Sono passati dieci anni da quando Steve Jobs si presentò sul palco del Moscone Center ad annunciare la rivoluzione nella musica digitale: un negozio online dove poter acquistare legalmente singoli brani e interi lp. Quella del 28 aprile 2003 fu una delle presentazioni più ispirate per annunciare uno dei servizi che ha auto più successo. I numeri di iTunes Store sono impressionanti: 25miliardi di download, 35 milioni di canzoni in catalogo, 435 milioni di utenti registrati in 119 Paesi del mondo. Oggi il negozio digitale, che non vende più solo musica ma molto altro, è il più grande distributore di musica al mondo e nell'ultimo trimestre ha portato nelle casse della mela più di quattro miliardi di dollari.


CRESCITA - Dall'aprile del 2003 a oggi la crescita di iTunes è stata costante e segnata da tappe significative ricostruite in una bella timeline pubblicata proprio sullo store. Sono aumentate le versioni locali dello store, che è giunto in Italia nell'ottobre del 2004, è aumentata la disponibilità di formati di compressione e soprattutto è stato ampliato il catalogo con l'acquisizione progressiva di artisti prestigiosi. Tra questi sono da ricordare Madonna, che ha messo a disposizione la propria opera nel 2005, i Led Zeppelin nel 2007 e soprattutto i Beatles, che hanno deciso di vendere la propria musica su iTunes solo nel novembre 2010, dopo un corteggiamento durato anni. Gli ultimi mostri sacri del rock a cedere dopo più di una ritrosia sono stati gli AC-DC nel novembre del 2012. Oltre ai numeri e ai nomi ci sono episodi nella storia dello store musicale di Apple che sono particolarmente significativi. Come quando una sconosciuta Adele balzò in testa alla classifica dei singoli su iTunes prima ancora che la sua opera prima, l'album 19, fosse disponibile nei negozi di cd.
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