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lunedì 24 febbraio 2014

Governo, Renzi pronto per la fiducia Tasse, Palazzo Chigi smentisce Delrio

 Matteo Renzi si prepara a chiedere la fiducia in Parlamento puntando su un "serio" taglio al cuneo fiscale, meno tasse alle imprese e detrazioni sull'Irpef. "Niente promesse, proveremo" a ridurre le tasse, annuncia. Ma la sola ipotesi, paventata dal sottosegretario Graziano Delrio, di un aumento del carico sui Bot, crea agitazione nella maggioranza, con Palazzo Chigi costretto a precisare che "l'orizzonte del governo è quello di una riduzione delle tasse".
Governo, Renzi pronto per la fiducia
Tasse, Palazzo Chigi smentisce Delrio
Il piano di Renzi - Proprio con Delrio, Renzi ha lavorato ai dossier del programma di governo. "Non annunci spot ma visione alta e concretezza da sindaci", promette in vista della prova del voto di fiducia al suo esecutivo, che lo vedrà al debutto lunedì al Senato e martedì alla Camera. Ai cittadini che gli pongono le domande via Twitter, il presidente del Consiglio anticipa alcuni dei temi che saranno al centro della sua azione. La pressione fiscale ("Ho sempre ridotto le tasse, da amministratore"), l'economia digitale ("Resterete sorpresi"), la giustizia ("Sul tavolo il dossier di Gratteri"), la spending review, naturalmente le riforme (stop ai decreti omnibus) e anche il conflitto d'interessi. E poi, un cambio radicale della burocrazia: "Madre di tutte le battaglie".

Tasse, riduzione e rimodulazione - Sul fisco, l'obiettivo è quello di ridurre nel complesso le tasse, a partire da quelle sul lavoro. Per riuscire, ipotizza non solo di trarre risorse da spending review, operazioni industriali e dal rientro dei capitali. Ma anche di rimodulare rendite finanziarie e tasse sul lavoro, innalzando ai livelli europei la tassazione sulle rendite. E, perché no, anche quella dei Bot. "Valuteremo. Ma se una signora anziana ha messo da parte 100 mila euro in Bot - spiega Delrio - non credo che se le togli 25, 30 o 50 euro ne avrà problemi di salute".

Ed è polemica sulle parole di Delrio - Ipotesi che scatena subito polemiche. "Non è un segnale giusto", dice Susanna Camusso. Insorge Forza Italia: "Vogliono tassare i risparmi delle famiglie", denuncia Giovanni Toti. "Idea folle, demenziale e suicida", afferma il segretario della Lega Matteo Salvini. Ma si registra agitazione anche gli alleati della maggioranza, a partire da Ncd, che con Renato Schifani avverte: non funziona il "fallimentare sistema di aumento della pressione fiscale, neanche" se serve per ridurre il cuneo. Bisogna ridurre "subito le tasse sulle famiglie e sulle imprese", scrive su Twitter Angelino Alfano.

Telefonata con Merkel e Netanyahu -
 Il 15 marzo intanto il premier sarà a Berlino, per un bilaterale Italia-Germania di cui parla nel pomeriggio con Angela Merkel, poco prima di una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Presto si entrerà nel vivo dell'azione, in Italia e all'estero. Con un avvertimento. "Se le Camere decideranno che le nostre riforme sono sbagliate o troppo forti", si tornerà al voto: "Renzi non ha paura delle urne", assicura Delrio.

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