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sabato 24 marzo 2012

MILITARE ITALIANO UCCISO IN AFGHANISTAN,ALTRI QUATTRO FERITI DUE GRAVI

Un militare italiano e' morto oggi in un attacco a colpi di mortaio in Afghanistan. Lo si e' appreso da fonti della Difesa. Altri 5 militari italiani sono rimasti feriti.
Si chiamava Michele Silvestri, aveva 33 anni e abitava a Monte di Procida il sergente del 21/o Genio Guastatori di Caserta morto in Afghanistan durante un attacco a colpi di mortaio. Era spostato e aveva un bambino piccolo. Il comandante del distaccamento del 21/o Genio Guastatori di Caserta, tenente colonnello Roberto D'Agostino, si è recato con alcuni suoi stretti collaboratori a Monte di Procida nell'abitazione dei genitori del Sergente Silvestri, caduto oggi in Afghanistan. Nell'abitazione si trova anche la moglie della vittima. Attivato anche, in collaborazione con il comando militare Esercito Campania, il nucleo di supporto psicologico alle famiglie e altro personale per l'immediato sostegno morale.
L'attacco - informa lo Stato maggiore della Difesa - è avvenuto alle 18.00 circa (in Italia 14.30), contro la Fob (Forward Operative Base) "Ice" in Gulistan, nel settore Sud- Est dell'area di responsabilità italiana, assegnata alla Task Force South-East, su base del 1 Reggimento Bersaglieri. Il personale ferito è stato subito soccorso e trasferito in elicottero all'ospedale militare da campo della Coalizione più vicino. Sono in corso le azioni per informare i familiari dell'accaduto.
L'avamposto 'Ice', secondo quanto si é appreso, era stato preso di mira anche stamattina, sempre a colpi di mortaio, che però erano finiti fuori dal perimetro della base. Nel primo pomeriggio l'attacco è stato ripetuto e, stavolta, alcune bombe sono andate a segno. Dopo il secondo attacco, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, si sono alzati in volo degli elicotteri d'attacco Mangusta che hanno "neutralizzato" le postazioni nemiche.
La base Ice e' presidiata dai bersaglieri della Brigata Garibaldi che, proprio in questi gironi, sta avvicendando la Brigata Sassari al comando della Regione ovest della missione Isaf della Nato: nell'avamposto Ice, in particolare, sono presenti gli uomini del 1/o reggimento bersaglieri di Cosenza e quelli del 21/o reggimento Genio di Caserta, oltre ad unità di altri reparti.
Tre dei cinque militari rimasti feriti nell'attacco avvenuto in Afghanistan appartengono al primo Reggimento bersaglieri di Cosenza. I tre militari, secondo quando si è appreso a Cosenza, non sono in "imminente pericolo di vita". Sul luogo di origine dei tre feriti le autorità militari non hanno voluto fornire informazioni.
In Afghanistan, dove "la cornice di sicurezza si è mantenuta estremamente precaria", "resta elevato il livello della minaccia" per i militari italiani. E' solo di un mese fa l'allarme dei Servizi segreti che, nella relazione sullo stato della sicurezza consegnata al Parlamento, evidenziavano come "gli elementi di criticità del 2011 sembrano destinati a perdurare nel breve-medio termine". Ciò vale, secondo i Servizi, anche per il processo di transizione, che "rischia di fallire in assenza di adeguati progressi in tema di governance e sviluppo socio-economico". L'Afghanistan, si legge ancora nella Relazione, "sembra destinato a essere ancora teatro di offensive da parte dell'insorgenza: questa situazione continua a mettere a rischio di azioni ostili il personale straniero, militare e civile, operante a vario titolo sul territorio, incluso il contingente italiano".

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