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venerdì 9 marzo 2012

CROLLO PALCO PAUSINI, PARLA L'ASSESSORE WALTER CURATOLA

Il Comune di Reggio Calabria aspetta le perizie e tutte gli accertamenti che spiegheranno ciò che ha causato il crollodella struttura al "Palacalafiore", ma su una cosa l’assessore allo Sport e allo Spettacolo Walter Curatola è certo: “Il PalaPentimele non ha nulla da invidiare agli altri palazzetti d’Italia. Era agibile e idoneo, e lo ritornerà presto, per poter ospitare il live della Pausini”. L’assessore comunale non ha molta voglia di parlare né di fare polemica anche perché da genitore, comprende “il dolore della famiglia di Matteo, un giovane laureato che amava la musica e che è morto proprio in un posto dove si vive la musica”. Ma a lasciare sgomento l’assessore Curatola è un comunicato stampa diffuso dalla F&P Group, la società che organizza i concerti di Laura Pausini in cui, e riportiamo testualmente le parole, c’è scritto: “Il tour di Laura Pausini si è fermato per rispetto di Matteo Armellini, il tecnico 31enne morto nella notte tra il 4 e il 5 marzo per il crollo di una struttura durante l’allestimento del palco al Palacalafiore di Reggio Calabria dove Laura Pausini e il suo staff non intendono tornare. Si pensa di recuperare il concerto di Reggio Calabria in estate all’aperto e, comunque, lontano da quel palazzetto destinato ad evocare tristezza e senso di morte per molto tempo”.
“E’ prematuro parlare di una nuova tappa in città del tour della Pausini. Dobbiamo prima aspettare che la Procura faccia il suo corso, che si accertino le responsabilità, che sia data una spiegazione alla famiglia di Matteo. Una volta ripristinata in tutte le sue funzionalità la struttura sportiva, potremo riprendere le attività. Il PalaCalafiore ha subito ingenti danni ma sono inferiori rispetto a quello che ha perso la mamma e il papà di Matteo – afferma l’assessore Curatola – Non mi va che ora si dica che il nostro palazzetto non era idoneo ad ospitare questo tipo di concerto anche perché, forse, qualcuno dimentica che in questi anni hanno calcato il palco molte star nazionali ed internazionali e non è mai successo niente. L’incidente è avvenuto durante il montaggio del palco quindi, chi ha sbagliato deve pagare”.
Ma la Pausini è disposta a tornare a Reggio Calabria solo in una location all’aperto.
“La struttura che può ospitare i concerti è il PalaCalafiore. Comprendiamo lo stato d’animo della cantante, del suo staff e degli amici di Matteo ma quello che è successo a Reggio Calabria è, purtroppo, accaduto anche a Trieste e Jovanotti dopo tre mesi, ha cantato nello stesso palazzetto ricordando il giovane morto nella stessa modalità di Matteo. O il concerto lo fanno lì o se lo vogliono fare in estate sarà all’aperto, a Piazza Indipendenza, ma gratuito per la città, e soprattutto in memoria di Matteo. Sicuramente, non daremo lo stadio Granillo anche perché il tour della Pausini si svolge all’interno dei palazzetti sportivi e la nostra città non si merita di portare la maglia nera per una colpa che non ha”.
L’assessore comunale non ci sta a far ricadere le colpe di una tragedia su “una struttura, fiore all’occhiello per la città, che ha ospitato i campionati europei di pattinaggio, i campionati mondiali di pallavolo e tanti altri eventi internazionali ottenendo l’ok di molte produzioni e superando le richieste di altri palazzetti italiani”.
“So che è difficile e che questa tragedia ha segnato tutti ma Laura Pausini dovrebbe fare come ha fatto Jovanotti, cantare per Matteo nello stesso posto e continuare a comporre musica per lui. Al Sud ci sono professionisti che, quotidianamente, si impegnano e lavorano per far crescere la città – conclude Curatola - Questa tragedia sarebbe potuta accadere in qualsiasi palazzetto pertanto credo che l’intervento di Eros Ramazzotti sia fuori luogo e non consola chi ha perso un figlio”.

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