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sabato 25 agosto 2012

DA OGGI RIPARTE LA SERIE A

Giudici di porta, panchine lunghe e tanti giovani in più, qualche top player (Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi) in meno e 'veleni' sempreverdi: la serie A riapre i battenti alle 18 e le polemiche che - come ogni anno - accompagnano la più attesa stagione sportiva nazionale. Un anno fa a tenere banco fu lo sciopero dei calciatori che fece slittare l'avvio del campionato di una settimana, quest'anno sono le polemiche intorno al calcioscommesse, insieme al tormentone del mercato che vivrà i suo giorni più entusiasmanti da qui a fine mese. A dare il calcio d'inizio (h. 18) all'82mo campionato di serie A - che avrà come novità la panchina lunga e i giudici di porta ("avremo bisogno di un po' di rodaggio, ha detto Braschi), eredità dell'ultimo Europeo - saranno la nuova Fiorentina di Vincenzo Montella e l'Udinese di Francesco Guidolin, reduce dalla positiva trasferta portoghese. In serata poi toccherà ai campioni d'Italia che troveranno allo Juventus Stadium il Parma di Roberto Donadoni. Al di là dell' aspetto calcistico - e con l'ex Giovinco a catalizzare l'attenzione agonistica - a tenere alta la tensione ci saranno sicuramente gli strascichi della vicenda calcioscommesse, dopo la condanna di Antonio Conte e la dura presa di posizione della società contro il Palazzo e l'altrettanto piccata risposta di Petrucci, ieri, e Abete oggi, "la giustizia non è a proprio uso e consumo". Un tormentone in più per quello che un tempo aveva il blasone di campionato "più bello del mondo" e che via via ha perso terreno (nel ranking Uefa) e, soprattutto appeal e top player. Il campionato che prende il via domani è indubbiamente un torneo più povero: le partenze di campioni del calibro di Ibra e Thiago Silva e il 'pensionamento' di campioni di hanno fatto la storia della serie A (Del Piero, Nesta, Inzaghi, Gattuso per citarne alcuni) hanno lasciato il segno, non solo a Milanello ma in tutta la serie A che per la prima volta da anni - al momento - non ha
visto approdare nessuna nuova stella, se non giovani di belle speranze. Non a caso il 'colpo' dell' estate è tutto made in Italy ed è stato messo a segno dalla nuova Roma di Zdenek Zeman - una delle grandi 'attrazioni' della stagione che va a iniziare - che si è assicurata Mattia Destro, su cui si erano incentrate le attenzioni di mezza serie A e degli sceicchi francesi. Dopo anni di spese facili e di indebitamenti galoppanti quest'anno più che i campioni le società di calcio hanno puntato sul pareggio bilancio e sui giovani, cercando di ridimensionare i costi, ridurre gli ingaggi e cercare nuove strade di business (diritti tv, merchandising, stadi di proprietà). Ne è venuto fuori, fino ad ora, un mercato 'fai da te' dove non si è cercato il grande colpo (il fair play finanziario che entrerà in funzione tra un anno comincia a far sentire i suoi effetti) ma soprattutto cercata (e spesso trovata) la strada più economica: cedere qualche big e puntare sullo 'scambio' di figurine. E in parallelo alla nuova 'linea verde' imboccata dalle società di calcio, anche Lega calcio e Tim hanno deciso che saranno i bambini i protagonisti delle sigle che precederanno le partite del campionato di serie A

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