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domenica 18 novembre 2012

RAID SU GAZA, STRAGE DI BAMBINI

Raid su Gaza e missili su Tel Aviv. La guerra continua. È alto il tributo di sangue: a Gaza durante i raid israeliani sono rimasti uccisi nove bambini ed altri sono stati gravemente feriti. Secondo al Jazeera il bilancio delle vittime palestinesi dall'inizio dell'offensiva «Pilastro di difesa», mercoledì scorso, è finora è di 64 persone; le vittime israeliane sono invece tre. Fonti mediche riferiscono di oltre 400 civili feriti. Il tutto mentre Israele prepara l'offensiva di terra. Il ministro della Difesa ha fatto sapere di aver richiamato 75 mila riservisti.
SU ISRAELE - Intanto le sirene tornano a risuonare a Tel Aviv, per la quarta volta negli ultimi giorni. Due esplosioni si sono udite in città. È stato intercettato in volo da una batteria dell'antiaerea «Iron Dome» un razzo sparato da Gaza verso Tel Aviv. Quattro razzi palestinesi hanno colpito la città israeliana di Ashkelon, città costiera del sud di Israele vicino al confine con Gaza, e ci sono feriti. È stato centrato un condominio e trapassato dal quarto fino al secondo piano.iamato 75 mila riservisti.
CONTRASTI - Ma una tregua fra i gruppi armati di Gaza e Israele è possibile «oggi o domani» secondo un alto responsabile palestinese a Gaza che ha parlato con France Presse. «Sono in corso colloqui seri per giungere ad una tregua e un accordo potrebbe essere raggiunto oggi o domani», ha detto il responsabile che ha voluto mantenere l'anonimato. Al contrario il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che Israele è pronto ad «allargare significativamente» l'offensiva contro i militanti palestinesi nella Striscia di Gaza. Un argine alla recrudescenza del conflitto ha tentato di porlo il presidente degli Stati Uniti Obama: «Sosteniamo il diritto all'autodifesa di Israele», ha detto nel corso di una conferenza stampa a Bangkok. «Ma lavoriamo attivamente con tutte le parti nella regione per fermare il lancio di missili di Hamas senza ulteriori escalation di violenza».
LA TREGUA - Sulle possibilità della tregua si continua comunque a sperare. Un emissario israeliano è arrivato domenica al Cairo a bordo di un aereo privato per incontrare le autorità egiziane che stanno conducendo la difficile mediazione per un cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno riferito all'Ansa fonti dell'aeroporto: l'emissario si è recato nella sede dei servizi segreti egiziani. E per martedì, si è stabilito che la delegazione della Lega araba guidata dal segretario generale Nabil el Araby si recherà a Gaza. Mentre Il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon già lunedì sarà al Cairo per incontrare il ministro degli esteri egiziano Kamel Amr. E martedì il presidente Mohamed Morsi e il premier Hisham Kandil.
NELLA NOTTE - Nella notte sono continuati i raid israeliani su Gaza. Uno di questi ha colpito il complesso Al-Shawa, dove hanno sede alcuni media locali e stranieri. Lo riferisce l'agenzia di stampa Màan, secondo cui ci sarebbero sei feriti, cinque giornalisti di al-Quds Tv e un cameraman, che ha perso una gamba. Distrutti anche gli uffici dell'emittente Russia Today.
Sembra che l'impatto sia avvenuto all'undicesimo piano del palazzo, proprio dove sono situati gli uffici di al-Quds. Un secondo attacco ha colpito poi un altro media center: due missili sono stati lanciati sul 15esimo piano dell'edificio dove hanno sede gli studi di Al-Aqsa tv. I soccorritori hanno fatto evacuare diverse persone rimaste ferite.
UN ALTRO CAPO DI HAMAS UCCISO - Tra gli obiettivi dei raid israelianic'è stata anche l'abitazione di Ihya Abia, il responsabile della unità di Hamas incaricata del lancio di missili. Abia, uno dei principali dirigenti di Hamas e responsabile della maggior parte dei lanci di missili degli ultimi giorni, è rimasto ucciso nell'attacco. Lo riferiscono i media israeliani.

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