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martedì 16 aprile 2013

Anonymous contro il rigassificatore di Gioia Tauro-San Ferdinando, e' battaglia!

Chi, ieri pomeriggio, avesse cercato di accedere al sito web ufficiale del porto calabrese di Gioia Tauro avrebbe avuto qualche difficoltà: a partire dalle 17, infatti, il sito era tenuto sotto scacco dai membri di Anonymous, che hanno lanciato un attacco hacker per protestare contro il progetto del rigassificatore al largo della costa calabrese.

OPERAZIONE GREENRIGHTS - Colpiti, seppur in misura minore, anche il sito ufficiale di Enel e quello del Ministero dell’ambiente: un attacco, quello di Anonymous, rivendicato sul loro stesso sito con un lungo comunicato che spiega perché il rigassificatore è dannoso per l’ambiente e una bandiera di una falsa politica di green economy:
OperationGreenRights prende posizione contro i progetti per la realizzazione di impianti di rigassificazione del GNL e condanna fermamente questi scempi i quali vantaggi sono praticamente nulli sul piano economico e ambientale, mentre arricchiscono le tasche di multinazionali e profittatori. In nome del progresso e di una falsa green economy, si tende a scegliere soluzioni che indietreggiano anni luce rispetto all’obiettivo che qualunque artefatto ambientale dovrebbe porsi: il basso impatto inquinante e la maggiore sostenibilità possibile.

ECOSISTEMA DISTRUTTO - Tra i rischi che il rigassificatore poterebbe con sé, Anonymous sottolinea lo sviluppo di una possibile ”oligotrofia del sistema prelagico” (pelagico, NdR) ovvero un impoverimento del mare dal punto di vista dei nutrienti: il mare, in sostanza, smette di produrre sostanze nutrienti, anche a causa del cloro scaricato nelle acque dopo essere usato nei processi di pulizia e manutenzione delle tubature del rigassificatore. Il primo organismo a scomparire sarà il plancton: la base dell’ecosistema marino.
RISCHI E DEGRADO PAESAGGISTICO - Oltre ai rischi per la sicurezza, Anonymous cita anche un paio di incidenti recenti, dovuti all’inesattezza dei test di collaudo, si sottolinea anche il degrado paesaggistico che il rigassificatore poterebbe con sé perché “i serbatoi di contenimento hanno un’altezza media pari a quella di un grattacielo di 17 piani”, e i rischi economici connessi agli alti costi della realizzazione della struttura (circa 500 milioni di euro).
AEROSOL CANCEROGENI - Il comunicato si chiude con un’inquietante arringa che mette sul piatto, ancora una volta tutti i rischi del progetto, rischi cui la popolazione calabrese sarebbe esposta senza esserne pienamente consapevoli.
Chi ripagherà l’umanità per la distruzione del corallo nero endemico dei mari gioiesi?  Chi potrà impedire gli effetti cancerogeni delle aereosol che i vostri impianti provocheranno? Chi eviterà che le schiume immonde effetto collaterale delle vostre attività avvelenino le acque? Ovviamente la risposta a queste tre domande retoriche è:”nessuno”. [...] Amministratori, politici di ogni colore e sorta, la vostra sfacciata ipocrisia e la vostra venalità ci disgusta e oltraggia. Non possiamo tollerare che in nome dell’arricchimento sfrenato di poche persone venga sacrificata la natura, che è un bene primario e patrimonio di tutti. Volete sottrarci la natura ma non potete ingannare le nostre coscienze. Noi di Anonymous ribadiamo che siamo e saremo al fianco dei cittadini, al fine di contrastare questo scempio.
Anonymous, ribadisce anche la sua vicinanza nei confronti dei cittadini coinvolti nella vicenda del rigassificatore di San Ferdinando, scrivendo ne comunicato:

         Noi di Anonymous ribadiamo che siamo e saremo al fianco dei cittadini, al fine di contrasta
         questo scempio.

Dopo di che' il comunicato si conclude con la promessa da parte di Anonymous di rendere piu' difficile possibile la realizzazione del rigassificatore. 


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