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mercoledì 19 settembre 2012

JUVENTUS DOPO TRE ANNI SI RITORNA IN CHAMPIONS, STASERA AFFRONTERA' IL CHELSEA A LONDRA

E' di nuovo Champions League. L'ultima volta fu l'8 dicembre 2009, Juve clamorosamente eliminata dal Bayern Monaco nella fase a gironi. Vennero poi due settimi posti e due stagioni di digiuno europeo. Quasi tre anni dopo i bianconeri tornano sul principale palcoscenico continentale. E vi tornano con lo scudetto sul petto, una stagione da record alle spalle, un mercato che ha cementato e arricchito una rosa già di primo livello, una Supercoppa conquistata a metà estate e un primato a punteggio pieno dopo tre giornate. Si riparte dal Chelsea, dai campioni in carica, subito un esame di maturità che dirà a che livello è la squadra di Conte al cospetto del Gotha europeo. Quello di mercoledì sarà un primo passaggio chiave per vedere come la Juve saprà gestire proprio una competizione tanto ambita quanto logorante per il dispendio di energie fisiche e soprattutto mentali. La prima partita pre-Champions, ieri a Genova, ha insegnato che il turnover è una cosa da maneggiare con cura. Complici anche le fatiche e i lunghi viaggi dei tanti nazionali, ieri Conte ha cambiato abbastanza in avvio. E, con tre debuttanti per minutaggio e altri (Chiellini e Matri) non in grande spolvero, la Juve è stata in evidente affanno per un'ora. Quasi mai, nella gestione del tecnico salentino, si era vista una squadra lunga tra i reparti, presa d'infilata sul ritmo dagli avversari e con una difesa con qualche scricchiolio di troppo. Non ci saranno titolari e riserve, come sostiene Carrera, ma, almeno in questo momento, alcuni titolari sembrano dare maggiori garanzie di altri. A far saltare il banco genoano (insieme ad Asamoah) ci ha pensato ancora una volta Mirko Vucinic. Se mai ce ne fosse stato bisogno, ieri è arrivata la conferma che con lui in campo la Juve cambia pelle. Non è arrivato il grande attaccante dal mercato? Nessun problema, ci pensa Vucinic. Per il montenegrino un avvio di stagione di classe, gol e continuità. Sul talento da fuoriclasse non vi erano dubbi; d'altra parte, là davanti, per Conte è insostituibile. Il salto di qualità sta nel resto. Tre reti in quattro partite ufficiali (tra campionato e Supercoppa), una sequenza di prestazioni da fenomeno. Con una specialità, vista con il Napoli a Pechino e con il Genoa: entrare dalla panchina e cambiare la partita. Continuità sotto porta e continuità di prestazioni. Proprio quest'ultima caratteristica era stata il tallone d'Achille dell'esperienza in giallorosso. Anche lo scorso anno, Vucinic aveva vissuto un periodo con l'ispirazione sulle montagne russe, prima della svolta in piena bagarre scudetto. Quest'anno, niente di tutto ciò. Ieri, partito inaspettatamente dalla panchina, Mirko è entrato e ha ribaltato il destino della partita. Le statistiche lo testimoniano: 36 minuti, un gol, due assist per le reti di Giaccherini e Asamoah, tre conclusioni verso la porta del Genoa. A Stamford Bridge Vucinic tornerà dall'inizio, e con lui Lichtsteiner, Asamoah e Vidal, ieri rimasto a riposo per tutta la gara. E poi, con il Chelsea, Mirko sa come si fa. Basta tornare al 4 novembre 2008, con la splendida doppietta realizzata agli inglesi con la maglia della Roma. I tifosi bianconeri sognano il replay. ARBITRI, A PORTOGHESE PROENCA CHELSEA-JUVE - E' il portoghese Pedro Proenca l'arbitro designato dall'Uefa per Chelsea-Juventus, valida per il primo turno del girone E di Champions League, in programma mercoledì alle 20.45 allo stadio Stamford Bridge di Londra. Nicola Rizzoli arbitrerà Benfica-Celtic (gruppo G)

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