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martedì 14 agosto 2012

LA BANDIERA OLIMPICA GIUNTA A RIO PER I GIOCHI DEL 2016

RIO DE JANEIRO - La bandiera olimpica è giunta da Londra a Rio de Janeiro, la città che ospiterà i Giochi del 2016. E' stato il sindaco della città carioca, Eduardo Paes, alla discesa dall'aereo, a portare il vessillo, che gli era stato consegnato domenica dal primo cittadino di Londra, Boris Johnson, tramite il presidente del Cio Jacques Rogge, al termine della cerimonia di chiusura dei Giochi 2012. Oggi la bandiera con i cinque cerchi volerà a Brasilia per la cerimonia ufficiale di accoglienza. CHIUSURA TRIONFALE ADESSO INCOGNITA CONTI LONDRA - Alla fine è andato tutto bene: logistica, sicurezza, glamour, partecipazione emotiva, la Tube di cui tutti dubitavano che ha tenuto all'impatto di 60 milioni di passeggeri, più della popolazione dell'Italia, le 29 medaglie d'oro: la Gran Bretagna esce da Londra 2012 all'insegna dei 'Momenti di Gloria' degli ultimi 17 giorni, cominciati con il tuffo della Regina-Bond Girl sullo stadio e conclusi con il passaggio del testimone a Rio 2016 e a una nuova generazione di sudditi di Sua Maestà contagiati dal carisma degli atleti e pronti ad abbandonare il sofà e abbracciare uno sport. Perfino la criminalità è calata del 5 per cento, ha detto un euforico Boris Johnson glissando elegantemente sul fatto che l'anno scorso, nei giorni delle Olimpiadi, Londra era stata messa a ferro e fuoco dai riots. Ieri il sindaco ha ballato assieme a David Cameron durante l'elettrizzante performance delle Spice Girls, ma intanto Boris spera di capitalizzare sul successo olimpico per sfrattare l'ex compagno di Eton da Downing Street: potrebbe non essere così facile in realtà, dal momento che il 'bounce' olimpico per lui è stato inferiore al previsto. Pazienza per Johnson e pazienza per tutti: ci vorrà una generazione per vedere gli effetti pratici dei Giochi sulla 'rigenerazione' dell'area attorno al Parco Olimpico a dispetto dei massicci investimenti. "Sono i ragazzini che oggi hanno tra sette e dieci anni i beneficiari di tutto questo", ha detto al Financial Times Daniel Moylan, il capo della London Legacy Development Corporation che ha la proprietà dell'area. Un po' una doccia fredda a dispetto del trionfalismo delle ultime ore: "Sono stati i
giochi più grandi" ha detto oggi il sindaco e accanto a lui il ministro dello sport Jeremy Hunt ha commentato che "la Gran Bretagna ha sorpreso il mondo ma ha anche soprattutto sorpreso se stessa". Sipario all'insegna del trionfalismo: i britannici maestri dell'understatement si sono guardati allo specchio e si sono piaciuti. Ma a sipario calato si cominciano a fare i conti, e sono conti a luci e ombre per un paese in piena recessione a doppio tuffo: sulla carta il parco olimpico darà lavoro in permanenza a ottomila persone, oltre alle 2.800 nuove abitazioni nel Villaggio Olimpico ne saranno costruite altre ottomila. Ma il grande centro commerciale Westfield con le boutique di Prada e Mulberry, che ha dato lavoro a 10 mila persone, resterà una cattedrale nel deserto? Gli amministratori di Londra sono convinti del contrario. Secondo dati preliminari, ha detto Johnson, Londra ha già tratto benefici economici dai Giochi ma il bilancio finale positivo potrebbe essere di 13 miliardi di sterline a fronte di un investimento di oltre 9,3 miliardi: "Tutto sommato - ha detto il sindaco - sono stati soldi ben spesi".

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