richiede un alto carico aerodinamico la Red Bull è tornata vicina alle McLaren che domina dalle ultime tre gare. L’aspetto umano è che su un circuito così fanno bene solo i super piloti, quelli che non commettono neanche un piccolo errore, e anche per questo vale ancora di più l’impresa di Maldonado. «Abbiamo lavorato molto per adattare la macchina al mio stile di guida, sarò competitivo anche in gara», annuncia il venezuelano che ha già vinto a Barcellona. ALONSO QUINTO Anche le difficoltà della Ferrari si erano capite sin dalle prove: il circuito non è tra quelli preferiti dalla Rossa e le novità aerodinamiche che dovevano renderlo meno indigesto non hanno funzionato molto, soprattutto l’ala posteriore arrivata a Singapore all’ultimissimo momento. Alonso con il suo immenso talento si salva qualificandosi 5°, mentre il compagno Felipe Massa – sin dai primi giri incapace di domare la Ferrari mal bilanciata – partirà 13°. Il sospetto è che il valore della macchina si trovi a una metà strada tra la super prestazione del primo e le gravi difficoltà del secondo. PENALITA’- Spettacolare il circuito, spettacolari gli incidenti: Senna ha tolto più volte l’intonaco al muro che si trova all’uscita della curva 21, Grosjean (al rientro dopo la gara di squalifica a Monza), ha scodato pericolosamente sfiorando le barriere. Pic (Marussia) che nelle prove ha superato con le bandiere rosse, sarà punito con l’aggiunta di 20’’ al tempo che farà in gara ma soprattutto con un giorno di impiego nella campagna di sicurezza stradale della Fia.

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